Avviso ai naviganti 155 – 28 marzo 2025
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Il numero 79 di La Voce è disponibile sul sito del (n)PCI
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Chi non è in grado di scaricarlo, può rivolgersi a singoli e a organismi che normalmente riproducono e vendono
La Voce, come il Partito dei CARC e altri
Mobilitazioni del prossimo periodo, 80° anniversario della vittoria della Resistenza e Lenin
Siamo a una svolta decisiva per il futuro dell’umanità nella lotta che caratterizza l’epoca imperialista, tra l’avanzamento della rivoluzione proletaria (socialista e di nuova democrazia) e la difesa del proprio dominio da parte della Comunità Internazionale (CI) dei gruppi imperialisti USA, sionisti, europei e annessi. Siamo in una situazione di guerra e rivoluzione per tanti versi analoga a quella della prima metà del secolo scorso, ma aggravata dall’inquinamento della terra, delle acque e dell’aria e dalla crisi climatica che mettono a rischio la sopravvivenza del pianeta e della specie umana. La Terza guerra mondiale, la corsa al riarmo cui si dedicano tutti gli Stati imperialisti, le efferatezze criminali e tecnologiche dei nazisti riportate in auge e sviluppate dai sionisti di Israele, la corsa di tutti i governi, compreso quello Meloni, a partecipare al saccheggio del mondo e alla distruzione dell’ambiente, lo spadroneggiare degli speculatori del petrolio, delle derrate alimentari, delle materie prime e delle costruzioni, il nuovo dilagare della barbarie che rende sempre più difficile a una parte crescente della popolazione procurarsi le condizioni elementari di una vita dignitosa, la riduzione a merci disponibili solo per chi ha soldi per pagarle persino delle cose che sulla scia della prima ondata della rivoluzione proletaria erano diventati un diritto universale, la normalizzazione della repressione, della tortura e del controllo poliziesco: niente di tutto questo è fatale. È la conseguenza dello sforzo della borghesia imperialista di preservare a ogni costo nel mondo intero il suo traballante dominio in campo politico, economico, commerciale, monetario e finanziario. A tutto questo possiamo porre fine. Le masse popolari organizzate possono porre fine a tutto questo instaurando il socialismo: una società in cui le imprese non sono strutture promosse dai capitalisti per fare profitti, ma da collettivi di lavoratori incaricati di produrre determinati beni o servizi necessari alla vita della popolazione, in cui tutte le relazioni sociali sono reimpostate sulla base di questa nuova realtà e le aspirazioni, i sentimenti e le concezioni più avanzate che l’umanità ha concepito possono finalmente dispiegarsi praticamente. Sta a noi comunisti mobilitarle, organizzarle e dirigerle a instaurare il socialismo.
Esponenti, gruppi e organismi del movimento comunista cosciente e organizzato e della sinistra borghese scrivono e parlano molto del corso delle cose che la borghesia imperialista impone nel nostro paese e nel resto del mondo, ma si occupano molto meno della linea che bisogna seguire per far avanzare la rivoluzione socialista in Italia e anche delle forme in cui essa avanza nel mondo: nei paesi in cui durante la prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria (1917-1976) noi comunisti siamo riusciti a instaurare il socialismo e tra i quali emerge la Repubblica Popolare Cinese, nei paesi che in vari modi resistono all’oppressione imperialista e si oppongono all’egemonia dei gruppi imperialisti USA, nei paesi oppressi e negli stessi paesi imperialisti (gli USA sono il caso più clamoroso di paese in cui mobilitazione rivoluzionaria e mobilitazione reazionaria delle masse popolari si sviluppano su scala crescente). Proprio questo, invece, è il campo in cui dobbiamo maggiormente impegnarci a conoscere e a verificare.
Per questo nel n. 79 di La Voce hanno ampio spazio
– gli insegnamenti che l’azione del primo PCI nel periodo 1943-1947 dà per la lotta dei comunisti nella situazione attuale. Su spinta dell’Internazionale Comunista e dell’URSS, il PCI attuò infatti importanti mosse tattiche e campagne di medio periodo che contribuirono alla prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria: la partecipazione alla Guerra di Spagna del 1936-1939 e, in particolare, la Resistenza contro il nazifascismo del 1943-1945 e la “svolta di Salerno” del 1944. Queste ultime due in particolare sono per noi oggi molto istruttive, a patto che separiamo il grano dal loglio,
– gli insegnamenti di Lenin e del partito bolscevico sotto la direzione di Stalin per la lotta contro lo spontaneismo, la deviazione del movimento comunista cosciente e organizzato (MCCO) che consiste
- nel negare o sottovalutare il ruolo dell’elemento cosciente e organizzato nello sviluppo del movimento comunista, affidandosi unilateralmente alla spontaneità anziché elaborare l’esperienza dei movimenti spontanei, lasciando in questo modo alla borghesia il monopolio in campo ideologico,
- nell’occultare il ruolo, l’importanza e l’autonomia della lotta politica rivoluzionaria e nell’impedire o frenare lo sviluppo delle forme e dei mezzi specifici della lotta politica rivoluzionaria,
- nell’opporsi all’elaborazione di un piano che copre tutti gli aspetti della lotta delle masse popolari e l’intero processo della rivoluzione socialista, fino all’instaurazione del socialismo.
La lotta contro lo spontaneismo è lotta per la costruzione del partito comunista capace di promuovere e dirigere la rivoluzione socialista in un paese imperialista come è il nostro, quindi un raggruppamento dei comunisti dediti professionalmente a elaborare la strategia della rivoluzione proletaria e a tradurla in linee tattiche adeguate alle singole condizioni particolari e al mutare di esse con il tempo, a propagandare queste tattiche e la strategia tra le masse popolari, a organizzare le masse in organismi legati al partito e dediti a realizzare le singole tattiche, a mobilitare i singoli organismi in lotte concrete contro gli organismi statali e gli altri organismi promossi e diretti dalla borghesia e dal clero.
Nel mondo intero le condizioni generali diventano sempre più favorevoli a una seconda ondata della rivoluzione proletaria: essa si solleverà tanto più rapidamente e sarà tanto più potente, quanto prima e più i comunisti si mettono all’altezza del loro ruolo. Nel nostro paese la lotta di classe diventa più acuta e la nostra opera entra più nel vivo, le condizioni generali diventano sempre più favorevoli alla rivoluzione socialista, alla costituzione del Governo di Blocco Popolare (GBP) che previene la mobilitazione reazionaria e porta la rivoluzione socialista a un livello superiore a quello attuale, alla formazione di organizzazioni operaie e popolari che costituiranno il GBP. Per conquistare vittorie e avanzare, noi comunisti dobbiamo imparare a fare cose che non abbiamo mai fatto e che non sappiamo ancora fare, a vedere quello che ancora non vediamo e che vede solo chi guarda la realtà con la concezione comunista del mondo, a superare lo spontaneismo che ereditiamo dalla storia che abbiamo alle spalle. Per dirla con Lenin, “la spontaneità delle masse esige da noi, comunisti, un alto grado di coscienza. Quanto più grande è la spinta spontanea delle masse, quanto più il movimento si estende, tanto più aumenta, in modo incomparabilmente più rapido, il bisogno di coscienza nell’attività teorica, politica e organizzativa dei comunisti”!
Indice degli articoli di La Voce 79
Per un nuovo 25 Aprile che liberi il nostro paese dal protettorato USA-NATO, dalla complicità con i sionisti di Israele, dalla gabbia dell’UE
Fare delle mobilitazioni e delle iniziative dei prossimi mesi le componenti di un movimento generale per cacciare il governo Meloni e sostituirlo con un governo di emergenza popolare!
Per la liberazione della Palestina dall’occupazione dei sionisti e del loro Stato
Il Centro Studi Politi e Strategici Machiavelli
Sul Partito Comunista Cinese e la Repubblica Popolare Cinese
Sul commercio estero della Repubblica Popolare Cinese
Per la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato
La rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato richiede una lotta decisa e sistematica contro lo spontaneismo
La strategia della rivoluzione socialista
La linea tattica
Il programma per la fase socialista
Il partito comunista che serve – Lo Statuto del (nuovo)PCI
Stalin – Il partito comunista e la classe operaia nel sistema della dittatura del proletariato
Consolidamento e rafforzamento del (nuovo)PCI
Combattere lo spontaneismo anche nelle nostre file
Linee guida per l’analisi del contesto in cui operano i Comitati di Partito
Il compagno Giuseppe Maj ha lasciato la clandestinità
Nell’anno dell’80° anniversario della vittoria della Resistenza contro il nazifascismo, raccogliamone l’insegnamento e lo spirito!
Per un nuovo 25 Aprile che liberi il nostro paese dal protettorato USA-NATO, dalla complicità con i sionisti di Israele, dalla gabbia dell’UE!