fulvio grimaldi

Fulvio Grimaldi: “Aids, terrorismo, Covid, clima, Putin… e andare”

Fulvio Grimaldi – 28/03/2025

MONDOCANE: DI PANDEMINCHIATA IN PANDEMINCHIATA — Aids, terrorismo, Covid, clima, Putin… e andare

 

DI PANDEMINCHIATA IN PANDEMINCHIATA

Aids, terrorismo, Covid, clima, Putin… e andare

Mondocane video, canale Youtube di Fulvio Grimaldi

Qui alcuni frammenti di quanto è detto nel video

E’ sempre il metodo collaudato nei secoli: minaccia, paura, sottomissione. Un tempo per sistemare le cose bastava una parola: inferno.

Anni 80, la rivincita: AIDS. Subito dopo la grande paura degli anni ‘70, quella volta paura dei padroni, quando le istruzioni dall’alto al basso, dai pochi ai tanti, iniziarono a subire un’inversione a U. Come fare? Ma ce lo insegnano gli antichi, come tutto il resto: divide et impera. Nello specifico rendendo nemici, o quanto meno sospetti, fra di loro i due (principali) generi umani. I produttori di gomma, in crisi dopo il chewing gum, i sanitari, in crisi d’astinenza dopo Spagnola e colera, tornarono tra i potenti della Terra.

Anni 2000: in rapida successione terrorismo, Covid, clima. Una pandemia dopo l’altra. A volte si affiancavano e sovrapponevano, quando si pensava che l’effetto “soluzione finale” riguardo a libertà e vivibilità di popoli e cittadini riottosi, era a portata di mano.

Risultati migliori, prima del Covid, furono raggiunti con il terrorismo. Scomparso il comunismo, a scopo di disciplinamento delle masse scontente, occorreva distrarre verso un nuovo grande nemico. Scontro tra civiltà nostra e barbarie loro. Questa opportunamente da noi creata, coltivata, utilizzata. Vedi specialmente Siria, ma anche tutti gli attentati in Europa. Ricuperato il modello crociate. Con il bonus aggiuntivo di sorveglianza, controllo, disciplina totale sul nemico interno: i riottosi. Ovviamente ai fini benefici della loro sicurezza.

Il Covid 19 scappa dal laboratorio USA di Fort Detrick, provoca un’epidemia di gravi patologie respiratorie in Virginia e negli Stati vicini, viene trasferito a Wuhan sotto controllo USA, diventa il virus cinese. Il mondo va in lockdown e si gioca tutto quello che aveva conquistato grazie alla costosissima liberazione dal colonialismo e alla disfatta del nazifascismo. Esce il vaccino, sperimentale, pochissimo collaudato e, si vedrà presto, gravido di effetti avversi.

La direttrice Pfizer Janine Small, ammette all’europarlamento che non serve affatto contro il contagio, cioè serve a niente, ma Ursula compra di nascosto milioni di dosi per miliardi di euro, il papa implora di vaccinarsi come “atto d’amore”, il capo del governo dice “senza inoculazione muori e fai morire”, i lavoratori non vaccinati finiscono in mezzo a una strada, o sotto gli idranti La lotta contro il padrone diventa guerra tra Vax e Novax. Le case farmaceutiche, come rappresentate dall’OMS, diventano la prima potenza finanziaria del mondo.

Come tutte, anche questa paura stanca e si stanca. Ci si riprova con il vaiolo delle scimmie, con l’aviaria, col morbillo. Robetta, non gli dà retta nessuno, a dispetto dei vari Bassetti, Galli, Pregliasco. Ma i dati sul Covid, usciti di soppiatto e che dicono che dove si iniettava di meno si moriva di meno, vedi Svezia e tutta l’Africa, sono un antidoto: si preferisce l’immunità naturale.

Spunta una bambina, un po’ autistica e affetta dalla sindrome di Asperger, che dice: Un altro po’ e, per colpa di tutti voi, siamo alla fine del mondo. Viene ricevuta, celebrata e obbedita, novella Santa Rosalia, da tutte le presidenze, cancellerie, parlamenti, chiese, sagre, quasi fosse una precursora di Zelensky. Si tira dietro nugoli di adolescenti imbrattatori di opere d’arte che ce l’hanno con l’innocuo CO2. Nessuno parla più di inquinamento, devastazione dell’ambiente, guerre che lanciamo qua e là.

Poi i ghiacci previsti sciolti entro il 2010, sono sempre lì e, anzi, in Antartide crescono. Il giorno, il mese, l’anno, la decade più caldi di sempre si rinfrescano al ricordo che Annibale attraversò le Alpi con gli elefanti e l’uomo di Similaun, nell’età del rame, vi passeggiò con bastone, fiaschetta, cappelletto e giacchetta di tela. E che appena due secoli fa faceva più caldo di adesso che siamo alla vigilia del rogo planetario.

Ci si accorge che cavare minerali per i telefonini danneggia l’ambiente più del clima, che le rinnovabili producono poco e a singhiozzo, che a forza di pale eoliche e pannelli solitari spariscono paesaggio e agricoltura, che le macchine fanno la ricchezza degli odiati cinesi, ma sono accessibili solo a Paperone e soci. E a volte esplodono.

Tocca passare ad altro. Nuova minaccia, nuova paura, nuovo virus, nuovo vaccino. Subito trovati, eccoli qua: paura Russia, virus Putin, vaccino Rearm Europe. Militarizzazione globale e totale unica salvezza. Forse guerra. E finalmente gli armieri tornano in cima alla classifica, appena sopra ai farmaceutici e ai green. Una trinità da far impallidire ogni altra.

Come non averci pensato prima.

 

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