Supercoppa Italiana in Arabia Saudita, allarme anche per i diritti gay

In un comunicato Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center, esprime seria preoccupazione per lo svolgimento delle prossime manifestazioni calcistiche in Arabia Saudita, dove si svolgerà la giá criticata finale di Supercoppa Italia. Il Paese arabo prevede infatti anche la pena capitale per gli omosessuali.

 

Supercoppa Italiana in Arabia Saudita, allarme anche per i diritti gay. Un rischio i prossimi mondiali in Qatar

“Siamo seriamente preoccupati per lo svolgimento di manifestazioni calcistiche importanti in paesi come l´Arabia Saudita, dove si svolgerà la giá criticata finale di Supercoppa Italia. Oltre all´assenza di pari diritti per le donne, l´Arabia Saudita prevede la condanna per l´omosessualità, potendo arrivare anche alla pena di morte”, dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce Gay Center.
 
“E´ inconcepibile che la finale di una importante iniziativa sportiva italiana si debba tenere in uno stato che non rispetta i diritti umani. Facciamo appello alla TIM, sponsor dell´evento, al presidente della FIGC Gabriele Gravina, ed al presidente della Lega di serie A Gaetano Miccichè, al fine che ripensino l´evento e lo trasferiscano in altro luogo.
 
Sconvolge, inoltre, che anche i prossimi campionati di calcio si svolgeranno in Qatar, paese che ritiene illegale l´omosessualitá. Dopo la scelta di svolgere gli ultimi mondiali in Russia, paese omofobo, la situazione appare ancor più critica se guardiamo al Qatar”- continua Marrazzo -“Sport e diritti umani dovrebbero viaggiare di pari passo, in segno di tutela e rispetto, evitando di alimentare politiche abominevoli come quelle di Arabia Saudita, Russia e Qatar.”

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