[CARC] Sulle polemiche che accompagnano la manifestazione del 5 aprile a Roma contro guerra, economia di guerra e riarmo

Newsletter n. 14_2025

 

Sulle polemiche che accompagnano la manifestazione del 5 aprile a Roma contro guerra, economia di guerra e riarmo

Lavoriamo incessantemente alla strutturazione del fronte anti Larghe Intese. Anzi, che il fronte si strutturi è parte del piano d’azione del P.Carc.
Per questo, senza alcuna paura di essere strumentalizzati da qualcuno, abbiamo deciso di essere in piazza il 5 aprile, nella manifestazione promossa dal M5s, come all’assemblea indetta dall’Usb lo stesso giorno a Roma, nelle piazze della Fiom, della Fim e della Uilm il 28 marzo, in piazza a sostegno della resistenza e del popolo palestinese il 12 aprile e saremo in tutte le piazze in cui riusciamo a essere presenti, per sostenerle e attuare il nostro piano d’azione.

76° anniversario della Nato. Le mobilitazioni previste dal 4 al 6 aprile

Nelle giornate del 4, 5, 6 aprile si svolgeranno le iniziative territoriali del Coordinamento Nazionale No Nato che ha lanciato l’appello “Dichiariamo il 4 aprile Giornata contro la NATO e la guerra!”.
Rilanciamo di seguito l’elenco delle iniziative e mobilitazioni previste per queste tre giornate. Appuntamenti importanti che preparano il campo per le grandi iniziative di lotta che il movimento di resistenza delle masse popolari italiane metterà in campo nelle giornate del 12 aprile, 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno.

Sciopero dei metalmeccanici. Com’è andata?

“Senza contratto si sciopera” questo lo slogan con cui lo scorso 28 marzo i metalmeccanici del paese hanno incrociato le braccia per 8 ore. Si tratta del terzo sciopero da dicembre e del secondo in due mesi organizzato dai sindacati confederali nell’ambito della lotta per il rinnovo del CCNL di categoria. Un contratto che riguarda oltre un milione e mezzo di operai, scaduto ormai da oltre 9 mesi e per il cui rinnovo Federmeccanica sta tentando il muro contro muro, opponendo una piattaforma padronale a quella votata dal 98% degli operai.

Dal bradisismo alle alluvioni la catastrofe incombe. Alimentare la riscossa!

È solo il popolo che può salvare il popolo, questo non è un modo di dire, ma una lente con cui guardare alla realtà e decidere che strada imboccare. Non crediamo che qualcuno sobbalzerà dalla sedia se diciamo che la catastrofe incombe e non sussulterà se scriveremo che episodi come la gestione del bradisismo nei Campi Flegrei e le alluvioni delle scorse settimane ne sono ennesima manifestazione. A ben guardarli, però, sono anche la cartina di tornasole della capacità e determinazione delle masse popolari di organizzarsi e gestire se stesse e i propri territori in modo migliore di quanto non facciano i loro attuali governanti. L’altra faccia, quella vitale, del degrado e della rovina delle classi dirigenti borghesi.

Spezzata la tregua in Palestina. Che fare?

Nella notte tra il 17 e il 18 marzo sono ripresi i raid a Gaza e in meno di 24 ore, sotto le bombe, sono morti circa 500 palestinesi mentre altrettanti sono rimasti feriti. Lo stato illegittimo di Israele ha rotto la tregua e con la complicità degli Usa, ha ricominciato a colpire non solo la Palestina, ma anche Libano, Siria e Yemen, bombardati tutti la stessa notte. Sono ripartiti i bombardamenti del regime sionista su Gaza e i massacri in Cisgiordania, l’uccisione di operatori umanitari e di personale medico sanitario palestinese e decine sono state le mobilitazioni nel nostro paese in solidarietà con la Resistenza palestinese contro la violazione della tregua da parte dei sionisti.

Cosa sta succedendo in Palestina?

A partire dal 2 aprile, tutti i panifici nella Striscia di Gaza sono chiusi. Questo l’effetto della chiusura delle frontiere imposta da Israele il 2 marzo. Una chiusura che ha bloccato l’entrata degli aiuti umanitari ormai da un mese, il periodo più lungo dall’inizio degli attacchi sionisti.
A Gaza mancano farina, gas e carburante, i prezzi dei beni alimentari sono schizzati alle stelle. La resistenza del popolo deve concentrarsi anche sul razionamento dei viveri e delle scorte di qualsiasi bene.
Mentre isola e affama la popolazione, Israele continua le aggressioni militari. L’esercito israeliano continua i bombardamenti e ha ampliato l’assalto terrestre su Gaza.

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Edizioni Rapporti Sociali – Nuova pubblicazione

Il voltagabbana

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Maglia per l’80° anniversario della vittoria della Resistenza

1945 – insorgemmo per la Liberazione / 2025 – insorgiamo per la rivoluzione

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Ciclo di incontri con la delegazione di compagni della Piattaforma Antimperialista Mondiale (Pam) e del Partito della Democrazia Popolare (Pdp) della Corea del Sud

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Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net – sito: www.carc.it

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