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[CARC] Manifestazione Cgil a Roma: “usare tutta la forza dei lavoratori per cacciare il governo Meloni” come si fa?

Newsletter n.39 / 2025

Manifestazione Cgil a Roma: “usare tutta la forza dei lavoratori per cacciare il governo Meloni” come si fa?

La manifestazione nazionale “Democrazia a lavoro. Pace, salari, diritti: un’altra manovra è possibile” del 25 ottobre a Roma, organizzata dalla Cgil e dalle associazioni della rete “La Via Maestra”, è stata un’altra tappa dell’autunno caldo.

I promotori hanno stimato che sono state 200mila le persone che hanno preso parte al corteo. Un corteo che ha rappresentato tutte le categorie di lavoratori e partecipato in particolare da ampi spezzoni di iscritti Spi (Sindacato pensionati italiani), Fillea (Federazione italiana dei lavoratori del legno e dell’edilizia), Fp (Funzione pubblica), Fiom (Federazione italiana operai metallurgici), Flc (Federazione Lavoratori della Conoscenza) e anche di singole aziende del paese. In piazza anche tante bandiere della Palestina.

Giù le mani dagli studenti. Dieci, cento, mille occupazioni per cacciare il governo Meloni!

Si moltiplicano le occupazioni delle scuole superiori in tutta Italia. Il movimento studentesco sta dando prova di forza, coraggio e voglia di cambiamento. Da nord a sud la mobilitazione degli studenti scatena azioni repressive, attacchi squadristi e mette in luce tutta la difficoltà e la debolezza del governo Meloni a mantenere l’ordine pubblico.


La nostra forza è il numero. La nostra arma è l’organizzazione

Dallo sciopero del 22 settembre alla manifestazione nazionale a Roma del 4 ottobre, i lavoratori organizzati e le masse popolari organizzate hanno dato una dimostrazione della loro forza. Siamo milioni. La nostra forza è il numero. Dobbiamo organizzarci per farla valere e dare al movimento popolare uno sbocco all’altezza delle sue potenzialità: cacciare il governo Meloni e sostituirlo con un governo di emergenza popolare. Un governo partigiano della pace e della Palestina libera che agisce attuando la Costituzione del 1948.

Lazio. Chi vilipende chi?

Prima venne il turno del compagno Lino Parra, processato per il reato di“oltraggio” contro le forze dell’ordine per un comizio svolto davanti la SEVEL di Atessa a pochi giorni dall’uccisione di Luana D’Orazio, giovane operaia di Prato.

Nonostante la sua assoluzione per l’insussistenza dei reati, la DIGOS di Chieti ha pensato di rinnovare lo spreco di energie e risorse del Tribunale di Lanciano, promuovendo un indagine a carico del nostro compagno Andrea De Marchis per il reato di “vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate”, articolo 290 c.p . L’accusa nasce da un comizio del 24 luglio 2023 davanti al Tribunale di Lanciano, durante una manifestazione in solidarietà con Lino. In quell’occasione, Andrea denunciava l’assurdità di processare chi si oppone agli omicidi sul lavoro, mentre i responsabili rimangono impuniti o escono indenni dai procedimenti giudiziari. Per aver denunciato verità tanto elementari il nostro compagno Andrea De Marchis sarà citato a giudizio il prossimo 13 gennaio 2026, sempre a Lanciano, dove si terrà l’udienza pre-dibattimentale che deciderà dell’istruzione o meno di un processo per il reato di vilipendio.

Denunciamo l’accanimento della DIGOS di Chieti e di quanti nella magistratura di Lanciano evidentemente temono la nostra azione rivolta alla numerosa classe operaia del territorio, al punto da tentare di istituire processi a raffica, per reati di opinione, contro i nostri compagni.

Milano. Solidarietà ad Hannoun e all’Associazione dei Palestinesi in Italia!

La federazione Lombardia del Partito dei CARC esprime la massima solidarietà e vicinanza a Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione dei Palestinesi in Italia (API), a cui il questore Bruno Megale ha notificato un “foglio di via” per un anno dalla città di Milano.

Hannoun e la sua associazione sono fra i promotori dall’ottobre 2023 delle mobilitazioni che si svolgono ogni sabato a Milano in solidarietà alla Resistenza e al popolo della Palestina. Già lo scorso anno Hannoun era stato raggiunto da un DASPO. Il motivo? Aver espresso solidarietà a coloro che si erano mobilitati ad Amsterdam contro la violenza sionista dei tifosi del Maccabi Tel Aviv. Questa volta Mohammad è stato colpito dal provvedimento per aver dato solidarietà al movimento di resistenza palestinese e per aver condannato il genocidio perpetuato dallo stato sionista di Israele, denunciando il ruolo dei collaborazionisti dei sionisti. Questo attacco è chiaramente un atto che tenta di equiparare l’antisionismo all’antisemitismo e di attuare già nei fatti il disegno di legge 1927 presentato da Gasparri.

Valsusa. Non solo (No) Tav: per un lavoro utile e dignitoso per tutte e tutti!

Mentre il 20 ottobre e i giorni successivi, nei dintorni di Bussoleno, avvenivano nuove trivellazioni legate ai lavori per il Tav, la Azimut, una delle principali aziende della Valsusa che produce yacht di lusso nello stabilimento di Avigliana, ha mandato a casa circa 60 lavoratori interinali. Un attacco diretto al territorio valsusino. Infatti, da una parte la devastazione di una grande opera inutile che, per la gioia delle organizzazioni mafiose che ci sguazzano, porta pochi posti di lavoro e a termine; dall’altra un tessuto produttivo che sta scomparendo con lo smantellamento dell’ex Fiat e del suo indotto. Perché la Valsusa è stata un fiorente centro produttivo in cui si sono sviluppate molte aziende legate alla meccanica: dalla storica Moncenisio di Condove alla Bertone di Caprie che sono, con il tempo, diventate un’eccellenza. Per non parlare della scuola macchinisti e l’officina per la manutenzione dei treni, entrambe nell’area ferroviaria di Bussoleno. Tutto questo oggi non esiste più.

Toscana. Contributo all’assemblea “Una sana disobbedienza”

Ieri, 27 ottobre, abbiamo partecipato all’assemblea “Una sana disobbedienza”, convocata dal Collettivo di Fabbrica – Lavoratori GKN al Teatro Puccini di Firenze. Un’incredibile partecipazione che conferma la vitalità di questa lotta, il suo enorme potenziale e il ruolo centrale della classe operaia. Purtroppo non abbiamo avuto la possibilità di intervenire, ma se l’avessimo avuta, avremmo portato il messaggio che segue.

Castellammare. Sull’articolo di Stabia Channel e la riscossa che avanza a Castellammare di Stabia

Nella giornata di oggi il sito di informazione www.stabiachannel ha pubblicato un articolo dal titolo Manifesto shock nel rione Annunziatella: Meloni ritratta a testa in giù.

All’interno si esprime sgomento sull’uso dell’immagine a testa in giù della Meloni perché, secondo gli autori, rievoca “traumi storici ancora vivi nella memoria collettiva”. Si aggiunge inoltre che il manifesto sarebbe stato affisso da “figure” con l’obiettivo di “contestare la linea del governo italiano sul conflitto in Medio Oriente e le sue alleanze internazionali”.

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Corrispondenze operaie

Ascolta la puntata n. 88

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È uscito

il volume 14 delle Opere di Stalin

Scritti e discorsi dal marzo 1934 all’aprile 1940

Una coedizione Edizioni Rapporti Sociali – PGreco

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net – sito: www.carc.it

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