Giuseppe Salamone – 22/03/2025
https://giuseppesalamone.substack.com/p/i-cadaveri-dei-bambini-palestinesi
AGGIORNAMENTO del 23/03/2025 ore 17:28 in fondo alla pagina
I cadaveri dei bambini palestinesi sono il prodotto della cultura e del comportamento di Hamas, tutto mediorientale, basta cercare di scaricare la responsabilità su altri.
Ilaria Celledoni, portavoce Donne PD FVG – 21 marzo 2025
Questo è il tweet shock pubblicato da Ilaria Celledoni, portavoce Donne del Partito Democratico in Friuli-Venezia Giulia. Un commento che ha sollevato un’ondata di sdegno e rabbia in rete, ma che – a distanza di ore – non ha ancora ricevuto alcuna presa di distanza ufficiale da parte della segretaria del PD Elly Schlein o dai vertici del partito.
L’affermazione di Celledoni è agghiacciante: non solo priva di umanità, ma anche carente di ogni verità fattuale e morale. Secondo lei, la responsabilità dello sterminio di migliaia di bambini palestinesi – vittime civili innocenti sotto le bombe israeliane – non sarebbe da imputare allo Stato d’israele, bensì a una generica “cultura mediorientale” e alla condotta di Hamas.
Un capovolgimento della realtà che offende i morti e insulta i vivi. In queste righe non c’è pietà, non c’è umanità, non c’è nemmeno una parvenza di comprensione del contesto geopolitico e umanitario. Si tratta di parole violente e ancor più gravi perché pronunciate da una rappresentante politica di un partito “democratico”, che dovrebbe invece battersi per la giustizia, la pace e i diritti umani.
Il PD resta in silenzio
Ci si chiede: dov’è Elly Schlein? Dov’è la condanna del Partito Democratico? Immaginate se un esponente politico avesse scritto una frase anche solo vagamente offensiva nei confronti di israele: sarebbe stato espulso all’istante, incenerito mediaticamente e politicamente. Ma quando si tratta dei palestinesi, tutto sembra permesso. Si può perfino giustificare il massacro di bambini con la “cultura” della loro gente. È semplicemente allucinante.
Un doppio standard che grida vendetta
Questo episodio mette in luce una verità scomoda: nel PD, come in gran parte dell’establishment politico italiano, la solidarietà sembra essere selettiva. Le parole della Celledoni non sono state isolate né smentite pubblicamente. Anzi, questo silenzio complice le legittima, diventando parte di un sistema di “tolleranza passiva” verso i crimini israeliani.
Eppure, il minimo che si dovrebbe fare è agire subito: rimuovere Celledoni dal suo incarico, chiedere scuse pubbliche e avviare una riflessione interna seria sulla posizione del partito rispetto al conflitto israelo-palestinese.
Il tweet di Ilaria Celledoni è solo la punta dell’iceberg. È il prodotto di un clima politico dove la solidarietà è a senso unico, dove il dolore palestinese è invisibile e dove chi si discosta dalla narrazione dominante viene ignorato, se non attaccato. È ora che chi ha una coscienza civile e politica si faccia sentire. Perché il silenzio, in certi casi, è complicità.
Ma non è finita qui:
Celledoni è candidata per conto del PD al Consiglio Comunale di Monfalcone. Elly Schlein e tutte le donne che rappresenta e di cui ne porta la voce, sono convinti che chi scriva determinate cose possa rappresentare il PD nelle istituzioni? Se è così la questione non è seria, è molto più grave del previsto. Siamo davanti a una maschera che cade definitivamente!
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AGGIORNAMENTO 23/03/2025 ore 17:28 (redazione ambienteweb.org)
Dopo una giornata concitata è venuta anche una prima reazione ufficiale, con la rimozione dall’incarico da parte dei vertici democratici.
La portavoce delle donne democratiche e la segretaria provinciale del Pd di Trieste, Monica Hrovatin e Maria Luisa Paglia, prendono “fermamente le distanze dalle dichiarazioni” così come le donne democratiche della provincia di Gorizia con Graziella Manservigi e la segretaria provinciale del Pd Sara Vito. La portavoce nazionale della Conferenza delle Donne Democratiche Roberta Mori, che è colei che ha deciso di togliere l’incarico a Colledoni “con effetto immediato“, parla di “profondo sconcerto e dolore”: “Parole sbagliate, ciniche, inadeguate e offensive nei confronti di una tragedia che lascia impotenti e senza respiro” che “non rappresentano il comune sentire della nostra comunità democratica, delle Portavoce territoriali del Friuli Venezia Giulia, né tantomeno delle Democratiche tutte”. “La sofferenza di un popolo, il massacro di civili innocenti e, soprattutto, la morte di bambini e bambine non possono mai essere oggetto di alcuna espressione che ne sminuisca l’orrore o ne comprometta la sacralità del lutto” aggiunge Mori. (da Il Fatto Quotidiano)