Newsletter n.16 del 18 aprile 2025
Roma. Il 25 aprile tutti a Porta San Paolo rossa, antifascista e antisionista
Comunicato della Federazione di Roma e Lazio del P.Carc
Era nell’aria che a Roma l’80° anniversario della vittoria della Resistenza sarebbe stato lo spunto per l’ennesima genuflessione di regime verso lo stato sionista d’Israele e gli agenti dell’entità sionista operanti in Italia. Così è stato, con l’obbrobriosa concessione in esclusiva di Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza romana, alla locale comunità degli ebrei sionisti. Sono gli stessi soggetti che un anno fa si sono presentati a Porta San Paolo muniti di guardia-spalle fascisti con cui presero in ostaggio per alcune ore il picchetto installato dai militanti ANPI trasformandolo in una rimpatriata di tifosi del genocidio in corso a Gaza. E’ lo stesso ambiente da cui, da un anno a questa parte, sono partiti agguati punitivi e intimidazioni di vario livello e gravità ai danni del movimento romano di solidarietà con la Palestina, dei suoi esponenti ed organismi.
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Il 12 aprile 50mila in piazza per la Palestina a Milano
Ribaltare ogni attacco repressivo del governo Meloni
Il corteo del 12 aprile ha però posto nuovamente la necessità di non cadere nei tranelli di chi vuole dividere il movimento popolare fra buoni e cattivi. Le strumentalizzazioni e le dissociazioni sono tipici strumenti della classe dominante, la ribellione e la solidarietà sono quelli del movimento operaio e popolare.
Repressione aziendale. Organizzarsi per vincere!
Il clima da caserma, l’assenza di diritti e la paura di esporsi sono cosa comune oggi nei luoghi di lavoro. La repressione padronale – fatta di licenziamenti, multe, sanzioni, reparti confino e mobbing – cresce e colpisce chi si organizza, chi alza la testa, per isolarlo e scoraggiare altri ad organizzarsi.
Ma la repressione si può vincere. A patto di non chinare la testa e di condurre una battaglia collettiva e pubblica, convinti che la vittoria di uno è una vittoria per tutti.
Se sono i lavoratori a rimetterci sempre, allora facciamola pagare ai padroni
I dazi sono qualcosa che rischieranno di pagare lavoratori e lavoratrici con l’aumento dell’inflazione. Lo ha detto il segretario della Cgil Maurizio Landini lo scorso 2 aprile a margine della fiaccolata per la pace in Campidoglio.
Dalle piazze No Nato e No guerra. Costruiamo la nuova liberazione nazionale!
Gli scorsi 4, 5 e 6 aprile, in occasione dei 76 anni dalla fondazione della Nato, in diverse città si sono svolte iniziative e mobilitazioni contro la Nato e le sue guerre, e contro l’economia e la politica di guerra nel nostro paese. Tra i promotori principali delle tante attività il Coordinamento nazionale No Nato, di cui rilanciamo l’immediato bilancio della tre giorni di mobilitazione.
Il P.Carc al Forum internazionale antifascista di Mosca
Dal 21 al 25 aprile, a Mosca, si svolge il Forum Internazionale Antifascista organizzato dal Partito Comunista della Federazione Russa a cui parteciperà una delegazione del P.Carc.
La nostra partecipazione al Forum è legata a più obiettivi. In primo luogo è un’occasione per conoscere e stringere relazioni con il Partito Comunista della Federazione Russa e ampliare la conoscenza del movimento comunista internazionale. In secondo luogo è un’occasione per confrontarsi su temi importanti sia rispetto all’analisi della situazione che sulle condizioni della rinascita comunista nella fase terminale e catastrofica della seconda crisi generale del capitalismo. Ma c’è anche altro.
Si è concluso con successo il ciclo di iniziative con la Piattaforma Antimperialista Mondiale
Dal 28 marzo al 6 aprile si è svolto il ciclo di incontri organizzato dal P.CARC in Italia con i compagni del Partito della Democrazia Popolare (PDP) della Repubblica di Corea (RdC o Corea del sud), promotori a livello internazionale della Piattaforma Antimperialista Mondiale (PAM).
Gli incontri sono stati occasione per conoscere, direttamente dai compagni del PDP che vi intervengono, la situazione nella penisola di Corea e, più in generale, nell’area del Pacifico occidentale e come in essa si svolge lo scontro tra le manovre con cui i gruppi imperialisti USA allargano la Terza guerra mondiale a pezzi, la lotta delle masse popolari di tutto il mondo per emanciparsi dal giogo dell’imperialismo e la rinascita del movimento comunista internazionale.
I compagni hanno spiegato che i gruppi imperialisti USA, forza occupante che nella Corea del sud controlla direttamente l’esercito e le autorità del paese anche sul piano della politica interna, stanno tentando di provocare una guerra civile per dare avvio a una guerra per procura contro la Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC) e, in definitiva, contro la Repubblica Popolare Cinese (RPC).
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Resistenza n. 4/2025
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sfoglia il giornale
Strage sul lavoro. Presentazione delle interviste a due madri in lotta per avere giustizia
Mattia Battistetti è stato ucciso nel 2021, a ventitré anni, nel cantiere in cui lavorava, a Montebelluna, in provincia di Treviso. Un carico di quindici tonnellate si è staccato da una gru e lo ha travolto. Sarebbe bastato sostituire un fermo, un pezzo di ferro logoro del valore di pochi centesimi, per risparmiargli la vita.
Mirko Serpelloni è stato ucciso nel 2023, a ventisette anni. È volato dal tetto di un capannone a Manerbio, in provincia di Brescia. Era un apprendista e non avrebbe dovuto neppure essere lì sopra. È deceduto dopo giorni di agonia.
Sono solo due delle migliaia di ammazzati sul posto di lavoro, vittime del calcolo cinico di chi antepone il profitto alla vita dei lavoratori.
Perché parliamo proprio di questi due giovani operai? È difficile per chi resta reagire alla morte del proprio caro, a maggior ragione quando si tratta di un figlio. Le madri di questi due operai sono accomunate dal fatto che hanno trovato la forza e la determinazione di reagire. Non è facile e non sempre avviene. Monica, la mamma di Mattia, e Maruska, la mamma di Mirko, stanno reagendo e hanno trovato nel collettivo la spinta per ingaggiare la battaglia per ottenere giustizia.
Questo le accomuna e questa è la particolarità delle loro storie, che fino a poco tempo fa viaggiavano in parallelo, senza che una sapesse dell’altra. In entrambi i casi, Monica e Maruska non hanno accettato di farsi da parte, di chiudersi nel loro dolore, ma hanno deciso di essere presenti ai processi e di farlo coinvolgendo altre persone, di organizzare presidi fuori dai tribunali durante le udienze, di partecipare a iniziative pubbliche, di mobilitarsi in prima persona nella ricerca della verità. Venuti a conoscenza delle loro vicende, abbiamo deciso di intervistarle. Nel caso di Mattia, oltre a sua madre, abbiamo intervistato anche Gabriele Zanella, membro dell’associazione “In memoria di Mattia Battistetti”.
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Maglia per l’80° anniversario della vittoria della Resistenza
1945 – insorgemmo per la Liberazione / 2025 – insorgiamo per la rivoluzione
Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net sito: www.carc.it