Roma, Atac obbliga autisti a viaggiare anche in caso di guasti su vetture

Tra le varie indicazioni contenute nel “Manuale”, si prevede l’obbligo per gli autisti a proseguire il servizio anche nei casi di guasti quali l’avaria delle luci di stop, la rottura del clacson o dello specchietto laterale e persino del “blocca porte”. Presentato esposto.

 

COMUNICATO STAMPA

 

TRASPORTI ROMA: USB PRESENTA ESPOSTO CONTRO ATAC

 

Manuale operativo aziendale obbliga autisti a viaggiare anche in caso di guasti,

contro norme di legge e sotto propria responsabilità


Dopo aver più volte denunciato la condotta dell’Atac SpA per le diverse procedure disciplinari messe in atto nei confronti di autisti che di fronte a malfunzionamenti delle vetture avevano fermato il mezzo, richiedendo l’immediato intervento dell’assistenza o l’invio di una vettura sostitutiva, l’USB ha presentato un esposto contro l’azienda di trasporto pubblico romano per le istruzioni contenute nel suo “Manuale dell’Operatore di esercizio”, consegnato dall’Atac ai dipendenti il 27 e 28 maggio scorsi.

Tra le varie indicazioni contenute nel “Manuale”, si prevede l’obbligo per gli autisti a proseguire il servizio anche nei casi di guasti quali l’avaria delle luci di stop, la rottura del clacson o dello specchietto laterale e persino del “blocca porte”, il sistema di sicurezza che blocca immediatamente il mezzo in caso di apertura involontaria delle porte. “E’ appena il caso di ricordare come proprio a causa del difettoso funzionamento di tale dispositivo una giovanissima studentessa poco più di un anno fa è caduta da un mezzo dell’Atac riportando la parziale amputazione di un piede”, riporta l’esposto presentato dall’USB  tramite l’avvocato Carlo Guglielmi del Forum Diritti/Lavoro.

Ma il conducente che causasse un incidente sarà sempre chiamato a rifondere il danno a persone o cose se, come disposto dal codice civile: “non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno“, essendo la responsabilità della proprietaria Atac solo eventuale e solidale.

Secondo l’USB, queste disposizione aziendali non solo violano il codice della strada, mettono a grave repentaglio l’incolumità dei passeggeri e più in generale dei cittadini, conducono  a pesantissime responsabilità civili e penali in capo agli autisti, ma mettono a repentaglio la salute e sicurezza sul lavoro degli stessi conducenti.

Roma, 9 giugno 2015

Ufficio Stampa USB

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