L’intervista del ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov, non è andata giù al Presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale evidentemente proclama di sostenere la libertà di stampa ma in realtà dimostra intolleranza quando viene data la parola a un esponente del governo di Mosca.
Mario Draghi si è spinto sino a definire un “comizio” quello di Lavrov e “aberranti” le sue parole.
A stretto giro di posta da Mosca è arrivata la risposta di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri della Federazione Russa. Riguardo le accuse di “comizio” e “una sessione di agitazione politica”, Zakharova ha affermato che “agitazione politica è quando viene pubblicato qualcosa su iniziativa dell’oratore, come la pubblicità”. Invece per quanto riguarda l’intervista andata in onda su Rete 4 l’iniziativa è venuta dai giornalisti italiani. “L’iniziativa per condurre l’intervista non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma da giornalisti italiani. Riceviamo centinaia di richieste di interviste a Sergey Lavrov, rappresentanti del ministero e delle ambasciate. I giornalisti italiani sono stati insistenti, hanno detto che era importante mostrare tutti i punti di vista. In cosa hanno torto?”, ha chiesto retoricamente la diplomatica russa.
Zakharova ha inoltre evidenziato che la parte russa non ha apportato modifiche alla versione finale dell’intervista. “Le domande che il presentatore ha posto, le ha formulate lui stesso. Non abbiamo apportato modifiche alle domande o alla versione finale dell’intervista”.
Zakharova tramite il proprio canale Telegram ha poi scritto: “Voglio che i cittadini italiani sappiano la verità. Perché i politici italiani ingannano il loro pubblico”.
Il 1° maggio, in onda sul canale Rete 4 dell’emittente Mediaset, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha delineato le principali posizioni della Federazione Russa su quanto sta accadendo in Ucraina, evidenziando che la parte ucraina, con il sostegno degli Stati Uniti non vuole continuare i negoziati. Ha anche posto enfasi sulle false informazioni diffuse dai media occidentali e ha spiegato una serie di decisioni della leadership russa.
#Lavrov a Zona Bianca: “L’Italia è in 1ª fila fra coloro che adottano sanzioni antirusse. All’inizio ci siamo sorpresi, pensavamo che l’Italia fosse diversa, ma dichiarazioni di politici e giornalisti italiani sono andati oltre le buone pratiche diplomatiche”. pic.twitter.com/yHdKRN4eiS
— lantidiplomatico.it (@Lantidiplomatic) May 1, 2022
L’AntiDiplomatico
03/05/2022