Alessandro Di Battista – 29/03/2025
https://alessandrodibattista.substack.com/p/accadde-oggi-29-marzo-1973
Il 29 marzo del 1973 venne completato il ritiro delle truppe statunitensi dal Vietnam. La guerra sarebbe finita due anni dopo. L’esercito USA era entrato in guerra ufficialmente a seguito del famigerato incidente del Golfo del Tonchino, ovvero l’attacco da parte dei Viet Minh ad alcune navi militari statunitensi ormeggiate nel golfo che si trova tra il Vietnam del Nord e la Cina meridionale.
Quell’incidente venne utilizzato dal Presidente degli Stati Uniti Lyndon B. Johnson come casus belli per convincere il Congresso ad approvare la “risoluzione del Golfo del Tonchino” che prevedeva il coinvolgimento diretto degli USA nella guerra del Vietnam. Oggi sappiamo che quell’incidente non c’è mai stato. Si sono inventati tutto i servizi segreti USA per ingannare la pubblica opinione statunitense e convincerla che la guerra fosse inevitabile. Questa è una scomoda verità. E ve ne racconto un’altra.
Le due guerre più distruttive dalla Seconda guerra mondiale in poi, ovvero la guerra del Vietnam (oltre 2 milioni di civili uccisi) e l’invasione USA dell’Iraq del 2003 (600.000 morti tra morti dirette e indirette) sono nate grazie alle menzogne.
Vietnam, come detto, incidente del Golfo del Tonchino e Iraq 2003 “presenza di armi di distruzione di massa in mano a Saddam Hussein”. Tutte balle, balle che hanno provocato la morte di milioni di persone, uomini, donne, vecchi e bambini come noi. Esattamente come noi.
Disse Julian Assange: “Se le guerre possono essere avviate dalle bugie, esse possono essere fermate dalla verità”. Frase quanto mai attuale. Anche perché in Europa c’è chi si sta preparando alla guerra, chi vuole la guerra, chi prova a costruire una mentalità di guerra lanciando un totale lavaggio del cervello e provando a convincerci che Mosca sia intenzionata ad attaccare l’Europa. “Mosca tra 4-5 anni potrebbe pensare di attaccarci” (frase pronunciata alcune settimane fa da Mark Rutte, Segretario della Nato) è l’evoluzione di “Saddam Hussein ha armi di distruzione di massa e presto le userà, dunque dobbiamo attaccarlo prima noi”.
La Storia si ripete sempre, i massacri di domani verranno giustificati sulla base di menzogne. Questo è sempre avvenuto. Ricordare la Storia ci permette di essere liberi, indipendenti, sovrani.
Per questo racconto queste “Scomode verità”. E ve ne dico altre. Seymour Hersh, il grande giornalista d’inchiesta statunitense, vinse il Premio Pulitzer per il miglior giornalismo internazionale per aver raccontato il massacro di Mỹ Lai, ovvero la strage di 504 civili disarmati (soprattutto anziani, bambini e neonati) commessa da un plotone della 23ª Divisione di fanteria dell’esercito USA guidato da William Calley. Calley, colui che ordinò il massacro, venne condannato all’ergastolo il 31 marzo del 1971 ma il giorno dopo (1 aprile) il Presidente Nixon gli concesse gli arresti domiciliari. È rimasto ai domiciliari per tre anni e mezzo, poi gli venne concessa la grazia definitiva. Il massimo responsabile della strage di bambini vietnamiti di Mỹ Lai non si è fatto un giorno di prigione. E questa sarebbe la democrazia USA.
Seymour Hersh è stato il primo a svelare la verità sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2. Il primo! È stato il primo a negare il coinvolgimento di Mosca e ad accusare i servizi segreti occidentali per quello che, ad oggi, è il più grande attacco ad infrastrutture civili in Europa degli ultimi decenni. Ormai la verità, come il gas del Baltico, è venuta a galla. Ma non va ripetuta. Altrimenti dovremmo fare i conti con un’altra scomoda verità: ovvero che l’attacco terroristico più grave alle infrastrutture energetiche europee non l’hanno fatto i russi ma gli ucraini con il coinvolgimento dei servizi segreti occidentali, a cominciare dalla CIA.
Tornando alla guerra in Vietnam segnalo un’altra cosa interessante che quasi mai viene raccontata. A combattere, insieme ai soldati USA contro il Vietnam del Nord, c’erano anche decine di migliaia di soldati sudcoreani. C’è chi ritiene che in totale abbiano combattuto in Vietnam 350.000 soldati di Seul.
Molti di loro si sono macchiati di crimini atroci quali, per esempio, la strage di Phong Nhi. Phong Nhi è un villaggio della provincia vietnamita di Quang Nam, nella parte centrale del Vietnam. Il 12 febbraio 1968 le truppe sudcoreane uccisero 70 civili.
Tra l’altro, il 7 febbraio 2023 una corte sudcoreana ha stabilito che la Corea dovrà pagare un risarcimento di 24.000 dollari a Nguyen Thi Thanh, una donna che all’epoca della strage di Phong Nhi aveva solo 8 anni e venne colpita in pancia da una pallottola.
Chi si scandalizza per la presenza di, pare, dai 5.000 ai 10.000 soldati nordcoreani nel Kursk, chiamati a combattere, pare, dal Cremlino, dovrebbe ricordarsi che gli USA imposero di fatto a Seul di inviare in Vietnam centinaia di migliaia di soldati sudcoreani a combattere una sporca guerra nata grazie a una gigantesca fake news.
Questo lo dico non per giustificare le atrocità di oggi ma per far capire che il Blocco occidentale non può vantare alcun primato morale. Anzi. Le guerre più distruttive dalla Seconda guerra mondiale in poi, come detto, le hanno fatte gli occidentali mentendo alle pubbliche opinioni. E ricordo a tutti – perché mi sono dato una missione, quella di utilizzare ogni spazio per denunciare il massacro infinito di Gaza – che il genocidio dei palestinesi lo stanno facendo gli occidentali. Sono occidentali i terroristi nazional-sionisti. Sono occidentali gli statunitensi, coloro che li armano, e sono occidentali gli europei, quelli che restando zitti e immobili si sono macchiati eternamente le mani del sangue dei bambini della Palestina.