Guerra contro Cuba: resa o resistenza?

cubainformacion.tv – 24/07/2025

Cubainformation – Articolo: Guerra contro Cuba: resa o resistenza?

 

Cuba sta vivendo un momento di “Patria o Morte”, senza dubbio. La guerra economica degli Stati Uniti è di tale portata, ha effetti così letali, che il popolo cubano si trova di fronte a una decisione trascendentale nella sua storia: quella della resistenza (per la vittoria) o della resa.

L’Assemblea Nazionale di Cuba ha discusso in questi giorni la gravissima crisi economica e sociale del paese, a causa dello strangolamento di Washington di tutte le fonti di reddito. Il presidente Miguel Díaz-Canel ha dichiarato: “Non siamo un incidente della storia. Siamo la logica conseguenza di una storia di resistenza e ribellione contro gli abusi e le ingiustizie. Quello che abbiamo imparato dalla Rivoluzione cubana è che gli ideali non si cambiano perché cambiano le circostanze. Che la trincea non venga abbandonata quando l’accerchiamento nemico si stringe. Abbiamo imparato che solo avendo come principi chiare le convinzioni è possibile sostenere e vincere le battaglie. Abbiamo anche imparato che si esce dall’assedio combattendo”.

Nel parlamento cubano sono state discusse questioni laceranti come l’aumento visibile della povertà e il numero di persone che vagano, che praticano l’accattonaggio o che si trovano in una posizione di particolare vulnerabilità sull’isola. Abbiamo già discusso nell’ultimo programma di come la Ministra del Lavoro cubana abbia fatto alcune dichiarazioni deplorevoli su questo tema, che le sono costate il posto, dopo clamorose proteste sulle reti e dopo un intervento duro e chiarificatore del Presidente della Repubblica. Ma i media di disinformazione hanno approfittato del fatto (che dimostra che il controllo popolare funziona a Cuba) per incolpare la povertà… del blocco degli Stati Uniti? No! Al governo cubano! Come il quotidiano El País, che ha pubblicato un editoriale vergognoso e demagogico intitolato “Miseria a Cuba”. L’ex ambasciatore cubano a Madrid, Gustavo Machín, rispose in una lettera“Basandosi su ciò che è accaduto con il Ministro del Lavoro e della Sicurezza Sociale, El País accusa il governo cubano, affermando che ‘getta il popolo cubano nella miseria’. Non una menzione, nemmeno a margine, degli effetti tremendamente negativi che il blocco degli Stati Uniti ha sulla vita quotidiana dei cubani. Ebbene, lo cita affermando che è una scusa per il governo per eludere la responsabilità della sua “cattiva gestione”. El País può essere sicuro che, se così fosse, i promotori del blocco lo avrebbero tolto molto tempo fa… Suggerirei a El País, solo per fare un esempio, di chiedere alle banche spagnole se hanno l’autorizzazione del governo degli Stati Uniti per effettuare transazioni con Cuba o se non hanno paura di essere sanzionate per i loro rapporti con Cuba”.

Anche nel programma distruggiamo le fake news sulle presunte “dimore” di Mariela Castro, o il grande ruolo di deputate anticubane come María Elvira Salzar che, dopo aver assicurato che i migranti cubani negli Stati Uniti sono “intoccabili”, ora non sa dove andare per giustificare la persecuzione contro di loro da parte della polizia politica degli Stati Uniti. con l’obiettivo di detenerli e deportarli.

Abbiamo anche parlato (momento stellare del programma!) del grande ruolo di Yotuel Romero e Beatriz Luengo che, nello show di Alexander Otaola, hanno dovuto voltare la faccia, imbarazzati, così l’influencer gli ha sputato in faccia. Volete sentirlo? Non perdetevi “El Batazo”!

 

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