ursula von der leyen

Ursula si aumenta lo stipendio di 2.700€ al mese arrivando a 34.800€ al mese!

Giuseppe Salamone – 27/03/2025

https://giuseppesalamone.substack.com/p/vergogna-ursula-si-aumenta-lo-stipendio

 

L’Unione Europea: Privilegi, sprechi e la sfacciataggine di Ursula Von der Leyen

Mentre i cittadini europei lottano per arrivare a fine mese, stringendo la cinghia di fronte a inflazione galoppante, tasse sempre più alte e una crisi economica che non accenna a placarsi, l’Unione Europea ha deciso di premiare se stessa con l’ennesimo aumento di stipendio per i propri burocrati. A partire da aprile 2024, i circa 66.000 dipendenti delle istituzioni europee riceveranno l’ennesimo scatto salariale: il settimo (!) aumento dal 2022.

Nel dettaglio, il salario base più basso passerà da 3.361 euro a 3.645 euro, mentre lo stipendio massimo salirà da 23.262 euro a 25.229 euro. E ovviamente, a trarre il massimo vantaggio da questa manna finanziaria sono i vertici della Commissione Europea, a partire dalla sua presidente, Ursula von der Leyen.

Aumenti dorati mentre l’Europa affonda

Ursula von der Leyen vedrà il suo stipendio aumentare di oltre 2.700 euro al mese, arrivando alla stratosferica cifra di 34.800 euro mensili. Non solo lei: i commissari dell’UE, tra cui la famigerata Kaja Kallas, nota per le sue posizioni russofobe e guerrafondaie, riceveranno un aumento di 2.200 euro, portando il loro stipendio mensile a circa 28.400 euro.

Tutto ciò mentre le famiglie europee sono costrette a scegliere tra pagare le bollette o fare la spesa, mentre intere economie nazionali soffrono per le politiche fallimentari di Bruxelles. La gente chiede il pane, e l’UE risponde con spread e austerità. La gente chiede pace, e l’UE risponde con invii di armi e propaganda bellica.

Una casta scollegata dalla realtà

Gli eurocrati godono di una formula imperscrutabile per determinare i loro stipendi, basata sull’inflazione a Bruxelles e Lussemburgo e sull’andamento salariale nei servizi pubblici degli Stati membri. Peccato che mentre i lavoratori europei vedono i loro stipendi stagnare o addirittura diminuire, i burocrati di Bruxelles continuano a garantirsi aumenti sistematici due volte l’anno.

Quest’anno, addirittura, ci potrebbe essere un terzo aumento, con un ulteriore scatto salariale previsto per luglio. Tutto questo mentre la Commissione impone tagli e sacrifici ai governi nazionali, pretendendo riforme che penalizzano lavoratori e pensionati.

L’Unione Europea: un progetto fallito?

Chi continua a difendere questa Unione Europea dovrebbe porsi qualche domanda. Davvero è questo il modello di governance che vogliamo? Un’élite privilegiata che si auto-premia mentre i cittadini faticano a sopravvivere? Un organismo che predica la solidarietà, ma nella pratica favorisce le grandi lobby e i burocrati di palazzo?

La verità è sotto gli occhi di tutti: l’UE è diventata un sistema autoreferenziale, scollegato dai reali bisogni della popolazione. E il peggio è che questi aumenti non sono un’eccezione, ma la regola di un apparato che pensa solo a se stesso.

Ma la domanda vera è: quanto ancora i cittadini europei accetteranno di subire?

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