Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio 5/7/2022
Sin dal suo insediamento, nel giugno 2019, l’amministrazione regionale in carica persegue l’obiettivo di riformare molte norme allo scopo di rilanciare l’economia e il comparto edile, spesso in profondo disaccordo con vigenti norme nazionali e con la visione del Green Deal dell’Unione Europea. Ritenevamo che l’apice di questa ostinazione normativa da parte della Regione si fosse raggiunto in occasione della stesura della legge 13/2020 (più nota come “Riparti Piemonte”); ora è arrivata anche la legge regionale n° 7 del 31 maggio 2022 “Norme di semplificazione in materia urbanistica ed edilizia”, approvata dal parlamento subalpino.
I tecnici del coordinamento piemontese del Forum Salviamo il Paesaggio e di Pro Natura Piemonte hanno individuato molte incongruità e diversi profili dalla chiara evidenza incostituzionale e hanno redatto puntualmente un documento molto dettagliato che, nei giorni scorsi, è stato trasmesso ai Ministeri competenti. Anche in questa occasione è stato richiesto ai Ministeri di valutare con attenzione le analisi tecniche proposte e di avviare con tempismo tutte le procedure di incostituzionalità della norma regionale per una necessaria “impugnazione” da parte del Consiglio dei Ministri avanti alla Corte Costituzionale…
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Cementificazione a Carpi, mozione approvata…
Nella seduta del 26 maggio il Consiglio Comunale ha approvato la mozione presentata dai consiglieri di Carpi Futura Michele Pescetelli e Anna Colli riguardante il calcolo in bilancio ambientale dei costi derivanti dal consumo di suolo.
Ciò significa che anche a Carpi viene riconosciuto il costo aggiuntivo – in termini di perdita dei servizi eco-sistemici – che comporta ogni metro quadrato di terreno vergine che viene edificato o impermeabilizzato. Parliamo non solo di mancata produzione agricola, ma di assorbimento di carbonio, drenaggio e regolazione delle acque, rimozione di particolato e di ozono, protezione dall’erosione e regolazione del microclima…
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Criticare la disordinata corsa al fotovoltaico a terra non vuol dire tifare per i petrolieri
La tutela dei suoli e la produzione di energia solare non devono essere messe in conflitto. Ecco perché è importante richiamare l’attenzione sul metodo sbagliato adottato dal Governo Draghi per individuare le aree idonee alla pannellizzazione. La risposta del prof. Pileri all’accusa di fare il gioco dei combustibili fossili…
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Cosa ne sarà della costa toscana?
A guardare le politiche recenti, fondate sul ricatto della guerra, ci si accorge che i fondi del PNRR non saranno prioritariamente rivolti alla conversione ecologica, al rafforzamento del sistema sanitario, alla scuola e alla ricerca, alla casa, alla coesione sociale e a contrastare la crisi climatica. Una consistente quota di essi è invece dirottata su infrastrutture militari e su grandi opere che graveranno in modo insopportabile su territori spesso già troppo sfruttati. La costa toscana ne è un esempio lampante, con due megaprogetti governativi avallati dalla Regione Toscana: una nuova base militare a Coltano, nel Parco regionale di San Rossore, e un rigassificatore a Piombino, di fronte al Parco nazionale dell’Arcipelago…
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Salviamo il Fosso delle Campanelle, salviamo un’area naturale dentro Roma
L’area del Fosso delle Campanelle – Valle Fontana è un vero e proprio pezzo di natura rimasto ancora sostanzialmente integro dentro l’area urbana: il contesto della Valle e delle vallecole laterali rappresenta un lembo superstite di Agro Romano e costituisce un vero e proprio corridoio naturalistico e paesaggistico tra la Riserva naturale dell’Insugherata e le aree verso sud/sud-est verso la Tenuta Massara e il Parco agricolo di Casal del Marmo. Ma ecco incombere un progetto di riqualificazione ambientale e valorizzazione naturalistica…
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Autostrada Cr-Mn: la Corte dei Conti dov’è?
La vicenda legata al progetto dell’autostrada regionale Cremona-Mantova si arricchisce di un nuovo e inquietante tassello, rivelato agli ignari contribuenti lombardi dal settimanale L’Espresso: “…. Lo scorso maggio si è saputo che Stradivaria ha fatto ricorso al Tar contro l’esproprio di Aria e ha chiesto, oltre ai costi di progettazione, anche il riconoscimento del 10 per cento del valore dell’opera. Sarebbero almeno altri 80 milioni di penale secondo la stessa Aria che nel suo sito parla di 800 milioni di investimento per realizzare 60 chilometri di asfalto con 43 anni di durata della concessione, molto oltre le indicazioni dell’Ue sulla durata massima di questi contratti. Se Stradivaria vincerà, si profila un danno erariale gigantesco…”…
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Forum dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio
“SALVIAMO IL PAESAGGIO – DIFENDIAMO I TERRITORI”
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