Newsletter n.8 del 21 febbraio 2025 www.carc.it
Governo in crisi. L’alternativa è nelle mani del fronte anti Larghe Intese
Lo scontro è più ampio e profondo di quello che si vede assistendo alla lotta trai i pupi del teatrino della politica borghese. Il punto è che la crisi avanza e gli interessi dei capitalisti sono sempre più in conflitto tra di loro. L’insediamento di Trump negli Usa ha creato nuovi scombussolamenti politici nella crisi del sistema delle relazioni della comunità internazionale radicalizzando ulteriormente lo scontro con i gruppi imperialisti Ue (Francia e Germania). È per questo scontro che in mezzo alla propaganda e alla nube tossica dell’informazione di regime si susseguono a raffica operazioni, manovre e azioni sottobanco con cui ogni fazione in campo cerca di avvantaggiarsi sull’altra.
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Lavoratrici, c’è uno sciopero da costruire!
Per il nono anno consecutivo Non una di meno (NUDM) ha lanciato lo sciopero dell’8 marzo, a cui alcuni sindacati, come la Cub, l’Usi e lo Slai Cobas, hanno già dato copertura sindacale proclamando lo sciopero per l’intera giornata.
Quello in programma per il prossimo 8 marzo è uno sciopero più che mai politico. Dalla discussione collettiva che da settimane coinvolge i nodi territoriali di NUDM, è emerso apertamente lo stretto legame tra la condizione di discriminazione e violenza che le donne delle masse popolari subiscono nella vita e sul lavoro e l’aggravarsi della crisi del capitalismo, con le conseguenti misure lacrime e sangue con cui le classi dominanti scaricano la crisi sulle masse popolari. Nel nostro paese questo oggi si traduce con l’operato del governo Meloni.
Gli scioperi del trasporto e il futuro del governo
Basta una rapida ricerca nel sito del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per rendersi conto del livello di mobilitazione che è in atto nel trasporto pubblico nazionale e locale. Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024 il numero degli scioperi proclamati nel settore sono stati 625 e dal 1 gennaio 2025 ad oggi sono ben 70. Ma non sono solo i numeri a tratteggiare la mobilitazione in corso: nell’ultimo anno i lavoratori delle ferrovie hanno sfidato più volte il ministro Salvini violando le sue precettazioni e hanno tutta l’intenzione di continuare a farlo. Per la prima volta dopo 20 anni inoltre il trasporto pubblico locale ha registrato uno sciopero di 24 ore senza fasce di garanzia.
Varese. Beko: organizzarsi e coordinarsi per difendere l’apparato produttivo del paese
E’ in corso una guerra nel nostro paese che porta allo smantellamento dell’apparato produttivo, della sanità e della scuola pubblica e di cui fanno parte anche le centinaia di morti sul lavoro che ogni anno vengono assassinati in nome del profitto. Una guerra che viene condotta da chi ci governa e che porta sul lastrico intere famiglie tramite l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, delle bollette di luce e gas, dei mutui, degli affitti e della benzina.
L’intero comparto dell’elettrodomestico in Italia è sotto attacco: oltre a Beko, sono minacciate dalla chiusura anche Elettrolux, Argo, Candy e tutto l’indotto. Migliaia di lavoratori rischiano il posto di lavoro mentre continuano ad aumentare le ore di cassa integrazione.
Bologna. L’Amministrazione locale che serve e come costruirla
Negli ultimi mesi nella città di Bologna, anche limitandoci alle sole mobilitazioni sul tema dell’ambiente, ci sono stati importanti avanzamenti: dall’assemblea regionale del 25 gennaio organizzata da Reca, il Comitato Besta, alcuni sindacati di base e altri e che ha visto la partecipazione di decine di comitati, alla tappa bolognese del Tour sugli Stati Generali della giustizia climatica e sociale degli operai della GKN, fino alla vicenda della Consulta del Verde, che ha visto l’elezione di Daniela Rocca, esponente del Comitato Besta, a Presidente.
Toscana. Contro censura e repressione: solidarietà a Firenze Antifascista
La Federazione Toscana del P.CARC esprime la propria solidarietà a Firenze Antifascista per il grave attacco repressivo e censorio subito con l’annullamento della proiezione del documentario “Maidan la strada verso la guerra” da parte del circolo ARCI Boncinelli che lo doveva ospitare.
Non è il primo episodio del genere che avviene nella nostra città e ricordiamo bene il plateale intervento dell’allora sindaco Nardella, e quindi del PD, nei confronti del teatro Affratellamento per la proiezione del film “Il testimone”. Sono attacchi che si inseriscono in un clima di crescente repressione che va di pari passo con l’aggravarsi della crisi generale, un attacco che è perfettamente in linea con quello promosso dal governo Meloni e i suoi numerosi Decreti Sicurezza.
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