Rapimento Abu Omar, grazia ad agente CIA ‘è affronto alla giustizia’

“Questa decisione è un affronto alla giustizia. Robert Seldon Lady aveva ammesso il suo ruolo nel rapimento di Abu Omar a seguito del quale l’uomo era stato trasferito in Egitto e torturato. La tortura e la sparizione forzata sono crimini di diritto internazionale”.

 

COMUNICATO STAMPA

COMMENTO DI AMNESTY INTERNATIONAL ALLA DECISIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CONCEDERE LA GRAZIA A DUE AGENTI CIA CONDANNATI PER IL RAPIMENTO DI ABU OMAR

A seguito della decisione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di concedere la grazia parziale a Robert Seldon Lady e a Betnie Medero, due ex agenti della Cia condannati in contumacia per il rapimento di Abu Omar e il suo conseguente trasferimento illegale (rendition) in Egitto, Gauri van Gulik, vicedirettrice per l’Europa e l’Asia centrale di Amnesty International ha rilasciato questo commento:

“Questa decisione è un affronto alla giustizia. Robert Seldon Lady aveva ammesso il suo ruolo nel rapimento di Abu Omar a seguito del quale l’uomo era stato trasferito in Egitto e torturato. La tortura e la sparizione forzata sono crimini di diritto internazionale”.

“La cosa giusta da fare sarebbe stata insistere nel chiedere l’estradizione dei due ex agenti Cia in modo che affrontassero il processo in Italia. Lasciar andare libere persone che hanno ammesso di aver preso parte a un rapimento e di aver facilitato la tortura è un fatto incredibile, che va contro gli obblighi dell’Italia in materia di diritti umani”.

Roma, 24 dicembre 2015

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