Oasi Sana – 01/05/2024
Cornuda è un paese di poco più di 6.000 abitanti in provincia di Treviso, salito alle cronache nel giorno dell’entrata in vigore della legge nazionale che aumenta in tutta Italia i valori dell’elettrosmog, colpa un caso allarmante che coinvolge l’amministrazione comunale, un parco divertimenti per bambini sparito nel nulla e un’antenna di una multinazionale del wireless non ancora attivata, subentrata furbescamente. La storia è questa: il 10.08.23 Iliad Italia presenta all’area tecnica del Comune di Cornuda regolare richiesta di “installazione nuovo impianto radioelettrico maggiore 20 Watt“, cioè la formale richiesta per posizionare un’antenna di telefonia mobile 5G su un terreno in Via Alcide De Gasperi, esattamente dove c’è un’area verde con annessi giochi per ragazzini. Invece di respingere la richiesta per ‘sito sensibile’ in ottemperanza al Regolamento e al Piano di Localizzazione delle antenne di cui è dotato il Comune, il 29.12.23 l’ufficio tecnico municipale rilascia “autorizzazione alla realizzazione di nuova stazione radio per reti di comunicazioni elettroniche mobili“, esattamente come prima aveva fatto l’Agenzia Regionale Veneto con protocollo del 22.08.23, espresso un “parere radioprotezionistico ambientale favorevole“.
Indignati per la decisione, gli abitanti del piccolo centro trevigiano si mobilitano in una petizione di firme girate al Sindaco Claudio Sartor che non ha trovato altra soluzione se non quella di togliere di mezzo i giochi dall’area verde, cioè di far sparire i divertimenti per i più piccini, trasformando la destinazione del sito prima sensibile, ora non più.
Lo ha reso noto in un’intervista televisiva rilasciata a Byoblu l’ex sindaco, ex consigliere regionale Veneto ed ex senatrice Laura Puppato, residente proprio a Cornuda: “il Piano antenne è stato eluso da una mancata trasparenza nella autorizzazioni, i cittadini non stati coinvolti e si sono ritrovati con un’antenna inserita all’interno di un’area verde, un’area giochi. Cosa ha fatto il Comune considerando che proprio il Piano ha impedito che le antenne possano essere situate all’interno di un’area giochi o scuole materne, asili nido? Ha semplicemente tolto i giochi.” Il caso adesso è finito al TAR Veneto, il tribunale amministrativo regionale dovrà pronunciarsi sull’imbarazzante vicenda, mentre la realizzazione e attivazione dell’antenna è stata momentaneamente sospesa, in attesa del pronunciamento giudice.
Intanto il TAR Lazio ha di recente emesso un provvedimento di sospensione di un’altra antenna Iliad nel Comune di Formello (Roma) attraverso un dispositivo motivato sulla patologia di elettrosensibilità certificata da uno dei ricorrenti, proprio come il TAR Liguria ha accolto l’istanza incidentale di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato contro l’installazione di un’antenna Inwit nel Comune di Comune di Varese Ligure (Spezia).
OASI SANA riproduce in esclusiva i documenti di autorizzazione rilasciati dal Comune di Cornuda e dall’ARPA Veneto, seguiti dai dispositivi del Tar Lazio e Tar Liguria.