“Nuove visioni del mondo”

“L’esecuzione di Soumaila ha mostrato come la rivolta dei migranti a Rosarno nel 2010 è stato un grido che tanti hanno finto di non sentire. Tuttavia sarebbe sbagliato pensare che nulla cambia, che non esistono crepe nel muro di razzismo e sfruttamento tirato su da quelli che sono in alto […]”.

 

 

NUOVE VISIONI DEL MONDO
L’esecuzione di Soumaila ha mostrato come la rivolta dei migranti a Rosarno nel 2010 è stato un grido che tanti hanno finto di non sentire. Tuttavia sarebbe sbagliato pensare che nulla cambia, che non esistono crepe nel muro di razzismo e sfruttamento tirato su da quelli che sono in alto: lo dimostra, ad esempio, la storia di Sos Rosarno, nata dopo quella rivolta per ricomporre relazioni tra persone diverse, basate su mutualismo e solidarietà. “I luoghi periferici sembrano più capaci, da almeno vent’anni a questa parte, di elaborare nuovi progetti e nuove visioni del mondo…”, scrive Mimmo Perrotta nella postfazione di Cronache dalle periferie dell’impero, un libro indispensabile di Antonella Selva, “narratrice a fumetti”, c he dedica a Sos Rosarno uno dei tre capitoli. È prima di tutto dai “margini, dalle periferie, che oggi si può imparare qualcosa su come costruire un nuovo tipo di emancipazione, una società più giusta… Si tratta di un lavoro lungo… Che necessita di organizzazioni, di formazione e di continua riflessione autocritica, altrettanto quanto di spontaneismo creativo. Ci vorranno anni e la sconfitta è sempre l’opzione più probabile. Ma non possiamo fare altro che provarci”
MIMMO PERROTTA
 

BENVENUTI A ROSARNO, IL PAESE DELLA PACCHIA
Non servono giri di parole: negli slum di Rosarno regna la schiavitù. Dovremmo andare in tanti e tante in questo angolo di mondo e forse riusciremo insieme a capire cosa significhi «non abbiamo da perdere che le nostre catene»
LANFRANCO CAMINITI

I MONDI NUOVI IN MOVIMENTO
A tener fermo lo sguardo sul mondo, si rischia di perdere la velocità dei sogni. Bisogna saperlo muovere, lo sguardo, per comprendere quel che esprime chi rifiuta l’ordine delle cose esistente. Due nuovi libri di Raúl Zibechi
MARCO CALABRIA

L’AMBULATORIO RESTERÀ APERTO
Due storie. La prima: un ambulatorio medico autogestito in grado di ospitare oltre sessantamila visite in sette anni, cura gratuitamente migliaia di persone e sperimenta perfino un magnifico circuito virtuoso tra chi non usa più medicine che ha in casa e i pazienti che invece ne hanno bisogno e non riescono a procurarsele. La seconda: un’immensa speculazione immobiliare, tra le più importanti a livello europeo, vuole far nascere al posto di un parco pubblico un’area commerciale con tanto di casinò, marina privata, Mall e residenze per ricchi nell’ex aeroporto di Atene. Nella stessa area ha sede l’Ambulatorio medico sociale metropolitano di Ellinikò (comune della “grande Atene”): contro il rischio di sgombero è part ita una campagna a cui vi invitiamo ad aderire subito. Al momento le cose certe, che alimentano la speranza di molti e molte in tutto il mondo, non mancano: il finale della prima storia non è stato ancora scritto, nessuno potrà mai cancellare sette anni di ribellarsi facendo, del resto nessuno aveva previsto questa straordinaria storia di autogestione
SILVIA MARASTONI
 

GOOD MORNING EUROPA NAZIONE
Da Maastricht in poi l’Unione europea ha funzionato come dispositivo neoliberista finalizzato allo spostamento di risorse dalla società verso il sistema finanziario. L’acampada spagnola (foto), il movimento Occupy e infine il referendum greco contro l’imposizione del memorandum da parte della troika, secondo Franco Berardi Bifo, hanno segnato il tentativo di fermare il prelievo finanziario e lo smantellamento delle strutture sociali. Ma l’opposizione sociale è stata sconfitta. Il razzismo e il nazionalismo oggi dilaganti, non solo ai piani alti, sono la conseguenza e il rovescio dell’impotenza sociale accumulate nell’ultimo decennio
FRANCO BERARDI BIFO

GINO BARTALI, LE LEGGI E I MIGRANTI
Nel 1943, alla tragedia della guerra se ne aggiunge un’altra: la persecuzione degli ebrei in seguito alle leggi razziali emanate cinque anni prima dal regime fascista. Gino Bartali si allena sul percorso che separa Assisi da Firenze. Una volta il comandante della polizia fiorentina lo arresta. C’era qualcosa nel tubo del telaio…
MARCO AIME

RIBELLARSI AI PIEDI DELLE PREDELLE
Cattedre più alte per i professori, gite solo in Italia, obbligo di alzarsi in piedi all’ingresso dei docenti, divieto di autogestioni, dare il nome di personalità illustri agli istituti … Il decalogo reazionario per la scuola di Ernesto Galli della Loggia è illuminante dei tempi che viviamo quanto inquietante. Monica Guerra lo smonta qui con molta pazienza (ma anche con tanta rabbia e tristezza) punto per punto: la critica più interessante e profonda, dal nostro punto di vista, probabilmente è la numero 10, a proposito dei nomi per le scuole: “Avere un passato e conoscerlo è certamente una priorità, ma dare il nome di personalità illustri agli istituti è la rappresentazione di un modo di intendere la stori a nobile solo per lignaggio e, con ciò, preoccupantemente parziale, perché nega che il nostro passato sia fatto anche di gente comune che la storia la ha fatta e la fa”
MONICA GUERRA
 

RELAZIONI SOCIALI E RIVOLUZIONE DIGITALE
L”economia digitale” è capace di rendere le relazioni umane sempre più funzionali alla valorizzazione dei capitali investiti. Come possiamo dare un senso concreto al lavoro come produzione di valori d’uso e di relazioni umane non mercantili? Forse abbiamo bisogno di riappropriarci del lavoro vivo, come suggerisce Roberto Ciccarelli nel libro “Forza lavoro”, oppure si tratta di contrapporsi al dominio digitale, apparentemente neutro, come comunità di cittadini consumatori e utenti raggruppati territorialmente, come sostiene Michele Mezza in “Algoritmi di libertà”. «Qui, mi pare ci sia un punto di contatto con l’idea di Ciccarelli. “Forza lavoro” e “individui interconnessi” non sono poi cos ì distanti – scrive Paolo Cacciari -, solo se sapranno percepirsi come “personalità viventi”…». Non smettere di esercitare pensiero critico, favorire spazi sociali di incontro, sperimentare sono già vie d’uscita dal dominio digitale e dalla dittatura del profitto
PAOLO CACCIARI
 

AMAZON ADDIO
“Buylocal, Buyresponsable, Buyless” (Giulia); “Amazon… Anche basta!” (Francesca Guidotti).
ADERISCI

GLOBAL RIGHTS
L’enorme sforzo annuale di raccolta dati, analisi, interviste da cui prende forma il Rapporto Diritti Globali (alla cui ultima edizione ha collaborato anche la redazione di Comune), quest’anno si rafforza e amplia lo sguardo sul mondo con il numero speciale di Global Rights Magazine appena uscito, che raccoglie estratti dei vari capitoli e delle interviste contenute nell’ultimo Rapporto, in inglese e spagnolo. Il Magazine contiene anche un fotoreportage di Azad Evdike, fotografo kurdo della città di Serekaniye, una delle prime a lib­erarsi dall’occupazione dello Stato Islamico in Rojava. Insomma una pubblicazione unica a livello in­ternazionale ma prima di tutto uno strumento fondamentale di informazione e formazione per quanti operano nella scuola, nei media, nella politica, ne lle am­ministrazioni pubbliche, nel mondo del lavoro, nelle associazioni e nelle Ong
R.C.

SENZA CONFINI NÉ BANDIERE. ALTRO CHE PATRIOTE
Anche alcune femministe pensano che un più alto numero di donne in tutti i campi e soprattutto ai vertici, significhi di per sé una vittoria, un reale cambiamento. Ma di quale cambiamento parliamo? A quale nuovo mondo alludiamo? “Costruire un mondo diverso… implica una diversità che vada molto oltre il solo riequilibrio fra i generi – scrive Floriana Lipparini – Ci occorre uscire un po’ dalla nicchia in cui viviamo noi donne occidentali, pur se ormai parecchio impoverite … Proviamo a decifrare quel che si muove nel profondo dei luoghi più difficili della terra, dove impazzano guerre neoliberiste e neocolonialiste, lì in basso dove movimenti di donne si confrontano con l’assenza di diritti fondamentali che le toccan o nel vivo… Donne indigene, palestinesi, kurde, donne in cerca d’asilo…. Nostra patria è il mondo intero, si diceva un tempo. Oggi forse è il caso di precisare: il mondo che scegliamo è quello delle persone senza voce e senza potere, senza confini e senza bandiere, in cammino verso un nuovo orizzonte. Altro che patriote….”
FLORIANA LIPPARINI

QUEL MUTUALISMO DELLE DONNE CHE LOTTANO
Certo, Sfruttazero, lo straordinario percorso di consumo critico che ha messo insieme donne e uomini, migranti e non, vittime del caporalato e precari nelle campagne pugliesi, nasce quattro anni fa, ma storie impreviste e fuori mercato come quella si nutrono di sorellanza e voglia di cambiare il mondo che altri movimenti hanno seminato in tempi e geografie diverse. E continuano a fare ogni giorno
AUTRICI VARIE

CI MANCHI DA MORIRE, CAPELLONE
Ci sono lampi di un mondo nuovo che si possono individuare in luoghi e momenti impensabili, magari in una discussione “condominiale” di un’occupazione abitativa che comincia e finisce intorno a bizzarri motivi. Ci sono persone amate dal popolo senza essere populisti, di cui tanti e tante sentono la mancanza ogni giorno quando non ci sono più. Lampi e persone della città di sotto
ALESSANDRO DE ANGELI

SIAMO IN UN MARE DI PLASTICA
Ogni anno nel mondo si utilizzano 500 miliardi di buste di plastica, 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici arrivano nei mari e negli oceani, ogni minuto siamo impegnati nell’acquisto di circa un milione di bottiglie di plastica (equivalente al 10 per cento di tutti i rifiuti prodotti). La plastica prodotta è venti volte quella prodotta negli anni Settanta. Dobbiamo smettere di pensare che sia un problema soprattutto di altri paesi, delle aziende e degli Stati…
MARIA MARANO

 

LA CAMPAGNA PER SOSTENERE COMUNE:
UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI

 

ALCUNI APPUNTAMENTI CONSIGLIATI:

ROMA 8 GIU NUOVA NARRAZIONE, COMUNICAZIONE E INTERCULTURA

BOLOGNA 9 GIU RADUNO FAMIGLIE SENZA AUTO

MILANO 9 GIU MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA PER SOUMAILA

ROMA 8/10 GIU OSTERIA SOCIAL FOOD

FIRENZE 10 GIU PAROLE DA RUMINARE, COMUNITÀ DELLE PIAGGE

OSTIA-RM 10 GIU PICCOLA POLIS: UN NUOVO PARADIGMA EDUCATIVO

PADOVA 11 GIU SOVVERTIRE IL PIANETA (CON R. ZIBECHI E J.W. MOORE)

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