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COP16, ultima giornata di negoziati per salvare la biodiversità

Fausto Piu (TeleAmbiente) – 27/02/2025

COP16, ultima giornata di negoziati per salvare la biodiversità – Notizie da TeleAmbiente TV News

 

Ultima giornata della COP16 a Roma, nella sede della FAO, per salvare la biodiversità del pianeta Terra. La giornalista Valeria Barbi: “Già circolata una bozza dell’accordo”.

 

Ultima giornata della COP16, cioè della Conferenza delle Parti sulla Convenzione delle Nazioni Unite per la Biodiversità, a Roma, in Italia, nella sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), dal 25 al 27 febbraio 2025.

A rappresentare il nostro Paese, nonostante un’iniziale assenza del Governo Meloni, è il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro.

Obiettivo della riapertura dei negoziati, dopo il flop delle trattative a Cali, in Colombia, tra il 21 ottobre e il 1° novembre 2024, è il rafforzamento del Global Biodiversity Framework di Kunming-Montreal (KMGBF) della COP15, cioè della Conferenza delle Parti sulla Convenzione delle Nazioni Unite per la Biodiversità, per fermare la perdita di natura entro il 2030.


A raccontarci la seconda giornata dei negoziati è la giornalista ambientale e scientifica Valeria Barbi: “Ieri, dopo un lungo stallo causato da alcune legittime obiezioni del Congo, è circolata una prima bozza dell’accordo della COP16, cioè della Conferenza delle Parti sulla Convenzione delle Nazioni Unite per la Biodiversità. Il Testo propone una road map con alcune tappe intermedie come la decisione, entro il 2030, sull’ok o meno all’istituzione di un nuovo fondo staccato dal Global Environment Fund (GEF) gestito, almeno fino a oggi, dalla World Bank avente come principale investitore gli Stati Uniti d’America di Donald Trump ed Elon Musk. Ad essere critici sulla bozza sono stati sia i Paesi non industrializzati sia i Paesi caratterizzati da una grave crisi della biodiversità. Ad appoggiare almeno parzialmente il Testo è stata, invece, l’Unione Europea che ha sottolineato la necessità di volere prendere tempo per le decisioni finali. Tempo che, secondo la Scienza, non abbiamo più“.

COP16, ecco il racconto della seconda giornata

Ieri la COP16, cioè la Conferenza delle Parti sulla Convenzione delle Nazioni Unite per la Biodiversità, si è conclusa senza grosse novità, a eccezione del “Cali Fund” per la condivisione dei benefici economici ottenuti dallo sfruttamento delle risorse genetiche delle specie animali e delle specie vegetali. Proprio per questo le imprese, in particolare dei settori cosmetici e farmaceutici, dovranno versare l’1% del profitto o lo 0,1% del fatturato. Purtroppo, però, l’erogazione dei soldi non è obbligatoria. La speranza è che le aziende capiscano che la loro sopravvivenza dipende dalla conservazione della natura“, il racconto a Teleambiente della giornalista ambientale e scientifica Valeria Barbi.

COP16, ecco il racconto della prima giornata

Fino a ora, le persone registrate per seguire la COP16, cioè la Conferenza delle Parti sulla Convenzione delle Nazioni Unite per la Biodiversità, sono almeno 14.600. Si sente, però, la mancanza dei rappresentanti politici. Di certo, una conferenza stampa conferma l’apertura del cosiddetto “Cali Fund” approvato appunto a Cali, in Colombia, tra il 21 ottobre e il 1° novembre 2024. Questo meccanismo, al cui interno le imprese verseranno i contributi economici, è fondamentale per i benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche appartenenti a specie vegetali e a specie animali. Non a caso il ministro dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile della Colombia e Presidente della COP16, cioè della Conferenza delle Parti sulla Convenzione delle Nazioni Unite per la Biodiversità, Susana Muhamad, dichiara che il “Cali Fund” rappresenta, tra l’altro, un processo democratico di condivisione e di inclusione delle comunità indigene fondamentali per la protezione dei luoghi soliti ospitare la ricchezza di vita del pianeta Terra“, il racconto a Teleambiente della giornalista ambientale e scientifica Valeria Barbi.

 

 

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