Newsletter n.10/2021
Festa Nazionale della Riscossa Popolare 2021 (5-8 Agosto, Marina di Massa) – Obiettivi, programma e protocolli di sicurezza
La chiave di tutto è l’organizzazione.
Per difendere quanto rimane di diritti e tutele dobbiamo organizzarci e fare in modo che chi non è ancora organizzato faccia altrettanto.
Per affermare gli interessi di chi per vivere deve lavorare dobbiamo organizzarci per far valere il numero e la forza dei lavoratori contro il potere del denaro, dei ricatti, contro la guerra fra poveri e la logica del profitto, contro la dittatura dei capitalisti.
Per mettere mano alle innumerevoli “emergenze”, da quella sanitaria a quella ambientale, dalla distruzione di posti di lavoro alla distruzione della scuola pubblica, dobbiamo fare in modo che in ogni azienda, in ogni territorio, in ogni scuola sorgano organismi operai e popolari che operano contro gli interessi di capitalisti e speculatori e per affermare gli interessi delle masse popolari.
Lo sviluppo di un ampio movimento operaio e popolare dipende soprattutto dalla creazione degli organismi di base che ne sono protagonisti e promotori.
La rinascita del movimento comunista e la prospettiva di cambiamento della società in senso rivoluzionario dipendono dall’organizzazione della classe operaia e delle masse popolari.
Da quando è iniziata la pandemia da Coronavirus-19, governi, autorità e istituzioni della classe dominante hanno dimostrato di non sapere, non potere e non volere mettere mano alle contraddizioni che si sono acuite e sono scoppiate tutte insieme, hanno dimostrato che l’unica strada che intendono percorrere è riversare tutto il peso del loro mondo che crolla sui lavoratori e sulle masse popolari.
Ci spremono come limoni, ci avvelenano, ci fanno schierare fra opposte tifoserie che si scannano su mille questioni nel tentativo di far sfociare nella guerra fra poveri la rabbia che monta da ogni parte contro il corso disastroso delle cose, ci intossicano di sciocchezze per nascondere la realtà, ci prendono per scemi.
La chiave di tutto è l’organizzazione.
Dal 5 all’8 agosto organizziamo quattro giorni di incontri, dibattiti, approfondimenti, iniziative totalmente dedicati a promuovere l’organizzazione e il coordinamento fra organismi operai e popolari.
C’è il campeggio (in strutture attrezzate – richiedi informazioni e prenota scrivendo a carc@riseup.net);
c’è un fitto programma di dibattiti (vedi il programma);
ci sono stand informativi su come i paesi socialisti hanno fatto fronte alla pandemia e rispetto ai vaccini;
c’è l’opportunità di tessere relazioni, di fare ragionamenti, di prendere contatti per rafforzare le lotte in corso e per preparare quelle dei prossimi mesi.
La forza della mobilitazione per difendere diritti e tutele, per difendere i posti di lavoro, per difendere il diritto alla sanità pubblica e alla scuola pubblica deve diventare la forza che caccia il governo Draghi e lo sostituisce con un governo di emergenza dei lavoratori e delle masse popolari organizzate.
Mobilitazione, lotta, solidarietà, emancipazione…. La chiave di tutto è l’organizzazione.
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No al Green pass di Draghi, Speranza e Confindustria
Solo le masse popolari organizzate possono (ri)conquistare il diritto alla salute pubblica!
Contrastiamo il terrorismo mediatico attraverso cui la classe dominante cerca di eliminare libertà di movimento, di organizzazione e di mobilitazione per le masse popolari e contrastiamo il lassismo criminale attraverso cui la classe dominante giustifica e permette “assembramenti senza regole” per convenienza e interesse (vedasi la recente passerella della squadra di calcio italiana a Roma dopo la vittoria agli europei).
Nell’estate del 2020 siamo stati fra i pochi ad assumerci la responsabilità di tenere la Festa, ben consapevoli che la salute pubblica non può e non deve essere delegata alle autorità borghesi che operano solo in nome del profitto, ma dipende per intero dalla mobilitazione e dal protagonismo delle masse popolari stesse, dalla formazione, dall’informazione, dalla responsabilizzazione e dalla presa di coscienza.
Nell’agosto del 2020 abbiamo tenuto la Festa assicurando a tutti i partecipanti l’accesso a uno spazio pubblico (un parco pubblico) reso sicuro tanto dalle misure che abbiamo messo in campo noi, quanto dal contributo di ognuno.
Mentre nelle discoteche dei Briatore scoppiavano focolai, alla Festa nazionale della Riscossa Popolare abbiamo promosso dibattiti, momenti di socialità, concerti, discussioni in un contesto di solidarietà e mutuo sostegno, in sicurezza.
Con l’aiuto di medici e personale sanitario abbiamo elaborato un Vademecum per fare fronte a Covid-19 in modo da non doversi affidare ciecamente alle disposizioni della classe dominante, per realizzare la Festa nazionale della Riscossa Popolare ci siamo attenuti a protocolli appositamente elaborati da esperiti della sicurezza sui luoghi di lavoro (abbiamo cioè adottato le misure che i capitalisti NON fanno rispettare nelle aziende se non sono obbligati dagli operai stessi) e abbiamo avuto la conferma che svolgere la festa in sicurezza è possibile grazie alle nostre attenzioni e alla collaborazione attiva dei partecipanti tutti:
- distanziamento ai tavoli,
- DPI negli spazi chiusi,
- sanificazione degli spazi comuni,
- raccolta dati per eventuale tracciamento,
- informazione, responsabilizzazione, solidarietà.
Questo è lo stesso protocollo che useremo nel 2021.
Nella “classica” confusione delle regole governative, volutamente pensate, scritte e divulgate in modo da essere incomprensibili e interpretabili, non sappiamo ancora se la Festa nazionale della Riscossa Popolare è un’iniziativa soggetta al Green pass: potrebbe esserlo (si parla in generale di “sagre”) e potrebbe non esserlo (ristorazione e iniziative all’aperto, in un parco pubblico) in ogni caso manterremo la continuità rispetto all’anno scorso: saranno validi gli stessi protocolli, le stesse attenzioni, la stessa serietà che si sono dimostrate efficaci. Ben più efficaci delle misure governative imposte solo per gli interessi dei padroni e dei capitalisti e gravano sulle masse popolari.
Il Green pass non ha nulla a che vedere con il diritto alla salute pubblica, è solo uno strumento reazionario imposto “dall’alto”, è un tentativo di dividere e contrapporre le masse popolari, trasformarne una parte in gendarme contro l’altra parte (guerra fra poveri), con lo scopo di lasciare mano ulteriormente libera a padroni, capitalisti, speculatori di ogni risma.
Il P.CARC rifiuta e contrasta ogni tentativo di dividere le masse popolari e metterne una parte contro l’altra, lavoriamo per l’unità delle masse popolari tutte affinché la facciano finita con la classe dominante, i padroni, i capitalisti e gli speculatori.
Rispediamo al mittente il Green pass di Draghi e Speranza! Il “pass” per la salute pubblica non lo possono rilasciare i macellai e i boia delle masse popolari, i promotori della privatizzazione della sanità, i distruttori della sanità pubblica, i compari di chi devasta l’ambiente e saccheggia i territori, i complici di chi ordina licenziamenti di massa.
La salute pubblica è un diritto e si conquista con la lotta, dipende dal grado di organizzazione dei lavoratori e delle masse popolari e dalla loro mobilitazione per affermare i loro interessi. Anche questo fa parte della riscossa popolare di cui c’è bisogno e che promuoviamo.
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Il programma dei dibattiti
Giovedì 5 agosto – Ore 17
Dalla Palestina all’America Latina – Il mondo dei padroni è in fiamme
Venerdì 6 agosto – ore 17
Un fronte comune contro il governo Draghi – Per una nuova liberazione nazionale
Sabato 7 agosto – ore 17
Passare dalla difesa all’attacco – Insorgiamo! Organizziamoci!
Intervengono (in aggiornamento)
- Movimento NO TAV
- Consiglio Popolare di Modena
Domenica 8 agosto – ore 10:30
Paesi socialisti e pandemia – Il socialismo è la cura
Domenica 8 agosto – ore 19
A 20 anni dal G8 di Genova
Intervengono [in aggiornamento]
- Comitato Verità e giustizia per la strage del S. Anna (Modena)
- Associazione Yairaiha
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Tribuna politica
Un bilancio sull’operato del M5S
Abbiamo scritto una Lettera aperta agli eletti nelle file del M5S ovunque collocati oggi in cui sintetizziamo gli elementi principali dell’analisi che proponiamo e sottoponiamo alla discussione. La lettera sta circolando e stiamo accompagnando la sua diffusione con una serie di interviste a portavoce nazionali e regionali che sono stati espulsi o che sono usciti dal M5S, attivisti storici, elettori delusi, ma anche a quanti sono rimasti e vogliono assumere un ruolo positivo nella situazione politica attuale.
Uno spazio del sito è dedicato a raccogliere riflessioni e contributi e rimarrà aperto a ogni intervento costruttivo, utile a favorire il ragionamento collettivo. [Leggi la lettera]
Contributi alla discussione
▪ Intervista a Francesca Frediani, consigliera regionale in Piemonte
▪ Intervista a Massimiliano Morosini
▪ Intervista a Leda Volpi – l’Alternativa c’è
▪ Intervista a Jessica Costanzo – l’Alternativa c’è
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Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
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