“Attu contrariu everywhere!”

“Non si può rifiutare il razzismo e usare i suoi linguaggi. L’antirazzismo di cui abbiamo bisogno lega mezzi e fini, cerca di fiorire nelle fessure dei muri della violenza e della paura, non canta dei tempi bui che pure viviamo, ma della luce, della bellezza e della speranza che […] sono sempre disciolte in tutti i tempi”.

 

NEWSLETTER DI COMUNE

 

ATTU CONTRARIU EVERYWHERE!

Non si può rifiutare il razzismo e usare i suoi linguaggi. L’antirazzismo di cui abbiamo bisogno lega mezzi e fini, cerca di fiorire nelle fessure dei muri della violenza e della paura, non canta dei tempi bui che pure viviamo, ma della luce, della bellezza e della speranza che, come suggerisce un maestro di rime come Bruno Tognolini, sono sempre disciolte in tutti i tempi. “Atto contrario”, la proposta nata intorno alla redazione di Comune di promuovere ovunque, dal 15 al 17 marzo, iniziative di ogni tipo contro il razzismo, piace a molti e in tante città: con Tognolini ricordiamo l’origine e il senso di questa espressione (della cultura popolare della Sardegna) dalla quale sono nati un < a href=”https://comune-info.net/2019/02/atto-contrario-2/”>appello e numerosi appuntamenti in piazze, scuole, biblioteche, spazi sociali
BRUNO TOGNOLINI

LA VITA DI OGNI GIORNO
“Mi piace la voce di Comune: vorrei che diventasse ancora di più la voce di chi parte dalla vita per arrivare alla politica: come faccio quando devo fare una visita in ospedale con attese di un anno; cosa fare quando la figlia laureata deve andare a fare la commessa a Londra; cosa faccio con gli amici migranti che, dopo aver imparato la lingua e trovato un lavoro, devono diventare clandestini per il decreto sicurezza? Come faccio a impedire amianto e speculazione dopo una lotta di vent’anni contro un treno che non farà guadagnare mezz’ora alle merci, ma molti soldi alle cooperative del malaffare? Ecco, ripensare ai processi di lotta come conseguenza dei problemi della vita quotidiana…”. Lino Di Gianni è tra i primi ad aderire alla campagna “Ricominciamo da tre” e ad accogliere l’invito a scrivere
LINO DI GIANNI

RICOMINCIAMO DA TRE
A due anni dall’ultima campagna per la raccolta di fondi, arriva ancora una volta, per Comune, il tempo dell’ascolto e di un dialogo più approfondito con i lettori. È anche il tempo delle domande di fondo: non abbiamo certezze e vogliamo capire, senza retorica, se la trama di questa nostra piccola avventura ha ancora un senso. I numeri ci dicono che in 7 anni avete letto 8,5 milioni di pagine, un risultato molto importante benché noi diffidiamo da tempo di cifre e algoritmi. Vi chiediamo di inviare, se ce la fate, almeno 25 euro: serviranno anche a dar vita a tre nuove testate interne per articolare meglio, irrobustendolo, il racconto quotidiano di Comune. Un racconto che mette l’accento sui verbi: gridare, fare e pensare. Questa volta, ricordando quanto ci manca Massimo Troisi, vogliamo rico minciare da tre. Intanto, con le barrette del cioccolato di Modica, la promozione di “Atto Contrario” e “Storie del Possibile”, e con una straordinaria esperienza in alcune scuole romane, comincia a prendere corpo la nostra speranza di stare dentro, talvolta contro ma sempre oltre il campo limitato e virtuale del web. Scriveteci, siamo in ascolto (info@comune-info.net)
MARCO CALABRIA, GIANLUCA CARMOSINO E RICCARDO TROISI

TUTTI GLI APPUNTAMENTI DI ATTO CONTRARIO
Iniziative ad Alessandria, Ancona, Avezzano, Bari, Bolzano, Brescia, Cagliari, Casalnuovo di Napoli, Como, Genova, Giulianova, Imperia, Magliano dei Marsi, Messina, Milano, Monterotondo, Monza, Napoli, Nocera, Omegna, Padova, Palombara Sabina, Parma, Pisa, Quarto d’Altino, Reggello, Reggio Calabria, Riano, Rivoli, Roma (ben 15!), Savarna, Serravalle d’Asti, Salò, Sulmona, Termoli, Terni, Torino, Trezzano sul Naviglio, Verona…
PAGINA IN COSTANTE AGGIORNAMENTO

DISEGNARE L’INCUBO PER USCIRNE
Ma dove sta scritto che dobbiamo vivere restando prigionieri dell’incubo di una banalità volgare e razzista? Le matite di Mauro Biani ci insegnano a capire e a raccontare con semplicità l’angoscia da cui possiamo liberarci. Domenica 17 marzo, alle ore 11,30 a Scup, Roma, la redazione di Comune presenta il libro di Mauro Biani “La banalità del ma” (la raccolta delle sue migliori vignette degli ultimi tre anni, accompagnata da inediti di grande impatto). Insieme a Mauro e a noi intervengono Roberta Ferruti, giornalista (che su Comune ha raccontato le vicende di Riace e l’accoglienza diffusa della Rete dei Comuni Solidali), e Marco Omizzolo, sociologo (da sempre al fianco della comunità sikh nella lotta contro il caporalato nell’Agro pontino). Durante la giornata anche il mercato Melti ng Pop (con prodotti di realtà che hanno coinvolto in modo virtuoso lavoratori migranti), proiezioni, laboratori, concerti e la possibilità di pranzare con cibo buono e sano. Comunicate la partecipazione alla presentazione del libro scrivendo a carmosino@comune-info.net
R.C.

MI REGALO UN ATTO CONTRARIO
“Atto contrario” (al razzismo) è un regalo: un gesto concreto per costruire adesso un mondo nuovo, per creare comunità, per rendere più nostre le piazze e le aule che attraversiamo ogni giorno. Secondo Sonia Coluccelli, maestra e autrice di alcuni libri dedicati al metodo Montessori (tra le promotrici di #Attocontrario) abbiamo bisogno prima di tutto di atti generativi di futuro
SONIA COLUCCELLI

RUSPE IN AZIONE
Qualcuno si chiede che fine hanno fatto i duemila migranti della tendopoli di San Ferdinando, fatta demolire dal ministro Salvini: una buona parte di loro non ha nessun rifugio per la notte. Scrive Alex Zanotelli: “Non possiamo trattare così i braccianti agricoli migranti…”
ALEX ZANOTELLI

PER TUTTA LA FELICITÀ DEL MONDO
“Abbas si alzò e barcollò un po’… rimase immobile e in silenzio… non pianse, sapeva che una sola lacrima avrebbe trascinato con sé tutto il mare che gli si era addormentato, da troppo tempo, negli occhi. Non era il momento quello, o forse sì, ma si disse che tanta tenerezza non andava sprecata… Era ubriaco d’amore quel giorno in cui il permesso era arrivato. Era finita l’attesa snervante…”. Proviamo per un attimo a immaginarci migranti, pensiamo alla libertà di muoversi e al desiderio di libertà troppo spesso soffocati da confini, permessi, muri. Un racconto di vita vissuta
SARA FORCELLA

INSIEME PER CAMBIARE L’ORDINE DELLE COSE
C’è un pezzo di società che si ostina a mettere in discussione in molti modi diversi xenofobia e razzismo: un vasto gruppo di associazioni, realtà locali, comunità di migranti e singoli (operatori sociali, mediatori culturali, educatori, esperti legali, medici, ricercatori, operatori della comunicazione, artisti attivi in tutta Italia) si prepara a una due giorni di scambio, approfondimento e proposta per favorire cambiamenti profondi delle politiche migratorie. Il Forum nazionale Insieme per cambiare l’ordine delle cose si svolgerà a Roma il 30 e 31 marzo a Garbatella: qui l’appello di presentazione tra gruppi di lavoro tematici e plenaria e le informazioni per iscriversi. La redazione di Comune, che ha accompagnato la prep arazione del forum e che sarà alla due giorni, invita a far circolare l’appello e a partecipare a questo appuntamento autogestito
R.C.

I DINOSAURI DEL NOSTRO TEMPO
Di fronte al cambiamento del clima e alle devastazioni ambientali governanti, giornalisti, economisti vogliono grandi opere, nuove autostrade, altri aeroporti, trivellare terra e mare ma anche produrre e vendere altre armi. Milioni di anni fa i dinosauri furono vittime inconsapevoli di un’estinzione di massa, loro oggi sono i responsabili di una distruzione senza precedenti. “Ci sono dinosauri negazionisti, grandi e pesanti come Trump o Bolsonaro, e ci sono dinosauri piccoli e insignificanti, come Chiamparino o Fassino – scrive Guido Viale -, che non sanno nemmeno se riconoscere o negare i cambiamenti climatici in corso. Pensano, sragionando, come se tutto fosse destinato a continuare come oggi: un tunnel, o anche due, per portare in Francia merci e passeggeri che oggi non ci sono, ma domani, chissà?…”. Affrettiamoci dunque tutti e tutte a dare una mano: dallo straordinario 8 marzo al Friday for Future del 15 marzo fino alla mobilitazione contro le grandi opere del 23: “tre eventi apparentemente diversi, ma mai così legati tra loro…”
GUIDO VIALE
 

UNA CATASTROFE AMBIENTALE EPOCALE
È il momento di liberarci da un sistema che sfrutta gli altri e l’ambiente naturale. Verso lo sciopero per il clima di venerdì 15 marzo e la marcia per il clima e contro le grandi opere inutili e dannose del 23 marzo a Roma
PAOLO CACCIARI
 

LA PUGLIA È SOTTO ATTACCO
Nel Salento che scopre l’accaparramento della Terra in mano a grosse aziende, che registra un aumento esponenziale di casi di tumore e che si prepara ad accogliere quattro gasdotti, c’è chi trova il modo per massacrare alcuni ulivi, come quello della foto. Se siete di Lecce o avete avuto modo di conoscerla bene lo avrete riconosciuto: l’ulivo plurisecolare di piazza Sant’Oronzo, un simbolo della città, malgrado avesse una ricca chioma verde fino a un paio di giorni fa, è stato capitozzato. Dicono che, da analisi fatte (ma mai rese pubbliche), era positivo al batterio Xylella. “Tutto fatto in fretta e soprattutto non a caso – scrive il di Coordinamento per la tutela del Patrimonio Culturale contro le devastazioni ambientali in una Lettera aperta – il giorno prima di una manifestazione il cui unico obiettivo era convincere l’opinione pubblica che gli espianti del nostro patrimonio storico sono la soluzione alla #Xylella, in parallelo agli impianti di super-intensivo di cui vorrebbero disseminare il #Salento e probabilmente la Puglia intera…”
COORD. TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE VS LE DEVASTAZIONE AMBIENTALI
 

QUANDO LE BANCHE SONO IL LUPO
La protesta estrema dei pastori sardi ci costringe a porci le domande che vanno al cuore del problema: chi decide e controlla il reale prezzo sorgente di un prodotto agro-alimentare e poi vigila sul fatto che solo i “cartelli commerciali” determinano il valore di un bene sfruttando produttori e consumatori? Allo stesso modo, perché, con la gestione dei nostri denari, si arricchiscono sistematicamente solo le banche? Perché i cartelli finanziari possono continuare ad esercitare, anche dopo essere stati ripetutamente condannati per truffe miliardarie? Fino a quando vogliamo accettare di essere impallinati come produttori e come consumatori? In Italia non troviamo il modo di combattere il sottocosto imposto dalla Grande Distribuzione ai produttori dell’agro-alimentare, mentre salviamo con soldi pubblici le speculazioni fallimentari delle banche. Per scardinare questo macro-sistema, occorre boicottarlo alle radici, non certo affidandoci alla sempre più connivente politica, qualunque sia la sua casacca. Vogliamo discuterne? Vogliamo trovare assieme, pratiche legali, che possano spezzare il giogo cui siamo sottoposti?
VITTORIO LOVERA
 

8 MARZO 2019
Alcune foto dell’8 marzo in tante città di tutta Italia e del mondo. Migliaia di donne hanno Incrociato le braccia per rifiutare i ruoli e le gerarchie di genere e hanno dimostrato che è possibile costruire legami sociali in modo diverso. Ovunque i movimenti delle donne non smettono di alimentare speranza
GALLERIA FOTOGRAFICA

QUEL CHE SOSTIENE LA SOCIETÀ CHE SIAMO
Si chiama “Il lavoro e i lavori delle donne. Tra globalizzazione e politiche neoliberiste” ed è un e-book che raccoglie alcune delle riflessioni emerse via via da un ciclo di seminari tenuti lo scorso anno all’Università di Padova. Alisa Del Re, Cristina Morini, Bruna Mura e Lorenza Perini lo hanno curato ricavandone un denso e prezioso e-book per accompagnare – dalle pagine web di quell’inesauribile forziere della critica e delle sovversioni del presente che è il sito di Effimera – il terzo sciopero globale trans-femminista, quello di questo attesissimo 8 marzo. Un regalo imperdibile (si può scaricare gratuitamente su Effimera.org) per chiunque voglia approfondire i nessi più profondi e interessanti de gli architravi e dei ponteggi che tengono in piedi la struttura sociale del tempo in cui viviamo: il lavoro o, meglio, i lavori delle donne. I testi raccolti segnano una traccia straordinaria per provare a mettere a fuoco, da una pluralità di prospettive, la trama fitta che da tempo, sulle colonne di Effimera, si articola cercando, giorno dopo giorno, il disegno latente di relazioni sociali sottratte alla dominazione che da millenni opprime la libertà di tutti, quella della legge del padre
EFFIMERA

IO HO SCIOPERATO PERCHÉ
“L’8 marzo ho scioperato per tutte quelle donne che non sono state prese in considerazione quando hanno denunciato una violenza… Per tutte quelle che hanno dovuto lasciare il lavoro perché una baby-sitter le sarebbe costata di più e l’asilo non c’era. Per tutte le donne che sentono di doversi sentire brave, belle, in forma, sexy e madri per forza… Ho scioperato perché il DDL Pillon è un vero attacco nei confronti delle donne e dei minori… Ho scioperato perché non esiste il maschile di puttana ed è tutto detto…”
PENNY

UN SECCHIO PER DESTÀ
“Il secchio di vernice rosa sulla statua di Indro Montanelli mi fa pensare alla sua sposa bambina di 12 anni, comprata insieme a un cavallo ed un fucile, perché in Africa è un’altra cosa… La stampa lo ha definito un atto vandalico… Non quello del giornalista, che oggi chiameremmo senza esitazione stupratore pedofilo, che non si è mai pentito di aver comprato una bambina per farne la sua schiava sessuale, né si è pentito di essere stato fascista. L’atto vandalico… è quello delle femministe… SEGUE QUI
ROSARIA GASPARRO

DONNE CREDENTI CONTRO IL DDL PILLON
Il substrato culturale del decreto Pillon parte da una immagine del tutto stereotipata della donna e dalla volontà di confinarla nel ruolo di madre e di moglie. Ma soprattutto quel decreto viene alimentato con un utilizzo strumentale della religione per legittimare una condizione di inferiorità femminile. Il gruppo “Donne per la Chiesa” prende parola contro il DDL Pillon)
DONNEPERLACHIESA.IT

SPICCARE IL VOLO DA SOLI
Accompagnare bambini e ragazzi a scoprire l’autonomia di pensiero e di azione significa capovolgere l’educazione tradizionale, contribuire a costruire un mondo nuovo. Appunti di un insegnante di sostegno
DANIELE FERRO

 

RIBELLARSI FACENDO: UN’AGENDA COMUNE

13 MARZO, ROMA IL CUCI-STORIE
Laboratorio per bambini sul litigio a Casetta rossa

15/17 MARZO ATTO CONTRARIO IN TANTE CITTÀ
La bellezza di resistere al razzismo: tutti gli appuntamenti

17 MARZO, ROMA DISEGNARE L’INCUBO PER USCIRNE
A Melting Pop presentiamo il libro La banalità del ma di Mauro Biani

22 MARZO, PISA RESILIENZA O ESTINZIONE?
Convegno con, tra gli altri, Serge Latouche, Francesco Gesualdi e Ugo Bardi

 

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