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“Liberamo l’acqua”, campagna per la ripubblicizzazione dell’acqua

Il fine settimana del 24 e 25 aprile inizia in tutta Italia la raccolta firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua.

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Il fine settimana del 24 e 25 aprile inizia in tutta Italia la raccolta firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua. In centiania di piazze italiane saranno allestiti i banchetti. Qui trovate la mappa costantemente aggiornata. L’anniversario della Liberazione dal nazifascismo è occasione per liberare anche l’acqua dal mercaro e dal profitto. Diventa anche tu una staffetta del bene comune, firma e fai firmare.

 

I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo lnel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.

Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.

Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione.

Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.

 

Vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.

Vogliamo restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori.

Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene collettivo.

Per conservarlo per le future generazioni.

Perchè tre referendum sull’acqua

Il costituendo Comitato Promotore

I referenti territoriali della campagna referendaria

I materiali per la raccolta firme

Leggi la relazione introduttiva e i tre quesiti referendari

Perché si scrive acqua ma si legge democrazia

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