Forum Italiano dei Comunisti

Le proposte del Forum Italiano dei Comunisti dopo l’incontro europeo del 28 Giugno

Forum Italiano dei Comunisti – 17/07/2025

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LE PROPOSTE DEL FORUM ITALIANO DEI COMUNISTI
DOPO L’INCONTRO EUROPEO DEL 28 GIUGNO

 

Nell’incontro del 28 giugno tra partiti comunisti europei, promosso dal Partito del Lavoro di Corea in occasione degli 80 anni dalla sua fondazione, si è parlato anche della repressione del movimento comunista in Europa da parte di una serie di governi, in particolare dell’Est, e dell’attacco del Parlamento europeo contro i comunisti che, in una risoluzione, vengono equiparati ai nazisti.

L’ultimo episodio si è verificato nella Repubblica Ceca dove il Parlamento ha approvato una riforma del codice penale che in pratica mette fuori legge qualsiasi espressione del movimento comunista a cominciare naturalmente dal Partito comunista di Boemia e Moravia.  Se ne è parlato appunto anche nell’incontro del 28 giugno tanto che i dirigenti di quel partito ci hanno inviato la lettera di ringraziamento per la solidarietà che pubblichiamo.

In seguito a queste premesse, il Forum ha deciso di riprendere l’iniziativa e riproporre in sede europea un nuovo incontro allargato che consenta in prospettiva una mobilitazione di forze che contribuiscano a bloccare i processi in atto. In primo luogo si tratta di coordinare il lavoro, concentrandolo sulle singole situazioni. I comunisti minacciati o messi fuori legge hanno bisogno della solidarietà e del sostegno di tutti.

Ma non si tratta solo di questo. Lo scontro con gli anticomunisti del Parlamento europeo riguarda anche la storia e il ruolo dei comunisti in Europa. La campagna in atto mira a far credere che la nostra storia, quella iniziata con Lenin, la rivoluzione d’Ottobre e l’Internazionale comunista, sia la storia di un ‘impero del male’.
E’ naturale che la borghesia e le forze reazionarie dipingano in questo modo il loro nemico. Noi però dobbiamo rivendicare la nostra storia mostrando che il movimento comunista europeo ha rappresentato una tappa fondamentale del processo mondiale di libera­zio­ne dallo sfruttamento capitalistico e dall’imperialismo.

Non abbiamo nulla di cui vergognarci, al contrario, l’importante è saper inquadrare gli avvenimenti storici in un’ottica marxista e materialistica e avere un’idea chiara della dialettica rivoluzionaria e del concetto di  controrivoluzione.

Anche il segretario del Partito comunista della Federazione Russa, nella relazione tenuta al XIX congresso tenuto a Mosca dal 4 al 7 luglio, ha rivendicato con orgoglio la storia dei comunisti sovietici, dell’URSS e dei suoi dirigenti tra cui Stalin.

Sappiamo bene che la storia dei comunisti europei, sia in occidente che all’Est  ha registrato una serie di sconfitte. La controrivoluzione in URSS guidata da Krusciov e Gorbaciov ha travolto il socialismo in una serie di paesi dove oggi domina il revanscismo e i comunisti sono perseguitati.

Anche ad Ovest una serie di processi degenerativi ha interessato partiti  comunisti che pure avevano avuto una forte tradizione di lotta e di ascendenza sui lavoratori, come in Italia, in Francia, in Spagna. Questi processi degenerativi hanno contribuito ad alimentare l’anticomunismo e reso più facile lo sviluppo della ideologia borghese.

Tuttavia, nonostante le condizioni difficili, non possiamo permettere che i comunisti vengano perseguitati ed equiparati ai nazisti. Per questo crediamo che la campagna europea contro l’anticomunismo e la repressione vada sostenuta con decisione.

 

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Lettera inviata dal Compagno MILAN KRAJCA, Vice-Presidente del Comitato Centrale del Partito Comunista di Boemia e Moravia  

Compagni,

il Partito Comunista di Boemia e Moravia apprezza molto la solidarietà espressa dai partecipanti all’incontro internazionale dei partiti e organizzazioni comuniste. Accogliamo con favore il vostro rifiuto di principio dell’anticomunismo attuale in Europa e in particolare nel nostro Paese, la Repubblica Ceca.

Come sapete, il Parlamento della Repubblica Ceca ha adottato una nuova versione del Codice Penale che criminalizza apertamente i comunisti vietando «sostegno e rimozione del movimento comunista» con pene fino a 10 anni di reclusione. Altre gravi misure anticomuniste sono in atto in altri paesi europei.

Come comunisti, dobbiamo opporci con veemenza a questa pericolosa politica antidemocratica a livello nazionale e internazionale. Accogliamo con favore la vostra iniziativa e siamo pronti a collaborare con voi nella nostra lotta comune contro l’attuale offensiva anticomunista nei nostri paesi.

Saluti fraterni

Milan Krajca, Vice Presidente del Comitato Centrale del Partito Comunista  di Boemia e Moravia

 

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