Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità: le proposte della FISH

«Il corposo documento di proposte che presentiamo oggi alla Conferenza Nazionale è il frutto di un confronto costruttivo che abbiamo tenuto al nostro interno nelle scorse settimane e che è stato redatto grazie al nostro Centro Studi Giuridici e ai contributi arrivati dai vari leader associativi»: così Vincenzo Falabella, presidente nazionale della FISH, introduce la partecipazione della propria Federazione alla VI Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, in corso di svolgimento a Roma presso la Presidenza del Consiglio.

Le varie istanze portate dalla FISH in sede di Conferenza e contenute nel documento messo a disposizione di tutti (si veda l’allegato in calce) sono in generale improntate ad un forte ancoraggio con i paradigmi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, a partire dal contrasto ad ogni forma di discriminazione e, in particolare, a quelle di genere e di età, nonché all’istituzionalizzazione fino alla segregazione delle persone con disabilità, di cui sostenere con forza la vita autonoma e indipendente.

Sul piano della salute, la Federazione chiede un maggiore coordinamento tra le politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali per garantire l’accesso alle cure in condizione di sicurezza anche rispetto alle diverse disabilità.

Ma non solo: è quanto mai urgente l’aggiornamento dei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria, al fine di assicurare ai beneficiari progetti di riabilitazione individualizzati, un’efficace ed effettiva integrazione socio-sanitaria, la continuità di assistenza tra ospedale e territorio, compresa la necessità di semplificare i sistemi di approvvigionamento e fornitura alle persone con disabilità delle protesi e degli ausili, garantendo allo stesso tempo il livello di qualità delle stesse.

E non da ultima, l’adozione dei LEPS, i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, da realizzare attraverso la ricomposizione complessiva della spesa corrente: è questa, infatti, un’altra delle urgenze che si presentano, per rispondere al fabbisogno delle persone con disabilità e non autosufficienti.

Sul piano della scuola e del lavoro, infine, settori da valutare in logica continuità, la FISH chiede dio definire adeguati percorsi di inclusione, tramite politiche tese a favorire l’accessibilità e la mobilità, rispettando più in generale l’autonomia e la dignità, al fine di garantire la maggiore indipendenza possibile delle persone con disabilità.

«Mai come adesso – dichiara il presidente Falabella – è richiesta la massima attenzione per fare in modo che continuino ad essere assicurati tutti i servizi essenziali e tutelati gli spazi vitali e le libertà fondamentali delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Per questo, attraverso il documento che presentiamo all’attuale Conferenza Nazionale, elenchiamo tutte le misure da noli ritenute necessarie per stimolare l’azione coordinata del Governo centrale con le Amministrazioni Regionali e gli Enti Locali, al fine di avviare una ripresa graduale dei servizi nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive».

«Serve – conclude – una strategia appropriata per la concreta attuazione della Convenzione ONU e per l’elaborazione del nuovo Programma di Azione per la promozione dei diritti e l’inclusione delle persone con disabilità, in attuazione della legislazione nazionale e internazionale, sulla strada, una volta per tutte, di un sistema di welfare inclusivo e di comunità».

FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap

 

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