Pensiamo oggi al “Dopo di Noi”

Per diffondere sempre più la conoscenza della Legge 112/16, meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi”, ma anche come “Legge sul Durante e Dopo di Noi”, il Rotary Club Rovigo ha organizzato il 13 marzo, nella città polesana, la tavola rotonda intitolata “Pensiamo oggi al Dopo di Noi”, durante la quale si parlerà anche di quali strumenti e risorse possano essere messi in campo per le persone fragili non contemplate dalla stessa Legge 112/16.

 

Superando.it

Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli

Pensiamo oggi al “Dopo di Noi”
Per diffondere sempre più la conoscenza della Legge 112/16, meglio nota come “Legge sul Dopo di Noi”, ma anche come “Legge sul Durante e Dopo di Noi”, il Rotary Club Rovigo ha organizzato per domani, 13 marzo, nella città polesana, la tavola rotonda intitolata “Pensiamo oggi al Dopo di Noi”, durante la quale si parlerà anche di quali strumenti e risorse possano essere messi in campo per le persone fragili non contemplate dalla stessa Legge 112/16, ovvero le persone con disabilità lieve e media
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Quel bene confiscato, che rivive per le persone con autismo
Confiscato alla criminalità organizzata e assegnato nel 2016 per sette anni, tramite bando comunale, all’Associazione salernitana Autismo Fuori dal Silenzio, un immobile della città di Pagani è ora ufficialmente diventato la nuova sede di quella stessa Associazione, ovvero un centro di servizi e segretariato rivolto a bambini e giovani con autismo e alle loro famiglie, che si caratterizzerà anche come presidio per consulenze specialistiche e attività di supporto psicologico ai genitori
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Contrastare la re-istituzionalizzazione dei servizi
«Incoraggiare percorsi inclusivi, tramite servizi progettati e gestiti partendo dalle esigenze e dai diritti delle persone e ricordando che può essere sbagliata la strada delle prestazioni specialistiche e individualizzate, se non sono ingredienti di un pensiero più vasto, nel quale siano raccolte tutte le prospettive attraverso cui, guardando una persona, si possa dire: “Ecco, sta vivendo al meglio possibile!”»: di questo parla “Disabilità e progetto di vita”, pubblicazione del Gruppo Solidarietà, che si distingue sia per l’attualità del tema che per l’autorevolezza delle “firme” coinvolte
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Un “Mosaico” per l’autonomia e per il lavoro
Rivolto ad undici giovani e adulti, di età compresa fra i 18 e i 45 anni, il Progetto “Mosaico” – avviato dall’AIPD di Belluno (Associazione Italiana Persone Down) – si propone di ampliare i percorsi di semiresidenzialità e gestione del tempo libero, già attivi all’interno dell’Associazione, sempre nell’ottica dell’integrazione sociale e con un occhio di riguardo all’acquisizione e al rinforzo di abilità utili a un possibile inserimento nel mondo del lavoro
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Le regole dei motoneuroni
«Ogni storia che ho incontrato e ho vissuto mi lascia la consapevolezza che vale la pena giocare la propria vita, con le sue regole e le sue strategie, come negli scacchi, ciascuno alla ricerca del proprio ruolo, insieme agli altri pezzi»: lo scrive Alberto Fontana, presidente della rete dei Centri Clinici NEMO e della Federazione lombarda LEDHA, introducendo il suo libro “Le regole dei motoneuroni. Storie di vita da raccontare”, che verrà presentato nel pomeriggio di oggi, 12 marzo, a Milano, all’interno della Fiera dell’Editoria Italiana “Tempo di Libri”
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Chi è il miglior caregiver? Il povero vecchio o il cane?
La vita di una “famiglia con grave disabilità” e di un “vecchio caregiver” (per autodefinizione) si arricchisce di un ulteriore protagonista, il cane Milton, che «quando è in giardino con Silvia – racconta il padre di quest’ultima Giorgio Genta – le fa molte feste e ne rallegra la giornata. Chi è dunque il miglior caregiver? Il povero vecchio che scrive o il cane? In casa non hanno dubbi…»
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Quanti ostacoli, per finire quel Master in Olanda!
«Per scrivere la tesi di Master all’Università Radboud di Nijmegen in Olanda – scrive Arianna Colonello, giovane donna con disabilità visiva -, ho la necessità di leggere cinque libri, che però mi vengono resi disponibili solo su carta e che solo con grande dispendio di tempo ed energie, sto riuscendo a convertire in un formato a me accessibile. Eppure la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata anche dall’Olanda, chiede ben altro, così come il Trattato di Marrakech, riguardante la circolazione e la diffusione di libri e altri materiali di lettura accessibili»
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