“Focus. Caso Acquarius: che fare ora?”

La redazione de l’AntiDiplomatico ha aperto un forum di discussione con esperti, amici e persone di fiducia per costruire insieme alcuni tracciati, linee guida per orientarci in questo mare di propaganda. “Perché una prossima nave Acquarius arriverà presto e a quel punto: che fare?”.

 

Focus. Caso Acquarius: che fare ora?

Ci sono momenti in cui è giusto prendersi del tempo perché non ci sono risposte semplici e l’impulsività rischia solo di incendiare e imbarbarire il dibattito. Per non finire come Repubblica e Salvini in queste ore, come AntiDiplomatico abbiamo deciso di prenderci del tempo sul caso ormai molto noto della nave Acquarius – l’imbarcazione della ONG SOS Mediterranée partita dalla Libia con oltre 600 migranti e che si è trovata al centro di una querelle che ancora non trova soluzione questo martedì con le resitenze della Ong di accettare la decisione del governo spagnolo di aprire il porto di Valencia.

E’ giusto prendersi del tempo di fronte al proliferare del razzismo incentivato da un ministro degli interni che preferisce giocare sulla vita di disperati invece di alzare la voce con i veri carnefici (Nato, Usa e colonialismo occidentale in primis); è giusto prendersi del tempo di fronte al fallimento fallimentare di chi utilizza l’Europa (dei muri totali, dell’ipocrisia e dell’arroganza dei miliardi di euro alla Turchia e delle sanzioni alla Siria stuprata) come modello di valori e arriva oggi ad osannare la Spagna che dal 2011 (governo Zapatero) ha chiuso tutti i porti e impedito con la costruzione dei muri a Melilla e Ceuta.

E’ giusto prendersi del tempo perché risposte semplici non ci sono. La complessità della questione richiede un approccio diverso. Le migrazioni di massa sono un tema di una complessità tale che richiede del tempo. Tutti insieme ci sono i diritti sociali delle fasce sociali più deboli in pericolo in paesi a capitalismo maturo come Italia, la vita dignitosa che ogni essere umano deve avere garantito in ogni angolo in questo pianeta, le guerre e i crimini dell’occidente che hanno stuprato da anni le terre di questi miserabili. Ma un dato va annoverato: che l’Italia per riprendere prestigio internazionale debba alzare la voce con gli ultimi, con i miserabili, con le vittime e non i carnefici (Nato in particolare) non è un buon punto di partenza per questo governo che vuole essere del cambiamento.

Ci siamo presi del tempo, dicevamo. E oggi, come redazione de l’AntiDiplomatico, abbiamo deciso di aprire un forum di discussione con esperti, amici e persone di cui ci fidiamo per costruire insieme alcuni tracciati, linee guida per orientarci in questo mare di propaganda. Perché una prossima nave Acquarius arriverà presto e a quel punto: che fare?
 

 

Alberto Negri (Giornalista, inviato di guerra, saggista)
In Italia esiste davvero un’emergenza “immigrazione”?

Malta attualmente accoglie 7.948 profughi, che in rapporto alla popolazione fanno 18,3 ogni mille abitanti. La Francia ne accoglie 304.500, 4 ogni mille abitanti. L’Austria 93mila, 10 ogni 1000 abitanti. La Germania 669.500, 8,1 ogni mille abitanti. La Grecia ne accoglie 21.500, 2 ogni 1.000 abitanti. 
L’Italia, accoglie 147.300 profughi, 2,4 ogni mille abitanti. Questi i numeri, tutto il resto è propaganda. Diciamo che siamo molto disorganizzati nell’accoglienza, il vero tallone d’Achille dell’Italia

Come giudica la posizione del governo italiano con la nave Acquarius?

2) Il governo deve porsi degli obiettivi. Vuole soldi dall’Europa? Oppure una mano a tenerli in Africa? Oppure una redistribuzione tra stati dell’Unione? A seconda degli obiettivi decidi quale strategia adottare.

Cosa dovrebbe fare il governo italiano con la prossima nave Ong con bandiera straniera che chiederà di attraccare nei porti italiani?

3) Se uno si propone di ottenere finanziamenti europei deve negoziare a Bruxelles in una posizione di forza, cioè accoglierli, altrimenti sarà gioco facile per l’Unione trattare al ribasso. In poche parole: se vogliamo i soldi dobbiamo prenderci delle responsabilità. Dipende dagli obiettivi che si pone il governo.

 
 
Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo)
 
In Italia esiste davvero un’emergenza “immigrazione”?

L’emergenza immigrazione è stata costruita dal sistema di potere dominante per cancellare le emergenze ben più vere e più gravi, l’emergenza disoccupazione, l’emergenza povertà, l’emergenza stato sociale, l’emergenza guerra e spese militari. I governi e le élites hanno alimentato questa falsa emergenza, chiaramente affrontabile con le enormi ricchezze dei paesi europei. È stat una caccia alle streghe utule a distogliere la rabbia popolare dalle vere ingiustizie e dai veri colpevoli di esse. Salvini e compagnia raccolgono il frutto malato di questa compagnia del del potere..

Perché l’Europa ha abbandonato l’Italia nei mesi scorsi?

2) La UE, io non uso mai il termine Europa, é stata devastata da anni di liberismo di stato, nessuno aiuta nessuno, è la costruzione stessa della UE che porta a questo.. D’altra parte il governo italiano ha festeggiato la fine della riforma di Dublino, che è la vittoria di quei paesi che non vogliono accogliere nessuno dall’Italia..quindi cortocircuito autolesionista

Come giudica la posizione del governo italiano con la nave Acquarius?

3) Una vergogna morale e una furbata politica, il classico celodurismo dell’Italietta  peggiore, per avere consenso a spese dei più deboli.

Una politica che storicamente  il paese ha sempre pagato e che pagherà anche stavolta.

Cosa dovrebbe fare il governo italiano con la prossima nave Ong con bandiera straniera che chiederà di attraccare nei porti italiani?

4) Un governo che volesse davvero mettere in discussione i vincoli europei dovrebbe fare l’opposto del governo italiano attuale e di quelli che lo hanno preceduto. Cioè dovrebbe accogliere i migranti e aumentare la spesa pubblica in deficit per creare lavoro e stato sociale.. Dovrebbe dire alla UE siccome accolgo disubbidisco sull’austerità. Invece il governo si è messo sulla via di dire alla UE, all’opposto, io non accolgo piu nessuno però ubbidirò a tutti i vincoli economici, farò altre riforme liberiste, e voi non porrete dirmi niente. E in effetti non vedo perché la UE delle banche dovrebbe essere contraria, ha già dimostrato di non avere problemi sui muri per le persone, basta che nulla fermi la libertà di movimento dei capitali…

 
 
Sergio Cararo (Direttore di Contropiano)

In Italia esiste davvero un’emergenza “immigrazione”?

I dati dicono di no, la percezione pubblica fa ritenere di si. La percentuale di immigrati sulla popolazione italiana è immensamente inferiore a quella di altri paesi europei. Con meno isteria magari si potrebbe anche cominciare della crescita dell’emigrazione di giovani e lavoratori italiani all’estero perché qui non trovano nulla. Esiste certo un problema di protezione – più che accoglienza – dei rifugiati che arrivano qui da noi dopo aver passato l’inferno. Ma in moltissimi casi vorrebbero proseguire verso i paesi di destinazione, ed invece rimangono bloccati in Italia

Perché l’Europa ha abbandonato l’Italia nei mesi scorsi?

Proprio perché in base al Trattato di Dublino, i migranti devono essere bloccati nel paese dove approdano. E’ evidente che essendo Italia, Grecia e Spagna i paesi rivieraschi sul Mediterraneo (e le coste più vicine ai punti di partenza), gli altri paesi europei tendono a dire “è un problema vostro”. Solo Salvini è riuscito a fare il capolavoro di allearsi con i paesi dell’Europa dell’Est che con maggior durezza di altri sostengono proprio tale schema.

Come giudica la posizione del governo italiano con la nave Acquarius?

Se il governo voleva trovare un pretesto per fare la voce grossa e forzare la mano ai partner della Ue sull’accoglienza dei rifugiati lo ha trovato con la nave Acquarius. Ma usare come pretesto gente in carne ed ossa stremata, impaurita, terrorizzata all’idea di essere riportata dall’inferno da cui è scappata, non è uno scenario accettabile. Come fai a lasciare la gente su una nave in mezzo al mare vietando l’attracco? C’è la politica ma ci sono anche i principi minimi di umanità che vanno salvaguardati. Se si perdono questi si perde tutto. Negli anni Trenta è cominciata così, poi abbiamo visto come è andata a finire.

Cosa dovrebbe fare il governo italiano con la prossima nave Ong con bandiera straniera che chiederà di attraccare nei porti italiani?

Bella domanda. Probabilmente ce ne saranno altre. La soluzione, se di soluzione possiamo parlare, è indubbiamente quella di coordinare l’attracco con gli altri paesi rivieraschi ma anche quella di aprire i canali con gli altri paesi europei “terrestri” sulla base della destinazione finale dei rifugiati. La stragrande maggioranza non vogliono rimanere in Italia o in Spagna o in Grecia. I loro parenti sono negli altri paesi. E’ evidente che senza smantellare il Trattato di Dublino non se ne viene fuori.

 

 
Prof. Alessandra Riccio:

In Italia esiste davvero un’emergenza “immigrazione”?

Non un’emergenza ma un fenomeno relativamente nuovo. Saranno circa venti anni che accade senza che si sia riusciti a organizzare l’accoglienza.

Perché l’Europa ha abbandonato l’Italia nei mesi scorsi?

Non so, e non so se in Spagna o in Grecia se la passano meglio. Sono questi i paesi di frontiera.

Come giudica la posizione del governo italiano con la nave Acquarius?

Pessima. Prima di tutto salvare vite umane, specie in mare dove c’è una legge che è sacra.

Cosa dovrebbe fare il governo italiano con la prossima nave Ong con bandiera straniera che chiederà di attraccare nei porti italiani?

Immediatamente salvare, intanto approfondire. Troppe contraddizioni sulle Ong, troppa gente senza scrupoli dovunque, troppo caos nel Mediterraneo e nella Libia, grazie a noi europei.

 
 
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