Perché è illegale la risoluzione dell’OSA contro il Venezuela?

L’Organizzazione degli Stati americani (OSA) ha adottato martedì 9 aprile, con il sostegno di 18 dei suoi 34 Stati membri, una risoluzione contro il Venezuela immediatamente respinta dal governo del presidente Nicolás Maduro e da altri paesi dell’America latina.

 

Perché è illegale la risoluzione dell’OSA contro il Venezuela?

teleSUR

L’Organizzazione degli Stati americani (OSA) ha adottato martedì 9 aprile, con il sostegno di 18 dei suoi 34 Stati membri, una risoluzione contro il Venezuela immediatamente respinta dal governo del presidente Nicolás Maduro e da altri paesi dell’America latina.

La risoluzione, che ha ricevuto il voto contrario di nove nazioni e l’astensione di sei, indica che il forum interamericano riconosce Gustavo Tarre come rappresentante “nominato” dal deputato dell’opposizione Juan Guaidó, che si è autoproclamato presidente ad interim del paese.

https://www.youtube.com/watch?v=cJ8dpdcZHYg

Perché è illegale?

La risoluzione è una violazione del diritto internazionale e della Carta dell’Organizzazione degli Stati americani. Colui che nomina il rappresentante di un paese per l’OSA è il capo del ramo esecutivo, in questo caso il presidente Nicolás Maduro.

Gustavo Tarre è una persona che non sa chi rappresenta, perché l’OSA non ha riconosciuto un altro governante oltre al presidente Maduro, come ricorda l’ambasciatore venezuelano alle Nazioni Unite (ONU), Samuel Moncada.

Aberrazione legale

Per Moncada, è una “aberrazione legale” che vi sia un rappresentante di un governo che non esiste ufficialmente nell’OSA.

    3/5 La aberración jurídica de tener un representante de un gobierno, que no existe oficialmente en la OEA, sólo es posible por la voluntad fraudulenta del Embajador de EEUU quien es cómplice del delito. pic.twitter.com/3U8itZ3tIL
    — Samuel Moncada (@SMoncada_VEN) 9 aprile 2019

Il Segretario Generale dell’OSA, Luis Almagro, manca dell’autorità per riconoscere i presidenti.
Non esiste un documento di “riconoscimento” per un presidente “autoproclamato” nell’organizzazione interamericana.

La risoluzione crea un precedente senza fondamento giuridico che “potrebbe influenzare in futuro l’organizzazione”, secondo il rappresentante del Messico, Jorge Lomónaco.

Allo stesso modo, la Carta del corpo emisferico non autorizza il Consiglio permanente ad accreditare rappresentanti di uno Stato, come osservato dagli ambasciatori di Messico, Uruguay, Bolivia, Nicaragua, Guyana, Antigua e Barbuda e El Salvador.

Risoluzione senza effetti reali

Per Lomónaco, il documento approvato martedì “è una vittoria pirica per un gruppo di paesi, senza effetti reali e con potenziali conseguenze negative per l’OSA e la sua istituzionalità”.

Allo stesso modo, la proposta di Tarre proveniva dall’Assemblea nazionale (AN) del Venezuela, la quale si trova in stato di oltraggio dal 2016 e le cui azioni sono nulle.

    #COMUNICADO| El Gobierno Bolivariano de Venezuela, denuncia ante la comunidad internacional la descarada y criminal violación del Derecho Internacional y de la Carta de la OEA durante la Sesión Extraordinaria del Consejo Permanente, efectuada el día de hoy en Washington. pic.twitter.com/nCGeUTT4jQ
    — Jorge Arreaza M (@jaarreaza) 9 aprile 2019

(Traduzione de l’AntiDiplomatico)

 

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