cubainformacion.tv – 26/03/2025
Cubainformation – Articolo: Emigrazione cubana: forzata, usata e ora… Deportato
Siamo arrivati al 100º programma di El Batazo! L’amministrazione Trump, illegalmente e retroattivamente, saltando il minimo senso del diritto, ha annullato la cosiddetta “libertà vigilata umanitaria”, una cifra di immigrazione legale che il precedente governo di Joe Biden offriva a persone provenienti da Cuba, Venezuela, Haiti e Nicaragua. La libertà condizionale offriva loro uno status legale per due anni, a patto che avessero uno “sponsor” economico negli Stati Uniti.
Nel caso di Cuba, più di 100.000 persone a cui è stato concesso questo status, che soddisfacevano tutte le condizioni legali e che, inoltre, hanno avuto l’opportunità aggiuntiva di usufruire della Legge di Aggiustamento Cubano in un breve periodo di tempo e quindi di ottenere la residenza permanente in dodici mesi, sono ora “fuori dalla legge” e possono essere espulse.
Vale a dire: migliaia di cubani le cui condizioni di vita sono state impoverite dal governo degli Stati Uniti, affondando l’economia del loro paese attraverso centinaia di sanzioni al turismo, alle esportazioni, alle finanze e agli investimenti, che sono stati costretti ad emigrare (emigrazione economica forzata), ora coloro che hanno creato questa situazione decidono di perseguitarli. dopo aver utilizzato “l’ondata migratoria cubana” degli ultimi anni per attaccare politicamente il Governo Rivoluzionario dell’Isola. È un altro esempio del carattere criminale della Casa Bianca e dell’ultradestra cubano-americana che, ora, quale spiegazione darà alla “comunità di migranti cubani” che ha usato e ingannato?
Israel Rojas, musicista e intellettuale cubano, ha pubblicato una riflessione tagliente sulle reti: “Si dice che stanno per deportare i compatrioti che sono partiti alla ricerca di una via d’uscita dalla crisi, una crisi causata, in primo luogo, dalla guerra economica, commerciale e finanziaria che il governo degli Stati Uniti ha imposto al popolo cubano. Bene, eccoci qui, pronti ad accogliervi a braccia aperte. Almeno io, lo farò con una musica che rifletta sia le nostre luci che le nostre ombre come nazione. Musica che cerca di portare un po’ di gioia nel cuore di chi ama quello che faccio. Quello che trovo davvero incredibile è il silenzio di quegli artisti e intellettuali che all’epoca erano estremamente critici nei confronti delle innegabili carenze e degli errori delle autorità cubane. Molti di loro, già nelle “terre della libertà”, sembravano ingrati e selettivamente dimentichi dei benefici che Cuba permetteva loro di ottenere. Ma ora, quando cadono le maschere e vengono smascherati gli eufemismi (né la stampa “indipendente” è veramente indipendente, né quelli “in fuga dal comunismo” rientrano nel “sogno americano”) ed è evidente che il blocco esiste, e con le politiche di intensificazione, perdiamo tutti, mentre i politici parassiti beneficiano del dolore della maggioranza… Ora regna un silenzio assordante. Non hanno più il coraggio di cacciarsi in questo pasticcio? Non vedono forse che favorire un rapporto di rispetto e di buon vicinato è garanzia di buona vita e di pace per entrambe le nazioni? O forse sanno che le conseguenze negative delle loro ribellioni, quelle veramente orribili, si subiranno lì e non qui? Solo il tempo lo dirà. Vivere per vedere”.
Parleremo anche del gigantesco programma per la costruzione di 92 parchi fotovoltaici, che produrrà 2.012 MW in due anni, a Cuba, e che sarà l’asse centrale della strategia per risolvere la gravissima crisi elettrica a Cuba. Quest’anno ci saranno 50 grandi parchi, che contribuiranno con 1.000 MW. Entro la fine di marzo, ce ne saranno otto in funzione. Senza dubbio, un raggio di speranza per questo popolo sofferente e dignitoso!
Continua la telenovela dei “media indipendenti” cubani che, dopo il congelamento dei fondi statunitensi da parte dell’USAID, sono stati presi dal panico. Il fattorino di Trump, Marco Rubio, ha trovato dei fondi per mantenere, almeno temporaneamente, alcuni di essi: è il caso di Cubanet, che, secondo El Nuevo Herald, riceverà 1,8 milioni in tre anni, o di El Toque. D’altra parte, la motosega di Elon Musk è arrivata al complesso dei media di propaganda pubblica negli Stati Uniti, tra cui Radio e TV Martí, i cui quasi cento dipendenti hanno già ricevuto la lettera di licenziamento.
A proposito, il verme neofascista sta ora trillando con Kevin Costner!, che la senatrice repubblicana María Evira Salazar si è dedicata a insultare sui social network perché, assicura, dopo aver visitato Cuba e incontrato il presidente Miguel Díaz-Canel, aiuterà a “insegnare il comunismo” negli Stati Uniti. Kevin Costner dovrà essere chiamato Lenin Costner d’ora in poi?