Ogni Giorno è Primo Maggio – Marzo 2023
A tre anni dal 18 marzo 2020
PER RENDERE GIUSTIZIA ALLE VITTIME DI MALASANITA’
17 marzo 2023 h 9:00\12:00
PRESIDIO A CAREGGI E COMMEMORAZIONE ALL’ULIVO DI SERENA
18 marzo 2023 h 9:00\12:00
PRESIDIO IN PIAZZA DELL’ISOLOTTO A FIRENZE
In Italia la pandemia ha contribuito ad amplificare le disuguaglianze già esistenti nel Diritto alla Salute ed ha sollevato il coperchio del vaso di Pandora mettendo sotto gli occhi di tutt* quanto il Servizio Sanitario sia stato volutamente ridimensionato e reso fallace. I vari governi che si sono susseguiti negli anni hanno contribuito alla sua inefficacia nel dare risposte alla cittadinanza. I tagli ai servizi territoriali e ospedalieri, la riduzione dei posti letto, il cronico e voluto sottodimensionamento degli organici in tutte le categorie sanitarie, il non essere in possesso di un Piano Pandemico aggiornato (creando un caos iniziale di protocolli e procedure da osservare senza la ben che minima formazione al personale), i Dpi insufficienti, se addirittura irrreperibili e non idonei per affrontare le prime ondate pandemiche sono stati gli elementi artefici del dramma vissuto. Questa politica scellerata ha portato al peggioramento delle condizioni lavorative con un aumento dei carichi di lavoro e responsabilità che con la pandemia sono divenuti insostenibili, minando la sicurezza per la propria salute e quella dell’utenza che già viveva una condizione di fragilità. Chi ha denunciato queste mancanze è stato pesantemente ripagato con provvedimenti disciplinari attenendosi al “dovere di fedeltà all’azienda”. Vite spezzate tra operatori sanitari e popolazione. Vittime provocate da una politica che ha determinato il depotenziamento fino allo smantellamento del servizio sanitario pubblico e della 833\78 strappata con le lotte e le mobilitazioni per una sanità universalistica. Dopo la fase degli “eroi e delle eroine”, accantonato il paternalismo, è morta anche la speranza che quanto avvenuto producesse un ripensamento delle scelte politiche fatte fino ad oggi. Come lavoratrici\lavoratori e cittadini constatiamo che il processo di privatizzazione non si è arrestato, anzi è sempre più parte di un SISTEMA di SANITA’ che non ha alcuna intenzione di ascoltare le richieste di bisogni né da parte dei lavoratori né da parte della cittadinanza, perchè volta al PROFITTO. L’iniziativa nazionale del 18 marzo nasce in primo luogo per salvaguardare la memoria e per rivendicare il Diritto alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
A fianco di chi ha lottato in questi anni per la prevenzione,
la cura, la dignità! Solidarietà ai familiari delle vittime da Covid-19! Mai dimenticare che, oggi come ieri, la salute non si svende, non si monetizza, non si delega!!!
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