Ulteriori elementi sull’aereo russo abbattuto dai sionisti

Dopo l’abbattimento dell’aereo russo al largo della Siria dall’aviazione israeliana, il Ministero della Difesa russo rilasciava 15 NOTAM e 7 NAVTEX per il Mediterraneo orientale fino al 26 settembre, di fatto imponendo una “no-fly-zone” proibendo a aerei, civili o militari, di volare al di sotto di 6000 metri.

 

Ulteriori elementi sull’aereo russo abbattuto dai sionisti

Alessandro Lattanzio, 20/09/2018

Dopo l’abbattimento dell’aereo russo al largo della Siria dall’aviazione israeliana, il Ministero della Difesa russo rilasciava 15 NOTAM e 7 NAVTEX per il Mediterraneo orientale fino al 26 settembre, di fatto imponendo una “no-fly-zone” proibendo a aerei, civili o militari, di volare al di sotto di 6000 metri. Nel frattempo l’incrociatore Marshal Ustinov si schierava al largo d’Israele, coprendo la porzione del Paese sionista non coperta dagli S-400 in Siria. Il Ministro della Difesa russo ipeteva la dichiarazione di ritenere Israele responsabile dell’abbattimento dell’aereo russo e che si riservava il diritto di rispondere, nonostante Putin avesse parlato “d’incidente” risultato di una “sfortunata catena di eventi”.

Equipaggio del velivolo russo:
1. Сергей Гаврютин (Sergej Gavrjutin)
2. Константин Назаров (Konstantin Nazarov)
3. Александр Вечернин (Aleksandr Vechernin)
4. Тимофей Баранов (Timofej Baranov)
5. Павел Ткаченко (Pavel Tkachenko)
6. Александр Бурлака (Aleksandr Burlaka)
7. Григорий Зиновьев (Grigorij Zinovev)
8. Денис Гордов (Denis Gordov)
9. Роман Долматов (Roman Dolmatov)
10. Виктор Квасенков (Viktor Kvasenkov)
11. Алексей Седунов (Aleksej Sedunov)
12. Владимир Яковлев (Vladimir Jakovlev)
13. Алексей Арзуманов (Aleksej Arzumanov)
14. Андрей Сергеенков (Andrej Sergeenkov)

Il 17 settembre sera, 4 cacciabombardieri F-16I israeliani volando nascondendosi un aereo da ricognizione elettronico russo Il-20M, di pattuglia tra le coste siriane e la provincia di Idlib, lanciavano varie bombe GBU-39 contro la città di Lataqia, in Siria. Le difese siriane abbattevano quasi tutte le armi israeliane e attaccavano i velivoli aggressori sionisti in volo sul Mediterraneo. Un missile intercettore S-200 ingaggiava l’Il-20M invece degli F-16 perché l’eco radar era più grande; abbattendolo e uccidendo i 14 occupanti. La Russia comprende che l’abbattimento del proprio aereo era il risultato intenzionale dell’azione israeliana, che infrangeva le regole stabilite da russi e israeliani; e Mosca si riserva il diritto di rispondere all’aggressione israeliana.

Un velivolo-spia RC-135W (codice ZZ666) inglese della Royal Air Force volava presso i confini meridionali della Siria, effettuando operazioni da spionaggio elettronico sul territorio della Siria mentre sorvolava Iraq, Giordania e Israele. Operazioni che tale velivolo svolgeva ogni giorno da due settimane. Inoltre, un cacciabombardiere Tornado della Royal Air Force inglese si era avvicinato alla città di Lataqia un’ora prima che i caccia F-16I sionisti bombardassero la città. L’aereo inglese era decollato dalla base aerea di Akrotiri a Cipro, facendo finta di puntare verso la Turchia, per poi invece volare in circolo sulle acque internazionali del Mediterraneo, puntando verso Lataqia, per poi entrare nello spazio aereo della Turchia e proseguire verso l’Iraq. Il Tornado era dotato di sistemi da ricognizione elettronica.
Il 19 settembre, un aerocisterna Boeing KC-767A (MM62228) dell’Aeronautica Militare Italiana, partito da Pratica di Mare, compiva una missione presso i confini della Siria settentrionale, sorvolando la Turchia. Negli ultimi giorni si erano svolte missioni simili dall’Italia.

Il 20 settembre, alle 08:00, una nuova missione di spionaggio sul Mediterraneo orientale veniva svolto da un aereo-spia Lockheed U-2S dell’USAF.

20 settembre 2018 – da aurorasito

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