Lavoratori e lavoratrici con disabilità in piazza per il Primo Maggio.

Rassegna di Rete Ambientalista

 

Lavoratori e lavoratrici con disabilità in piazza per il Primo Maggio.

«Vogliamo contribuire a rendere la Festa del Primo Maggio una giornata in cui venga ribadita anche l’importanza del lavoro come strumento di crescita personale e inclusione per le persone con fragilità e disabilità»: lo dicono dalla Fondazione OPIMM di Bologna, segnalando la partecipazione di una delegazione di lavoratori e lavoratrici con disabilità del proprio Centro di Lavoro Protetto all’evento promosso dai sindacati confederali in Piazza Maggiore a Bologna (continua…)

 

Un Primo Maggio festeggiato due volte dalla “Rete dei Movimenti di lotta per la Salute, l’Ambiente, la Pace e la Nonviolenza” perché il 30 aprile era il termine ultimo per rinnovare l’abbonamento del dominio e della mailing list, cioè per sopravvivere. La sottoscrizione si è conclusa faticosamente ma garantisce l’invio con cadenza almeno settimanale della mailing list a oltre 39mila destinatari (prossimo traguardo 40mila!). Il merito va attribuito alla solidarietà di un numero di sottoscrittori non alto, se raffrontato al potenziale di 39mila utenti.  Ebbene, diciamo 38mila (perché un migliaio in effetti sono nostri nemici), utopicamente: 38mila moltiplicati per… 10 centesimi ciascuno farebbero una cifra astronomica per la nostra Rete. Coi piedi per terra, in concreto fossero i sostenitori più di alcune centinaia: rappresenterebbero soprattutto un risultato di partecipazione militante di maggiore prestigio. Questa coscienza non è generalizzata nel popolo ecopacifista, generoso in parole di elogio e ringraziamento ma che non riflette che il servizio reso ai Movimenti dalla Rete Ecopacifista  è mera attività di volontariato che abbisogna però di un minimo di mezzi tecnici (né i volontari della Croce Rossa possono fare a meno delle ambulanze).

A proposito di mezzi, molti lamentano che i “clicca qui” a volte non si leggono più perché il link risulta vuoto, infatti siccome facciamo uso di una piattaforma free questi restano attivi solo poche settimane dopodiché vengono disattivati automaticamente. Si tratta di una grossa perdita di informazioni utili. Quindi per ovviare a questo “disservizio” faremmo un abbonamento se non troppo costoso. Consigliateci.

Contro l’invio delle armi in Ucraina.

La Staffetta della Pace lanciata da Michele Santoro percorrerà da qui al 7 maggio quattromila chilometri su e giù per l’Italia con 200 tappe intermedie (clicca qui come aderire e  i percorsi). Quattromila persone, una a chilometro circa, saranno portabandiera, dovendo trasportare la bandiera della pace. La staffetta, che già raccoglie migliaia di adesioni,  promuove  un appello contro l’invio di armi italiane a Kiev e a favore di un’iniziativa diplomatica.

Referendum contro la guerra.

Si stanno costituendo i Comitati contro la guerra in Ucraina e a breve si potrà firmare per il referendum. https://referendumripudialaguerra.it

Istat: la salute degli italiani peggiora.

L’Italia è in una “situazione peggiore” nel confronto con la media dei Paesi europei nella maggior parte degli indicatori del Bes, il Rapporto sul Benessere equo e sostenibile dell’Istat. Clicca qui.

La mortalità da tumore geograficamente associata all’inquinamento ambientale.

Un nuovo studio scientifico ha analizzato i legami tra mortalità per cancro, fattori socio-economici e fonti di inquinamento ambientale in Italia, a scala regionale e provinciale, utilizzando metodi di intelligenza artificiale. Leggi l’articolo

Anche i Bisfenoli e non solo i Pfas uccidono.

Il Bisfenolo è ingrediente chiave per plastiche e resine.  Come è noto, dopo i nostri esposti a Procura-Prefetto-Arpa, l’Arpa aveva confermato quanto avevamo denunciato: alla Solvay di Spinetta Marengo nel cocktail con i PFAS (PFOA, C6O4, ADV) tra gli interferenti endocrini c’è anche il Bisfenolo nelle sostanze in uso. In un quarto espostoclicca qui, avevamo segnalato la risposta della sorpresa Arpa: la Solvay ammetteva l’uso del Bisfenolo AF (non si sa se autorizzato e tanto meno monitorato n.d.r) ma non del Bisfenolo A. A nostra volta, ribadivamo che “Dal punto di vista di danni alla salute, non vi è alcuna differenza tra Bisfenolo A e Bisfenolo AF]”

Ebbene, dopo un accurato esame delle evidenze scientifiche e alla luce dei contributi ricevuti da una  pubblica consultazione,  le conclusioni della nuova valutazione dell’ Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) hanno confermato l’allarme tossico e cancerogeno del Bisfenolo … continua leggere cliccando sul titolo dell’articolo.

I legami della plastica col cancro e i difetti alla nascita.

Il ciclo di vita della plastica è insostenibile per gli impatti ecologici: riscaldamento globale e cambiamenti climatici, e sappiamo con certezza che danneggia direttamente la nostra salute. Lo studio, condotto dall’Osservatorio Globale sulla Salute Planetaria del Boston College, in collaborazione con la Fondazione australiana Minderoo e il Centro Scientifico di Monaco,  ha evidenziato che chi lavora nelle industrie di produzione di plastica è a maggior rischio di leucemia, linfoma, cancro al cervello, cancro al seno, mesotelioma e diminuzione della fertilità. I lavoratori addetti al riciclaggio della plastica presentano invece i tassi più elevati di malattie cardiovascolari, avvelenamento da metalli tossici, neuropatia e cancro ai polmoni. I residenti delle comunità adiacenti ai siti di produzione della plastica e di smaltimento dei rifiuti sono poi esposti a maggiori rischi legati al nascituro, come parto prematuro, basso peso alla nascita, asma e leucemia infantile.

Pfas e Bisfenoli indeboliscono le ossa dei ragazzi.

L’esposizione agli interferenti endocrini, le sostanze chimiche capaci di alterare gli ormoni, riduce la densità   minerale e rende più fragili le ossa dei ragazzi, proprio nel momento importante in cui i nostri corpi costruiscono le ossa, con conseguenze che si potrebbero protrarre per tutta la vita: l’osteoporosi. È il risultato di uno studio del Maine Medical Center Research Institute di Portland, in Usa, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism. La ricerca ha mostrato che nei ragazzi che avevano più alti livelli di interferenti endocrini nel sangue si riscontrava una minore densità minerale ossea: a ogni raddoppio dei livelli di PFOA riscontrati nel sangue corrispondeva una riduzione del 24% del punteggio alla densitometria ossea, il cosiddetto z-score.

Perché il nucleare pulito è una chimera.

Lo spiega il “Gruppo di ricerca Energia per l’Italia”: clicca quiPerché allora l’Italia si aggancia al treno del cosiddetto nucleare pulito e sicuro, seguendo il miraggio della produzione di energia elettrica da fusione nucleare? Semplicemente perché questa è una ulteriore mossa di Eni per sottrarre risorse alle già mature ed efficienti tecnologie del fotovoltaico e dell’eolico. L’Eni (il governo) sa infatti benissimo che la storia della fusione nucleare, dagli anni Cinquanta a oggi, dimostra che questa tecnologia non riuscirà a produrre elettricità a bassi costi e in modo attendibile in un futuro ragionevolmente vicino.

 

Una strategia per la decarbonizzazione del riscaldamento in Italia.

Kyoto Club e Legambiente, sono impegnate in una campagna di sensibilizzazione che ha l’obiettivo principale di informare cittadini e decisori politici, sottolineando la necessità di fermare la diffusione di impianti di riscaldamento da fonti fossili in Italia. Leggi l’articolo

Grande mobilitazione contro gli inceneritori.

Prepariamoci per il 27 maggio.

Il buco nero della trasparenza dei controlli sui carburanti delle navi.

Ogni anno nei porti europei situati spesso nel cuore delle città, traghetti, Ro-Ro, navi da crociera e merci effettuano oltre 2 milioni di approdi.  I fumi che escono dai loro camini durante le manovre e i lunghi stazionamenti determinano l’aumento delle concentrazioni di inquinanti atmosferici dannosi per la salute umana e cancerogeni (lo zolfo soprattutto). 15 Associazioni si appellano all’Agenzia Europea sulla Sicurezza Marittima, clicca qui

Il razzismo è fascista.

Francesco Lollobrigida, cognato della Meloni, nonché Ministro dell’Agricolturaha tirato in ballo “il rischio della sostituzione etnica”, teoria del complotto tipicamente di estrema destra. Del resto la stessa Meloni, a partire da alcuni anni fa, aveva più volte sostenuto tale teoria complottista, sostenendo che la sinistra, a livello mondiale, avrebbe pianificato “un’invasione d’immigrati”, quindi “una sostituzione di popoli”. Il vocabolo “etnia”  cela  la convinzione o il pregiudizio che le differenze fra culture e modi di vita si fondino su qualche principio ancestrale, su qualche identità originaria;  in realtà, viene adoperato come sinonimo eufemistico di “razza. Clicca qui.

Il policentrismo della Meloni.

In tutte le immagini pubbliche, nel tentativo di rendersi simpatica, Meloni inclina sempre la testa su una spalla, ma istintivamente la testa si reclina molto più spesso a destra.

La vignettistica di sinistra intende interpretare quel verso di guardare come le galline

come uno sforzo ad ammiccare anche a sinistra però con una irresistibile propensione alle origini fasciste.  Ad ogni modo, interpreta lo sguardo per quello dell’aquila

la maggioranza degli elettori (25% degli aventi diritto), e non solo.

Si è conclusa la IX^ Maratona Ferroviaria.

Organizzata dall’Alleanza per la Mobilità Dolce AMODO – formata da 29 associazioni che si occupano di patrimonio, turismo, cammini, ciclovie e ferrovie.  Clicca qui.

Agricoltura contadina e lotte sociali.

A Roma torna la rassegna del documentario indipendente su agroecologia, diritti e migrazioni organizzato da Crocevia. Clicca qui Festival delle Terre!

 

Altre bellezze di Genova da visitare, con i “Rolli Days for All”.

Già da alcuni anni i “Rolli Days” di Genova – tradizionale manifestazione in cui tornano ad aprirsi ai visitatori i palazzi dell’antica aristocrazia genovese – sono divenuti “For All” (“per tutti”), con visite guidate tutte dedicate a persone con disabilità, (continua…)

E’ avviata la Campagna “AGLIO Solidale…e non solo”.

A  sostegno delle famiglie vittime del terremoto nel Kurdistan settentrionale e occidentale, in Turchia e in Siria, ma anche per i rifugiati del Campo di Makhmour e per la realizzazione di un ospedale attrezzato a Shengal . E’ un’iniziativa dell’Associazione Verso il Kurdistan Odv, in collaborazione con Rete Kurdistan Italia. Clicca qui.

Giada che non si fa intimidire da chi la deride e la insulta.

Diciassettenne campionessa di danza sportiva, Giada, persona con sindrome di Down, che nel 2025 parteciperà ai Giochi Mondiali di Special Olympics a Torino, ama realizzare dei brevi filmati con le sue coreografie che pubblica su TikTok. Ma da qualche mese subisce la violenza di alcuni cyberbulli che la deridono per il suo aspetto e la sua disabilità. Lei non si fa intimorire e, assieme al padre, realizza un altro filmato in cui dice “#stopalbullismo” (continua…)

Lavoro e disabilità: è ora di cambiare rotta!

«La Legge 68/99 sul lavoro delle persone con disabilità ha oramai 23 anni e la rapidità dei cambiamenti socio economici nell’ultimo decennio l’hanno resa obsoleta e inefficace, nonostante i princìpi fondativi tuttora validi. Essa non interpreta più i bisogni delle persone con disabilità di oggi e tanto meno il mercato del lavoro. Inoltre, il complesso affastellamento di norme in materia, ha creato ulteriore confusione. Serve quindi una riforma di essa, ma anche un riordino e una rivisitazione delle norme correlate, oltre a una revisione radicale degli uffici preposti» (continua…)

Tutti i passeggeri con disabilità devono viaggiare in aereo senza problemi.

Stop agli imbarchi negati, risarcimenti rapidi ed equi, un biglietto gratuito se c’è l’accompagnatore e piena responsabilità delle aziende per i danni o gli smarrimenti delle carrozzine o di altri ausili: sono chiare le richieste dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, nel proprio rapporto “Fine dell’incubo: i passeggeri con disabilità meritano di viaggiare in aereo”, ove si chiede alla Commissione Europea di tenerne pienamente conto, in fase di revisione del Regolamento riguardante appunto i diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo (continua…

Spese militari al record storico di 2.240 miliardi.

Si tratta di un aumento di ben 127 miliardi in un anno, che supera di gran lunga i 100 miliardi annui che sarebbero necessari a mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico ma che gli Stati del mondo non riescono a destinare a tale scopo, per scelte politiche miopi e criminali. I fondi che potrebbero essere utilizzati per mitigare o invertire il dissesto climatico e per promuovere la trasformazione pacifica dei conflitti, il disarmo e le iniziative di giustizia globale, sono invece spesi per militarizzare un mondo già troppo militarizzato. Anzi, La guerra e i conflitti armati non portano solo morte e distruzione, ma essi stessi anche devastazione dell’ambiente e distruzione del clima. Clicca qui.

Nel segno dell’articolo 3 della Costituzione.

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese»: è l’articolo 3 della Costituzione, richiamato dalla Rete per il Contrasto ai Discorsi e ai Fenomeni d’Odio alla vigilia del 25 Aprile (continua…)

Proponiamo un trattato di pace dal basso.

Subito il cessate il fuoco. Subito stop all’invio di armi. Subito il dialogo tra i belligeranti mediato dall’ONU. Clicca qui i Disarmisti esigenti.

Sveglia, movimento per la pace. Sveglia!

Il Mirovni Inštitut di Lubiana ha organizzato a Capodistria un forum intitolato “Risvegliare il movimento per la pace Clicca qui.

Di nuovo si torna a parlare di creare un nuovo partito: ecopacifista.

Michele Santoro presenta la sua staffetta per la pace definita nel manifesto “una staffetta dell’umanità da Aosta a Lampedusa per unire l’Italia contro la guerra, per riaccendere la speranza”. Un percorso fatto di una linea verticale di quattromila km, che tocca tutte le regioni italiane da nord a sud del Paese, che verranno presidiati contemporaneamente in una sorta di staffetta ideale dove scenderà in campo chiunque senta il bisogno i fare qualcosa contro l’orrore della violenza delle armi e ha voglia di gridare basta”. Allora nascerà un ‘partito della pace’? “Costituire una forza non vuol dire automaticamente formare un partito”. Precisa  Santorio: “Se Giuseppe Conte o Elly Schlein prendono la decisione di guidare l’opinione contraria all’invio delle armi in Ucraina, non ci sarà bisogno. Ma questa garanzia a noi non ce la potete chiedere. Vediamo che succede.”.

 

Solvay e Du Pont in tribunale.

Lo Stato del Kentucky sta portando in tribunale Du Pont, la Regione Piemonte NON sta portando Solvay in Tribunale, il sindaco di Alessandria NON emette ordinanza di chiusura degli impianti tossico cancerogeni, noi stiamo portando Solvay in tribunale anche con cause civili, alla stregua di class action.

Il Kentucky chiede risarcimenti “per pagare tutti i costi passati e futuri sostenuti dalla comunità per indagare, monitorare e rispondere alla contaminazione da PFAS, così come per tutti i danni causati alla collettività”. DuPont de Nemours e due delle sue società derivate, Chemours e Corteva, sono gli imputati. I tre hanno sborsato collettivamente miliardi di dollari per risolvere cause simili nel corso degli anni.

Il sito si trova a circa 120 miglia a monte del fiume Ohio ed è stato al centro del film del 2019 “Dark Waters”.  Così come il fiume Bormida è stato per il film documentario sulla Solvay di Spinetta Marengo (clicca qui) della TV belga RTBF.

Come Solvay a Spinetta Marengo, per anni la DuPont ha consapevolmente scaricato nel fiume Ohio dal suo impianto nel West Virginia.  Nel monitoraggio del 2019, mezzo secolo di PFAS sono stati trovati in tutto lo Stato e nell’acqua potabile finita nei sistemi che supportano un totale di 1,7 milioni di persone. Da allora ne sono stati trovati altri, sia nelle acque superficiali che nei campioni di pesce.

Cause simili sono state intentate in tutti gli USA per i PFAS: il Minnesota ha risolto nel 2018 una causa contro 3M che ha contaminato l’acqua potabile per una spesa di circa 720 milioni di dollari in progetti e risorse naturali.  Nel film Erin Brockovich – Forte come la verità, si affronta il concetto di class action negli Stati Uniti.

Con analogo fine, a fianco del procedimento penale prossimo venturo, le cause civili che stiamo approntando sono a risarcimento delle Vittime e dei loro Famigliari, sia Lavoratori della Solvay che Cittadini di Alessandria. Allo scopo saranno indette le assemblee.

 

I Pfas provocano obesità.

Uno studio danese, pubblicato sulla rivista Obesity, condotto da Philippe Grandjean, ricercatore in medicina ambientale presso l’Università della Danimarca meridionale a Odense, svela la correlazione tra l’esposizione ai Pfas e l’obesità. Il team di Grandjean si è concentrato su un campione di 400 tra uomini e donne affetti da obesità, provenienti da 8 Paesi, e variando la loro dieta (frutti di mare, carne, frutta, uova e acqua) ha scoperto la correlazione tra l’aumento di peso e i Pfas nel sangue: in media i soggetti hanno riacquistato 1,5 chili quando nel sangue era presente una concentrazione doppia di Pfoa. Cioè l’esposizione ai perfluorurati altererebbe il metabolismo lipidico e la differenziazione degli adipociti (le cellule del tessuto adiposo) attivando specifici recettori (recettori PPARg). Altri meccanismi descritti coinvolgerebbero gli ormoni tiroidei”. In pratica, lo squilibrio indotto nel sistema porta a un eccesso di cellule che immagazzinano di trigliceridi e questa attivazione permanente altera anche l’alternanza di fame e sazietà.

 

Buttate via le padelle antiaderenti.

Pericolosissime per i PFAS quando surriscaldate o rigate a causa del Teflon (politetrafluoroetilene PTFE) secondo gli studi scientifici e le linee guida delle agenzie di protezione ambientale, come l’americana EPA (Environmental Protection Agency) o l’EEA (Agenzia Europea per l’ambiente). Per le loro caratteristiche di inalterabilità nel tempo, i Pfas vengono definiti “forever chemicals”, indistruttibili.

Il Teflon è il composto più diffuso: non solo per padelle antiaderenti ma anche nei tessuti impermeabili e traspiranti per abbigliamento o vernici antimacchia, nonché come materiale da laboratorio per la sua capacità di resistere ad acidi, basi e sostanze organiche. Il Teflon è “inventato” dalla Dupont nel 1938 e in Italia diventa l’impianto più rappresentativo del polo chimico di Spinetta Marengo (AL).

Gli effetti dannosi dei PFAS (diversi tipi di cancro, infertilità e malformazioni fetali ecc.) erano già stati scoperti fin dagli anni ’70 e ’80 da studi su animali e evidenze cliniche raccolte da aziende come 3M, DuPont e Solvay, che però omisero di avvisare le autorità statali o di diffondere i dati alla comunità scientifica. Finchè a fine anni ’90, con una prima causa intentata contro DuPont, l’avvocato Robert Billot ha avviato una delle più grandi class action della storia USA, che ha portato alla luce l’avvelenamento delle falde acquifere e degli ambienti di lavoro causato dall’acido perfluoroottanico (PFOA), una sostanza utilizzata nella produzione del Teflon. Con la class action in Italia si aggiungerà un altro capitolo alla storia raccontata nel libro di Billot e nella trasposizione cinematografica di Cattive acque (2019).

 

Pfas e sviluppo del “fegato grosso”.

Uno studio svolto dallo statunitense National Health and Nutrition Examination Survey e pubblicato su Environmental Science and Pollution Research ha confermaton le connessioni tra l’esposizione a Pfas e lo sviluppo della malattia steatosi epatica non alcolica (o Nafld), il cosiddetto “fegato grosso”, negli anziani, ovvero l’accumulo eccessivo di grasso all’interno delle cellule del fegato (come succede nel diabete e nell’obesita`). Si sviluppa così una sofferenza epatica con infiammazione e fibrosi (indurimento del fegato), una condizione che viene chiamata Nash (sigla inglese che significa “steatoepatite non alcolica”).

 

Per i Pfas, Greenpeace riaccende i riflettori sulle responsabilità istituzionali.

Nonostante le prime allerte siano state trasmesse al Ministero dell’ambiente e all’Istituto superiore di sanità già nel 2007, a tacere il nostro esposto alla Procura di Alessandria, ancora oggi non sono stati affrontati né i danni diretti de tossici e cancerogeni PFAS ai lavoratori e ai cittadini né il rischio sanitario derivante dal consumo di alimenti provenienti dalle zone inquinate. Su questo aspetto si concentra il J’accuse di Greenpeace nel suo rapporto shock sulle  «indagini parziali o mai fatte» per non parlare delle «negligenze istituzionali» vere e proprie. Greenpeace rimarca che il problema della diffusione dei Pfas, sostanze che vengono usate in mille ambiti industriali, riguarda tutta la penisola. Una riprova in tal senso è la mappa dei siti inquinanti in Europa coordinata dal quotidiano transalpino Le Monde in seguito ad una inchiesta realizzata da un pool di giornalisti investigativi del Vecchio continente.

 

Fanghi Pfas da Padova e Vicenza bruciati a Marghera.

Lo studio Arpav sull’impianto Eni Rewind : «Quelli usati nei campi sono contaminati». Clicca qui.

 

Philips condannata per i dispositivi respiratori pericolosi.

Nel giugno del 2021, la multinazionale olandese Philips ha globalmente allertato le autorità competenti in merito alla verificazione di un «incidente grave» riguardante alcuni dispositivi medici per la respirazione da essa prodotti, il cui utilizzo avrebbe comportato gravi rischi per la salute dei pazienti che se ne avvalgono per la cura dei disturbi del sonno e di diverse patologie delle vie respiratorie. Dopo quindici mesi di attività, soltanto un quarto dei dispositivi è stato sostituito. Il ritardo nell’attuazione del programma (entro la scadenza del 31 dicembre 2022 fissata dal Ministero della Salute) espone i circa centomila utilizzatori dei macchinari al rischio concreto ed effettivo di gravi lesioni alla salute. In base a questi fatti, il Tribunale di Milano, XIV Sezione civile Specializzata in materia d’impresa – A, in accoglimento del ricorso proposto da Associazione Apnoici Italiani APS e Adusbef APS rappresentate dagli avvocati Renato Ambrosio, Stefano Commodo, Stefano Bertone e Antonio Tanza, ha condannato Philips s.p.a. e Respironics Deutschland Gmbh & Co. KG.  come da dispositivo (clicca qui).

Siti di Interesse Nazionale da bonificare.

Secondo il ministero: oltre 75mila ettari di terreno (ai quali si aggiunge la falda acquifera sottostante) e quasi 78mila ettari di mare, sono oggetto dei SIN. Si tratta di aree contaminate molto estese classificate come pericolose con specifici provvedimenti e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e/o delle acque superficiali e sotterranee per evitare ulteriori danni ambientali e sanitari. Riguardo all’impatto sanitario dei SIN sulle popolazioni che vivono nelle aree circostanti, esiste lo studio SENTIERI, sviluppato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Secondo il Ministero della Transizione Ecologica “si sta andando avanti piano nelle bonifiche”, in realtà si è praticamente fermi. 

In mille a Venezia per difendere la Laguna e la Democrazia.

A 50 anni dalla Legge Speciale, grande manifestazione per difendere la laguna, la democrazia, i giovani, cacciare la cupola degli affaristi e uscire dall’illegalità. Clicca sul titolo.

Fronte comune di comitati e associazioni a Genova.

Clicca sul titolo per aprire il video.

Dal Centro Iniziative Verità Giustizia.

Il Tribunale d’appello di Genova ha appena assolto gli imputati per il crollo della Torre Piloti avvenuto a Genova il 7 maggio 2013, quando il portacontainer Jolly Nero di proprietà della compagnia Messina abbattè durante una manovra la torre. Morirono 9 persone, tra cui Giuseppe Tusa – 30 anni – grazie alla cui madre si era aperto il processo per omicidio colposo plurimo. Adele Chiello Tusa da allora ha lottato per avere verità e giustizia per suo figlio e per tutte le altre vittime, prima contro la Procura che aveva richiesto l’archiviazione, poi presentando un corposo dossier dove si metteva in discussione non solo la leggerezza nell’aver costruito la torre in un punto assolutamente non idoneo e poi la leggerezza e le omissioni in materia di prevenzione, le false certificazioni del Rina  e tutte le menzogne che siamo purtroppo abituati ad ascoltare. Clicca qui.

Come fermare la catastrofe ecologica.

C’è una catastrofe ambientale globale in corso, misurabile da una serie di indicatori: riscaldamento globale, siccità, desertificazione, inquinamento delle acque, dei terreni, dell’aria, del sottosuolo, fenomeni climatici estremi, crescente scomparsa delle specie animali e vegetali, pandemie, etc. E se tutto ciò non bastasse, è arrivata la guerra in Ucraina che si è aggiunta alle decine di guerre già esistenti, con la prospettiva sempre più minacciosa di un conflitto mondiale. Clicca sul titolo per leggere il programma del convegno.

Assemblea nazionale di fridays for future italia.

Aiutaci ad organizzare questo evento da venerdì 28 a domenica 30 aprile. Informati come fare sulla newslettera di Doriella&Renato (clicca qui), sulla quale puoi anche apprendere le iniziative No Tav dalla Val Susa.

 

Infamanti accuse di antisemitismo.

L’associazione “Per non dimenticare – OdV” chiede di aderire all’appello, qui allegato, in difesa dell’Avv.ta Francesca Albanese, relatrice ONU per i diritti umani in Palestina, e della Dott.ssa Tina Marinari, relatrice di Amnesty International, contro gli attacchi perpetrati nei loro confronti a causa della pubblica denuncia delle politiche colonialiste e di apartheid praticate nei confronti del popolo palestinese. Si chiede inoltre la massima diffusione di questo appello, in modo da esercitare una forte pressione anche sui media, che continuano a negare ciò che sta avvenendo in Palestina, anzi raccolgono e rilanciano l’accusa di antisemitismo mossa nei loro confronti. https://chng.it/8s9WQsB6tS

Se vedete Palenzona buttarsi dalla finestra, vi conviene seguirlo.

Sotto c’è una poltrona. C’è chi mette in dubbio che il “Premio Attila” premi ad imperitura memoria  i figli peggiori? Gli basti proprio l’esempio di Fabrizio Palenzona, che ha conseguito l’alta onorificenza nel 2005. A riprova aggiorniamo nel 2023 l’interminabile curriculum dell’uomo dalle mille poltrone: clicca qui.

Per gli altri aggiornamenti è a disposizione, su richiesta, la “Rassegna dei Premi Attila dal 2004”.

Sito: www.rete-ambientalista.it

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