Luis Sepulveda ridicolizza la bufala del “deputato avvelenato da Maduro”

Neanche un trafiletto con una rettifica. O due parole per scusarsi con i telespettatori di aver diffuso, per giorni e giorni, la bufala di Freddy Superlano, deputato dell’opposizione venezuelano “avvelenato, in Colombia, dai sicari di Maduro, con il Burundanga”. Nulla. Assoluto silenzio.

 

Luis Sepulveda ridicolizza la bufala del “deputato avvelenato da Maduro” resa virale dalla stampa italiana

Neanche un trafiletto con una rettifica. O due parole per scusarsi con i telespettatori di aver diffuso, per giorni e giorni, la bufala di Freddy Superlano, deputato dell’opposizione venezuelano “avvelenato, in Colombia, dai sicari di Maduro, con il Burundanga”. Nulla. Assoluto silenzio. Tanto la “notizia”, già metabolizzata, può sempre tornare utile per una prossima guerra umanitaria contro Venezuela. Quindi, perché smentirla?

Non così in tutta l’America Latina dove la boccaccesca storia di Superlano e di suo cugino, drogati e derubati da due squillo, sta facendo sghignazzare tutti e si avvia a diventare il pezzo forte di cabarettisti e cantastorie. E anche di illustri scrittori. Come il bravissimo Luis Sepúlveda che ha già dedicato alla faccenda un – ormai, virale –  post Facebook. Ve lo riproponiamo in lingua italiana. Buona lettura.

Francesco Santoianni
(ringrazio Bruno A. per avermi aiutato nello scrivere questo articolo)

 


 

 
Cose da “realismo magico”.
 
Mi piace leggere la stampa pubblicata in Colombia, perché è sempre impregnata di realismo magico.
L’omaccione con la camicia a quadri che passeggia accanto a Guaidó per le strade umide di Cúcuta si chiama Freddy Francesco Superlano Salinas ed è un deputato dell’Assemblea nazionale venezuelana, accanto a lui, suo cugino Carlos Salinas.

Entrambi arrivati a Cúcuta, pieni di ardore patriottico, per organizzare l’aiuto umanitario al Venezuela e assistere al mega-concerto umanitario del pomeriggio di sabato.
A quanto pare, venerdì Freddy e suo cugino Carlos hanno lavorato fino allo sfinimento, e per dare riposo al corpo hanno deciso di invitare due volontarie dell’aiuto umanitario in un motel della strada che collega Cúcuta, in Colombia, con San Antonio, in Venezuela.
L’ idea era di scambiare idee umanitarie con le ragazze e lenire il calore appiccicoso di Cúcuta togliendosi qualche indumento. Il giorno dopo, il team umanitario venezuelano e gli umanitari colombiani, già turbati di non vederli all’ora di colazione, a mezzogiorno hanno ricevuto la notizia del deputato venezuelano e di suo cugino ricoverati in un ospedale lì vicino. Dove Carlos era entrato morto. Cos’altro riferire alla stampa se non di un inequivocabile crimine commesso da agenti del servizio segreto di Maduro?
Ma c’è sempre un poliziotto che rovina le argomentazioni dei patrioti. E, così, si è saputo che Freddy e Carlos avevano ricevuto dalle due volontarie dell’aiuto umanitario, una dose troppo grande di Scopolamina, più conosciuta come Burundanga. E che, una volta tramortiti Freddy e Carlos, le due volontarie dell’aiuto umanitario si sono presi per ricordo le loro fedi nuziali, gli orologi, i portafogli e, persino, le scarpe.
Freddy Superlano Salinas e suo cugino Carlos, si sono persi, così, il concerto umanitario. La due signorine, crediamo, invece, vi abbiano partecipato.
 
Luis Sepúlveda

da: www.lantidiplomatico.it

 

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