Terremoto in Venezuela occasione per diffondere fake-news

Il Venezuela è stato colpito da un forte terremoto, di intensità 7.7 della scala Richter, avvertito in diverse zone del paese e finanche nel nord della Colombia. L’evento naturale ha dato la stura a tutta una serie di fake news volte a colpire il governo bolivariano. Una vera e propria opera di speculazione e sciacallaggi.

 

Vergognosa speculazione: il mainstream utilizza il terremoto per diffondere fake news sul Venezuela

Una vera e propria opera di speculazione e sciacallaggio portata avanti dal circuito informativo mainstream italico, proprio in una fase dove il governo Maduro è impegnato nell’implementazione di importanti misure in campo economico

di Fabrizio Verde

Il Venezuela è stato colpito da un forte terremoto, di intensità 7.7 della scala Richter, avvertito in diverse zone del paese e finanche nel nord della Colombia. L’evento naturale ha dato la stura a tutta una serie di fake news volte a colpire il governo bolivariano. Una vera e propria opera di speculazione e sciacallaggio portata avanti dal circuito informativo mainstream italico, proprio in una fase dove il governo Maduro è impegnato nell’implementazione di importanti misure in campo economico volte a superare l’assedio finanziario, aggirare le sanzioni statunitensi, portare il paese al completo recupero della propria economia. Insomma, vincere la guerra economica. 

Quello che una volta veniva ritenuto il maggiore notiziario televisivo italiano dopo aver dedicato qualche secondo al terremoto, passa subito ad occuparsi del versante economico. Le nuove misure messe in campo dal governo bolivariano vengono presentate come sostanzialmente inutili per far fronte alla crisi economica che affligge il paese sudamericano. Ovviamente neanche un minimo accenno al fatto che l’inflazione venga utilizzata come arma principale della guerra economica condotta contro Caracas senza esclusione dei colpi.

Leggi anche: L’inflazione come arma di guerra in Venezuela

Inoltre, viene riferito dello sciopero generale convocato da alcuni settori dell’opposizione. Miseramente fallito. Nessuna immagine viene mostrata. Forse perché avrebbero dovuto mostrare una Caracas impegnata nelle normali attività quotidiane. Come mostra in questo video, tramite Twitter, il giornalista Oswaldo Rivero.

VIDEO

Invece i media di tendenza liberale e liberista, da Il Post a il Sole 24 Ore, puntano su alcune foto dove si possono vedere beni di prima necessità e il corrispettivo in banconote necessario per acquistarli. Immagini di forte impatto. Che hanno il pregio, ad avviso di chi scrive, di mostrare l’ampiezza della guerra scatenata contro il governo bolivariano. 

L’intento malcelato è quello di mostrare una presunta inadeguatezza delle politiche di stampo socialista adottate da Caracas che avrebbero fatto piombare il paese in una situazione disperata a livello economico. Nulla di più falso e lontano dalla realtà. Curioso notare come questi censori del sistema socialista venezuelano, per oltre vent’anni, non si siano accorti degli enormi guasti causati dal neoliberismo in Italia e nell’Europa intera.  

Sul tema inflazione, invece, la questione è stata ben chiarita dall’economista Alfredo Serrano Mancilla, in questo articolo (Manuale di stupidaggini sull’inflazione in Venezuela), tradotto in italiano da l’AntiDiplomatico. 

Ancora una volta, il circuito informativo mainstream, ha mostrato tutta la propria malafede nei confronti di un governo e di un popolo che resistono agli assalti dell’impero. A costo di sacrifici immensi.

da: www.lantidiplomatico.it

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