[Resistenza P.CARC] “Siamo in guerra ma la guerra può essere fermata”

Newsletter n. 11_2025

 

Il P.Carc aderisce e partecipa alla manifestazione indetta da Potere al Popolo e Prc per il 15 marzo a Roma, in Piazza Barberini

L’appello a manifestare il 15 marzo “per l’Europa e i valori europei” che è stato lanciato da Michele Serra sulle pagine di Repubblica (che è stato cioè lanciato dai servi italiani della Von der Leyen) ha avuto l’effetto di un terremoto.
In primo luogo perché la melassa “democratica” e “progressista” di cui è stato ammantato è marcita in poche ore: il tempo che la Ue si schierasse per continuare a oltranza la guerra in Ucraina e che Ursula Von der Leyen annunciasse il piano da 800 miliardi di euro per il il riarmo europeo e le chiacchiere dei vari Michele Serra si sono rivelate per quello che sono, un tentativo di circonvenzione.

 

 

Il volantino che diffonderemo in Piazza Barberini

Siamo divisi su tante cose: aspetti di analisi, questioni ideologiche e politiche. Siamo divisi anche su questioni tattiche, sui metodi e sugli strumenti da usare. Ma siamo uniti dalla riconosciuta necessità di alzare di tono le mobilitazioni e le iniziative di lotta, dalla comune consapevolezza che l’alternativa “è di classe o non è” (nessun ammiccamento geopolitico o nazionalista) e, soprattutto, dall’oggettiva necessità di dare uno sbocco politico al movimento operaio e popolare.

Possiamo partire da quello che ci divide, continuando ad alimentare settarismo e spirito di concorrenza in nome delle più o meno legittime riserve reciproche. Ma bisogna in tal caso anche farsi carico, assumersi la responsabilità, delle dirette conseguenze di questa condotta (per capirsi: non è possibile riversare la responsabilità sulle masse popolari che “non si muovono”, “sono passive”, “non capiscono”). Oppure possiamo partire da ciò che la situazione oggettiva ci pone di fronte, dalle necessità e dalle possibilità di unire il fronte politico, sindacale e sociale alternativo ai governi della guerra e della miseria.

 

 

Comunicato della Direzione Nazionale

Costruiamo la manifestazione nazionale del 12 aprile a Milano per la Palestina libera e contro la Terza guerra mondiale

Aderiamo alla manifestazione e lavoriamo per la sua riuscita, ma soprattutto lavoriamo per fare della sua preparazione, della sua costruzione e del suo svolgimento un percorso che alimenta, la mobilitazione dei lavoratori e delle masse popolari per cacciare il governo Meloni, rovesciare il sistema politico delle Larghe Intese e costruire un governo di emergenza popolare.

 

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Agenzia Stampa Staffetta Rossa

Siamo in guerra ma la guerra può essere fermata

Sull’attentato alla petroliera russa nel porto di Savona

Nella notte tra il 14 e il 15 febbraio la petroliera russa Seajewel, ormeggiata a poche centinaia di metri dal porto di Vado Ligure (Savona), ha subito un attentato esplosivo. Non è stata una tragedia solo perché uno dei due ordigni piazzati sulla nave si è staccato ed è esploso sul fondo marino. È un puro caso, quindi, che le 109 mila tonnellate di petrolio contenute nella nave non siano esplose causando morti e disastri ambientali. Un fatto gravissimo che i vertici politici e militari del nostro paese hanno cercato di far passare sotto silenzio.

 

Censura telecomandata. Sulla Picierno, Giletti e il giornalista russo Solovyev

Siamo alle solite. La democraticissima vicepresidente del democraticissimo parlamento europeo Pina Picierno, eletta nelle liste del democraticissimo PD con un democraticissimo tweet ha imposto la censura e l’esclusione di un giornalista russo dalla puntata de Lo Stato delle cose, trasmissione Rai condotta da Massimo Giletti.

Quali sono le brillanti dichiarazioni di questo faro della democrazia e della libertà d’espressione? Leggiamone una. “Giletti annuncia che ospiterà nella sua trasmissione in onda su Rai3 Solovyev, che è un propagandista russo colpito da sanzioni Ue. Chiedo al Direttore di rete e alla Commissione di Vigilanza di intervenire per impedirlo: il servizio pubblico italiano non può essere in alcun modo megafono della disinformazione russa”. In altre parole? Il servizio pubblico italiano deve essere il megafono privato dei guerrafondai di destra e di sinistra, guai a portarvi dentro voci, idee e posizioni diverse.

L’otto fino alla vittoria!

Lo scorso 8 marzo alla chiamata lanciata, per il 9° anno consecutivo, da Non una di meno decine di migliaia di donne hanno risposto Presente! Hanno inondato piazze e strade con il messaggio chiaro di “Lotto, boicotto, sciopero” e si sono messe in marcia per gridare forte e chiara la necessità di rompere le catene che le opprime.

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Lavoro operaioi sicurezza e repressione sui luoghi di lavoro

Mettere sempre al centro la tutela e gli interessi di lavoratori e utenti per vincere!

Rilanciamo a seguire la nota che il Coordinamento Fare Rete contro la repressione politico-sindacale ha pubblicato a proposito della vittoriosa sentenza di Gianluca Liviabella, autista di Busitalia Umbria colpito da 30 giorni di sospensione per essersi rifiutato di eseguire una manovra pericolosa con il mezzo.

 

 

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Resistenza n. 3/2025

Sciopero e picchetti per il contratto! Mobilitazione alla Beko di Cassinetta (VA)

In occasione dello sciopero provinciale di otto ore per il Ccnl dei metalmeccanici, proclamato dai sindacati confederali il 21 febbraio, siamo andati ai cancelli della Beko (ex Whirlpool) di Cassinetta (VA). Le Rsu hanno deciso di presidiare i cancelli fin dal mattino per tenere i riflettori accesi sulla vertenza in corso nel loro gruppo. Si tratta di migliaia di licenziamenti che coinvolgono il loro stabilimento e gli altri presenti in Italia: uno a Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno, e uno a Siena.

Alle 5.30 del mattino i delegati sindacali, le Rsu e qualche lavoratore avevano già bloccato le due entrate principali dello stabilimento.

Crisi generale del capitalismo e Terza guerra mondiale

*Adattamento dell’intervento del P.Carc alla Conferenza “La Terza guerra mondiale e la lotta contro la Nato e l’imperialismo” organizzata dalla Piattaforma Antimperialista Mondiale dall’8 all’11 luglio 2024 a Washington

 

Intervista al compagno Luigi Spera

Luigi Spera è un vigile del fuoco, tesserato Usb e compagno del collettivo Antudo. È stato accusato di aver compiuto atti di “natura terroristica” durante un’azione dimostrativa svoltasi nel novembre 2022 alla sede di Palermo della Leonardo Spa.
Da allora contro Luigi è iniziata una lunga e pesante persecuzione (carcerazione, prolungato regime di isolamento a Palermo, trasferimento punitivo ad Alessandria), fino a quando, nel dicembre 2024, il Tribunale del Riesame ha escluso dalle accuse l’aggravante terroristica e ha ordinato la sua scarcerazione, corredata da alcune misure cautelari (obbligo di firma, dimora nel comune di residenza e divieto di allontanarsi dalla sua abitazione in orario notturno).

 

 

Riprendere il cammino interrotto

80° anniversario della vittoria della Resistenza sul nazifascismo

Vogliamo celebrare i protagonisti della Resistenza. Vogliamo ricordare circostanze ed episodi in cui il coraggio, la fame di conquista, la fame di libertà dall’oppressione hanno reso dei giganti gli uomini e le donne delle masse popolari. Vogliamo contribuire a sgomberare il campo e contrastare i continui tentativi di revisionismo. Ma, soprattutto, vogliamo individuare e trattare i limiti e gli errori politici della sinistra del Pci, quelli che non sono stati superati neppure dall’eroismo e dalla generosità e che hanno interrotto il cammino che la classe operaia italiana stava compiendo per fare dell’Italia un paese socialista.

A questo il P.Carc dedicherà una campagna di agitazione e di propaganda che inizia ad aprile e proseguirà per tutto l’anno. L’obiettivo è sostenere le spinte, gli slanci e le iniziative di cui oggi, nella fase rivoluzionaria in sviluppo in cui siamo immersi, il movimento comunista italiano è protagonista.

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net – sito: www.carc.it

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