Parco ex Snia – 07/04/2025
Le nuove norme tecniche di attuazione del PRG, adottate nel dicembre 2024 e presentate dal sindaco Roberto Gualtieri il 14 febbraio come “necessarie alla rigenerazione”, agevolano l’attività edilizia con generosi premi volumetrici e incentivi agli imprenditori privati ma non producono benefici per gli spazi pubblici, il verde e i servizi alla cittadinanza. Anzi, è alto e concreto il rischio che la “rigenerazione” non rispetti nemmeno gli standard di verde e servizi fissati dal PRG del 2008 in 22 mq abitante (di cui 9,5 a verde).
Infatti, mentre vengono aggiornate le norme tecniche di attuazione, è rimasto immutato l’articolo 72 del PRG sulla Rete ecologica, concepito nel PRG come uno strumento prescrittivo di “raccordo dinamico” tra le spinte alla trasformazione e la difesa delle biodiversità.
Ecco dove si annidano i rischi:
· Le aree pubbliche a standard non realizzate e decadute tornano nelle disponibilità edificatorie dei privati.
· Non c’è verifica dello stato di attuazione del PRG vigente da 20 anni.
· Non è prevista la valutazione dei carichi che risulteranno dal sommarsi di cambi di destinazione d’uso, incentivi, premi, ricostruzioni, monetizzazione degli standard in generale destinata a infrastrutture e non a spazi verdi e servizi o mancanti o resi necessari dall’aumento di popolazione attratta dalle trasformazioni.
· Derubricazione a silenzio-assenso dei poteri della Sovrintendenza Capitolina a tutela del patrimonio storico minore (Carta della qualità)
Inoltre le agevolazioni e semplificazioni concesse caso per caso non governeranno il concentrarsi degli interventi:
· Nell’area centrale dove, con l’unico obbligo di conservare le facciate antiche, accorpamenti, demolizioni e sostituzioni favoriscono gli usi commerciali.
· Negli ultimi terreni inedificati delle periferie consolidate
· Nelle corone accessibili dell’Agro, la cui integrità paesistica è minacciata anche da “usi complementari” all’attività rurale per aziende rilevate in produzione nel 1997, che nel frattempo possono avere cessato l’attività.
Tutto questo è in paradossale contrasto con l’ambizioso obiettivo che la stessa Giunta capitolina si è data di raggiungere la neutralità delle emissioni di CO2 nel 2030. La Strategia di adattamento climatico definita dall’Ufficio clima punta sul rafforzamento del collegamento dinamico fra i due pilastri del PRG (trasformazione e tutela della rete ecologica) ma è rimasto lettera morta.
Chiediamo al Consiglio comunale, dopo la presentazione delle osservazioni e controdeduzioni, di subordinare l’approvazione delle Norme tecniche all’ottemperanza delle indicazioni di Piano per restituire alla Rete il ruolo di “elemento strutturante” delle scelte urbanistiche, nel senso auspicato dalla Strategia climatica di “spina dorsale dei servizi ecosistemici della città di Roma”.
9 APRILE CONFERENZA STAMPA IN CAMPIDOGLIO – SALA DEL CARROCCIO – ORE 10-13
Associazione Roma Ricerca Roma; Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli; Forum Territoriale Permanente “Parco delle Energie ex SNIA; Comitato Si Parco No Stadio; ASud; Quarticciolo ribelle; Salviamo il paesaggio; Associazione Roma Agricola; Fridays for Future; Arci Roma; WWF Roma e Area Metropolitana; Insieme 17 APS; Insieme per l’Aniene; Comitato Pratone Torre Spaccata; ABC Associazione Beni Comuni Stefano Rodotà; Italia Nostra Roma; Crocevia; Associazione Progetto Celio APS; Comitato Colline e Valli di Pietralata e Tiburtina; Rete per Aguzzano; Ecomuseo Casilino AD Duas Lauros
Le adesioni restano aperte fino alla data della Conferenza Stampa.
Al seguente link il documento integrale approvato dalle Associazioni firmatarie:
https://www.ricercaroma.it/5327-2/
Al seguente link le richieste di associazioni e territori prima dell’approvazione finale con le relative adesioni:
https://www.ricercaroma.it/5327-2/
Per contatti: https://www.ricercaroma.it/