[SinistraInRete] Il capitalismo britannico cambia cavallo per non cambiare nulla. I lavoratori potranno accettarlo?

Rassegna 05/07/2024

Il Pungolo Rosso: Il capitalismo britannico cambia cavallo per non cambiare nulla. I lavoratori potranno accettarlo?

ilpungolorosso

Il capitalismo britannico cambia cavallo per non cambiare nulla. I lavoratori potranno accettarlo?

di Il Pungolo Rosso

Le elezioni anticipate in Francia e Gran Bretagna, tra fine giugno e la prima settimana di luglio, preannunciano scossoni politici ma, a guardar bene, più di facciata che di sostanza: in Francia sarà il ballottaggio a decidere se il Rassemblement National di Le Pen otterrà la maggioranza in Parlamento; in Gran Bretagna è data per certa la vittoria dei laburisti dopo 14 anni di governo Tory. Quel che è certo è che l’alternanza politica nel Regno Unito non porterà a grossi cambiamenti della linea politica dei precedenti governi conservatori, soprattutto sul tema della guerra e dell’economia di guerra, su cui convergono praticamente tutti i partiti che sono nel “gioco” elettorale. D’altra parte l’attuale leader laburista, Keir Starmer, diversamente dal suo predecessore Jeremy Corbyn, compete con il premier conservatore Rishi Sunak e con i liberaldemocratici per il sostegno del grande capitale, che gli sta facendo credito.

 

Più cannoni, meno burro

Un esame dei programmi dei due principali partiti britannici, il laburista dato in vantaggio con il 40% dei voti contro il 20% dei conservatori, ci conferma il fatto che entrambi sono accomunati da ciò che le rispettive borghesie imperialiste ritengono essenziale: il riarmo con l’aumento della spesa per quella che è ipocritamente chiamata la “Difesa”, nonché l’appoggio all’Ucraina contro la Russia. Anche i liberaldemocratici sono allineati in politica estera, mentre solo il partito populista anti-immigrati di estrema destra, Reform UK di Nigel Farage, che i sondaggi danno al terzo posto con il 16,5% dei voti, esprime posizioni più mediate nei confronti della Russia.

Leggi tutto

Gerardo Lisco: “Realismo Capitalista” di Mark Fisher ossia lo “stalinismo di mercato”

linterferenza

“Realismo Capitalista” di Mark Fisher ossia lo “stalinismo di mercato”

di Gerardo Lisco

Senza titolo.vmnnigjpegRiflettere sul sistema capitalista come fa Mark Fisher nel suo saggio dal titolo “Realismo Capitalista” non è da tutti. Il saggio di Fisher “Realismo Capitalista” edito da Nero è stato pubblicato in Italia nel 2018, la sua prima edizione risale al 2009. Siamo in pieno passaggio dalla crisi finanziaria dovuta alla bolla speculativa legata ai “fondi spazzatura” alla crisi del debito “sovrano europeo” del 2010, secondo la corretta intuizione dell’economista Roubini. Come scrive nella sua prefazione al saggio di Fisher Valerio Mattioli << La tesi è semplice: il The Is No Alternative al capitalismo pronosticato dalla Thatcher è stato infine introiettato non solo dalle forze politiche che pure a suo tempo occupavano il campo avversario a quello del conservatorismo neoliberale, ma dallo stesso inconscio collettivo; il risultato è che “è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo”>> e’ in questo passaggio il senso del realismo capitalista. Il Capitalismo neoliberale ha avuto la capacità di modificare a tal punto la coscienza individuale e collettiva, con effetti drammatici sia sul piano sociale che psichico, che perfino coloro che dicono di opporsi , di fatto, operano nel senso indicato dal Capitalismo Neoliberale. Non è un caso che Fisher nel suo saggio evidenzi il crescere di malattie psichiche dovute a tale sistema. Fisher ha maturato le sue riflessioni, filosofiche e sociologiche, prendendo spunto da un “mondo” per così dire non accademico. Acquisisce notorietà come blogger per poi diventare famoso grazie ai suoi scritti di politica, musica e cultura popolare. Vicino alle teorie filosofiche “accelerazioniste” secondo le quali il capitalismo potrà essere superato alla sola condizione di “accelerare” i processi che lo caratterizzano portandolo all’autodistruzione. L’Accelerazionismo” si presenta tanto come filosofia politica di destra quanto di sinistra, Fisher si caratterizza come teorico di sinistra, chiaramente marxiano.

Leggi tutto

Kit Knightly: Ecco perché non dovreste mai credere ai vostri occhi

comedonchisciotte.org

Ecco perché non dovreste mai credere ai vostri occhi

di Kit Knightly – off-guardian.org

illusione 750x430.jpgLo spot pubblicitario è semplice. Un autobus è bloccato nel traffico dopo aver urtato un carretto della frutta, una giovane passeggera guarda fuori dal finestrino un bel ragazzo in una decappottabile. Scende dall’autobus, sale in macchina e l’uomo la porta via come fosse il suo autista mentre lei mangia una barretta di cioccolato.

La giovane donna è Audrey Hepburn.

Questo ha implicazioni molto significative sulla nostra percezione del mondo in cui viviamo, in modi di cui nessuno parla veramente. Ma su Audrey torneremo più avanti.

Non sempre sembra essere così, ma gli esseri umani sono innatamente fiduciosi.

Che si tratti di uno sviluppo evolutivo progettato per rendere più facile il funzionamento di un gruppo sociale o di un residuo di migliaia di generazioni di pensiero religioso, in fondo, quello che ci viene spontaneo pensare, in modo quasi automatico, è che la maggior parte delle persone – la maggior parte delle volte – dice la verità.

Si tratta di un’inclinazione naturale che i tiranni hanno ben compreso – e di cui hanno approfittato – per secoli.

Ma, per quanto la fiducia che riponiamo negli altri sia innata, c’è qualcosa di cui ci fidiamo di più: i nostri occhi.

Siamo creature visive e, una volta che qualcuno ha visto qualcosa, o crede di aver visto qualcosa, è quasi impossibile convincerlo del contrario.

E, al giorno d’oggi, anche gli aspiranti tiranni possono approfittarne.

Leggi tutto

Andrea Zhok: Il Grande Fratello è buono

lantidiplomatico

Il Grande Fratello è buono

di Andrea Zhok*

Oggi, sfogliando un po’ di siti di informazione online sono incappato in due notizie, nessuna delle due del tutto nuova.

La prima è la notizia della cessione del governo italiano delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, prima TIM, al KKR Global Institute, fondo americano presieduto dall’ex generale David H. Petraeus, ex direttore della CIA.

Niente di anomalo, niente che non rientri nella fisiologia di questo paese.

Il governo “sovranista”, quello che si imporpora d’orgoglio nazionale quando deve fare gli spottoni pre-elettorali, cede serenamente e sistematicamente ogni residuo di autonomia al capobastone americano.

Per l’occasione, allarmi antifascisti non pervenuti.

I nostri sovranisti à la carte del “fascismo” hanno recepito più o meno solo il principio di cieca obbedienza gerarchica e un po’ di darwinismo sociale.

La cieca obbedienza al capobranco oggi si esercita in direzione di un padrone con passaporto americano e il darwinismo sociale si traduce in mercatismo (il mercato ha sempre ragione, il mercato è efficiente, il mercato è buono, in particolare se a comprare è un padrone a stelle e strisce.)

Leggi tutto

Paolo De Prai: Giocatori d’azzardo versus leninisti

contropiano2

Giocatori d’azzardo versus leninisti

di Paolo De Prai

Passate circa tre settimane dalle elezioni europee e dai suoi risultati iniziano a essere pubblicate con il contagocce le prime analisi, non tanto di come esse sono andate, ma dello stato della sinistra, quella vera, in un quadro preoccupante dal punto di vista di minacce di guerra, di stato della democrazia e dell’economia in Italia, del degrado ambientale visto le piogge torrenziali sempre più frequenti o il caldo estremo.

L’unica cosa positiva di queste elezioni è l’elezione con relativa scarcerazione di Ilaria Salis, in attesa come agirà da antifascista militante per cui ha sofferto 16 mesi di carcere, eletta in un partito, Alleanza Verdi Sinistra (AVS), che invece non brilla per chiarezza ma che vive di propaganda.

La mia valutazione di AVS è che è una “azienda a conduzione familiare”, che vende ai suoi elettori l’illusione di essere rappresentati ma che assolutamente, come formazione politica, non ha alcuna intenzione di mettere in discussione la società in cui viviamo e che vive dei proventi dei suoi eletti, infatti sia la candidatura di Ilaria Salis come quella di Mimmo Lucano avevano proprio lo scopo di fare apparire “attraente” la loro lista al di la di un vago impegno politico di sinistra, come fu per Soumahoro.

Leggi tutto

Chris Hedges: Avete salvato Julian Assange

lantidiplomatico

Avete salvato Julian Assange

di Chris Hedges* – Scheerpost

La macchina oscura dell’impero, la cui mendacità e ferocia Julian Assange ha esposto al mondo, ha passato 14 anni a cercare di distruggerlo. Gli hanno bloccato i fondi, cancellando i suoi conti bancari e le sue carte di credito. Hanno inventato false accuse di violenza sessuale per farlo estradare in Svezia, dove sarebbe stato poi spedito negli Stati Uniti. 

Lo hanno intrappolato nell’ambasciata ecuadoriana a Londra per sette anni dopo che gli era stato concesso l’asilo politico e la cittadinanza ecuadoriana, rifiutandogli un passaggio sicuro per l’aeroporto di Heathrow. Hanno orchestrato un cambio di governo in Ecuador che lo ha visto privato dell’asilo politico, perseguitato e umiliato da un personale dell’ambasciata compiacente. Hanno incaricato la società di sicurezza spagnola UC global dell’ambasciata di registrare tutte le sue conversazioni, comprese quelle con i suoi avvocati. 

La CIA ha pensato di rapirlo o di assassinarlo. Hanno fatto in modo che la polizia metropolitana di Londra facesse irruzione nell’ambasciata – territorio sovrano dell’Ecuador – e lo sequestrasse. Lo hanno tenuto per cinque anni nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh, spesso in isolamento. 

Leggi tutto

Miguel Martinez: Non costa Quasi Niente

kelebek3

Non costa Quasi Niente

di Miguel Martinez

Molti avranno visto l’immagine che il salsicciaio Matteo Salvini ha diffuso su Twitter:

https://kelebeklerblog.com/wp-content/uploads/lega_tappo.jpeg

accompagnata dal testo,

“Eco-norme surreali volute da Bruxelles? No, grazie. Sì al buonsenso! Per Più Italia e Meno Europa, vota Lega”

Ora, la misura non è esattamente surreale. E’ più facile abbandonare in giro un tappo da solo che una bottiglia, sappiamo che sulle nostre spiagge si trovano molti più tappi che conchiglie.

Ma proprio perché è così minimale la misura, ha qualcosa di ridicolo. E magari io, che non butterei un tappo senza pensarci, mi sento un pochino offeso; e questo si somma a tante altre cose che non capiamo, e che ci piovono addosso, e in un mondo in cui l’unico potere che ci è concesso è quello di votare ogni cinque anni contro qualcuno, contribuiscono alla sensazione di far parte di un gregge diretto da un pastore disumano, per fini che sa solo lui.

Allo stesso tempo, dovrebbe essere ovvio che il problema non è il tappo, è la bottiglia:Nel 2016, furono prodotti 320 mila miliardi di tonnellate di plastiche di tutti i tipi.

Leggi tutto

Collettivo Legauche: L’Antropocene e l’insostenibilità del capitalismo

collettivolegauche

L’Antropocene e l’insostenibilità del capitalismo

di Collettivo Legauche

antropocenenbfsdebvbg1. Introduzione

Ian Angus nel libro Anthropocene. Capitalismo fossile e crisi del sistema Terra, tradotto in italiano da Alessandro Cocuzza, Vincenzo Riccio e Giuseppe Sottile, tenta di far dialogare le innovazioni delle Scienze della Terra che indagano la nuova fase in cui è entrato il sistema terrestre, l’Antropocene, e le teorie ecosocialiste della frattura metabolica prodotta dal capitalismo che porta a crisi ecologiche. L’autore offre agli scienziati del sistema terrestre l’analisi socio-economica del marxismo ecologico e a quest’ultimi la centralità del concetto di Antropocene nel XXI secolo. Come fecero Marx ed Engels con L’origine delle specie di Darwin, dobbiamo gettare ponti tra scienze naturali e sociali, integrando le scoperte degli scienziati nella teoria marxista.

 

2. L’Antropocene secondo gli scienziati

A portare alla ribalta il termine Antropocene fu il chimico atmosferico Paul J. Crutzen nel 2000 a partire dalla constatazione che le attività umane erano diventate talmente rilevanti da interferire con i processi naturali. Il risultato è l’abbandono della sua naturale epoca geologica, l’Olocene, con le attività umane capaci di rivaleggiare con le forze della natura, spingendo il pianeta verso una terra incognita, con molto più caldo e molta meno vegetazione e biodiversità. Ciò è possibile perché la Terra è un sistema planetario integrato dove la biosfera si comporta come una componente essenziale e attiva e le attività umane influenzano la Terra su scala globale in maniera sempre più rapida, interattiva e complessa finendo per alterare il sistema terrestre, minacciando processi ed elementi biotici e abiotici da cui dipende lo stesso uomo.

Leggi tutto

Gianandrea Gaiani: Media, censure e facce di bronzo

analisidifesa

Media, censure e facce di bronzo

di Gianandrea Gaiani

x1080.jpgHa suscitato reazioni aspre quanto ingiustificate in Europa la decisione resa nota il 25 giugno dalle autorità russe di imporre restrizioni nei confronti di 81 media europei impedendone l’accesso tv e internet al territorio della Federazione Russa.

Tra i media europei presi di mira figurano i siti di RAI, LA7, La Stampa e Repubblica, come spiega l’agenzia di stampa Ria Novosti ma anche i giornali tedeschi Der Spiegel, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung, i quotidiani francesi Le Monde, La Croix e l’agenzia France Presse (AFP) oltre a Radio France Internationale. La Russia ha imposto restrizioni anche ai quotidiani spagnoli El Mundo ed El Pais, all’agenzia di stampa EFE, all’emittente statale austriaca ORF e ai giornali web Politico ed Euobserver.

L’iniziativa russa costituisce una “rappresaglia” sul fronte mediatico rispetto alla decisione assunta il 17 maggio dal Consiglio Europeo di vietare sul territorio dell’Unione la diffusione video e internet dell’agenzia Ria Novosti e dei giornali Izvestia e Rossiyskaya Gazeta: divieto che ha preso il via proprio il 25 giugno.

”In risposta alla decisione presa dal Consiglio della Ue il 17 maggio di vietare ‘qualsiasi attività di trasmissione’ su tre media russi che entra in vigore oggi, 25 giugno, vengono adottate contro-restrizioni all’accesso introdotte dal territorio della Federazione Russa alle risorse radiotelevisive di numerosi media degli Stati membri dell’Ue e degli operatori di tutta Europa, che diffondono sistematicamente false informazioni sullo svolgimento dell’operazione militare speciale” in corso in Ucraina, si legge nel comunicato del ministero degli Esteri russo.

I russi, prosegue la nota, hanno ripetutamente e a vari livelli avvertito che ”le molestie politicamente motivate nei confronti dei giornalisti e i divieti infondati nei confronti dei media russi nella Ue non passeranno inosservati”.

Leggi tutto

Fulvio Grimaldi: Italia: “siamo sempre tre, tre briganti e tre somari, solo tre” UE: “siamo sempre sei, sei briganti e sei somari, solo sei”

mondocane

Italia: “siamo sempre tre, tre briganti e tre somari, solo tre”

UE: “siamo sempre sei, sei briganti e sei somari, solo sei”

di Fulvio Grimaldi

https://youtu.be/42i_5jIlMAY

Se vogliamo per forza usare le desuete e decrepite categorie di destra e sinistra come utilizzate dalle ombre cinesi che si dichiarano dell’una o dell’altra fede, dobbiamo parlare di un tumulto domestico ed europeo dove chi si affronta appartiene alla categoria delle destre unificate. Per trovare qualcosa di sinistra, nel senso classico del termine, dobbiamo andare a cercare nelle piazze e frugare in aule accademiche, dove si ha chiaro il distinguo oggi decisivo: destra imperialista, capitalista, ultraliberista, ultraprivatista, guerrafondaia, ammantata di “valori occidentali”; sinistra (in nuce) antimperialista, anti-neocolonialista, antiguerra, dalla parte della giustizia sociale, dell’autodeterminazione individuale, collettiva, nazionale.

Lo so, Marx avrebbe da ridire, ma anche Hegel,, figurati i loro chierichetti. La categorizzazione è fatta con l’accetta. Troverei qualche indulgenza nel mio maestro Che Guevara, sicuramente nell’eroe bambino Pinocchio, magari anche in Garibaldi (al punto da far inorridire il rigurgito di neoborbonismo che sta investendo la nostra maturazione in Stato nazionale (con piena soddisfazione di coloro che ora lo stanno frantumando).

Leggi tutto

Salvatore A. Bravo: Assange: unum castigabis, centum emendabis

linterferenza

Assange: unum castigabis, centum emendabis

di Salvatore A. Bravo

Il caso Assange sembra risolversi nel modo migliore possibile, benché nulla potrà cancellare la lunga e ingiusta detenzione a cui il giornalista è stato sottoposto. Detenzione, isolamento e terrore sono stati i compagni di “cella” del giornalista. Assange è marchiato per sempre, nella sua psiche e nel suo corpo il dominio ha impresso la sua verità. Il Totalitarismo liberista ha mostrato il suo volto autoritario; si è semplicemente svelato. La democrazia oligarchica e atlantista ha bandito la verità dalla sua struttura politica e sociale. Si è liberi di comprare, vendere e saccheggiare, ma la verità deve restare distante e oscura. Ai sudditi è dato il divertissement come strumento per derealizzarsi e illudersi di vivere in uno Stato libero e democratico. Il potere sempre più simile al Celeste Impero si cela nella sua nicchia dorata, ai sudditi non è dato di vederlo e di comprenderlo.

Ora che la verità non è più aggirabile, abbiamo dinanzi a noi il quadro reale della realtà. La violenza è la sostanza della democrazia plutocratica, il Ministero della verità non rispetta nessuna legge internazionale, anzi quest’ultima serve solo a giustificare la legge del più forte. La legge vale solo per gli Stati canaglia e per i nemici di turno, chi detiene il potere, come gli antichi sovrani, è al di sopra della legge, è unto dal “capitale”. La sacra unzione medioevale è stata sostituita dal tocco miracoloso della finanza.

Leggi tutto

Fabrizio Casari: UE, abdicare a favor di NATO

altrenotizie

UE, abdicare a favor di NATO

di Fabrizio Casari

I risultati elettorali europei, sebbene abbiano indicato un malessere diffuso tra gli elettori, hanno consentito comunque il mantenimento degli equilibri politici del precedente assetto. E’ arrivata dunque la conferma per Ursula Von der Leyen alla guida della Commissione e del blocco di Socialisti, Popolari e Liberali a sostegno. Sfumato l’allargamento a destra verso i Conservatori: le polemiche dopo l’inchiesta giornalistica che ha fatto emergere l’antisemitismo, il razzismo e le nostalgiche fasciste nel movimento giovanile del partito della Meloni, hanno definitivamente sepolto l’idea di un allargamento della maggioranza al gruppo dei Conservatori europei dei quali Fratelli d’Italia è il maggior esponente e che ora assume il suo naturale ruolo di irrilevanza.

L’appoggio dei fascisti, infatti, sarebbe stato in palese violazione della Carta fondativa della UE ed è stato tassativamente escluso da parte dei socialisti, che tutt’al più, ove necessario per rafforzare la maggioranza a Strasburgo, prevedono l’adesione dei Verdi, ormai innocui, ridotti a un impasto di liberismo e atlantismo a tinte green.

Leggi tutto

Leonardo Sinigaglia: Anche in Kenya l’imperialismo non è che una tigre di carta

lantidiplomatico

Anche in Kenya l’imperialismo non è che una tigre di carta

di Leonardo Sinigaglia

Le immagini della feroce repressione che sta investendo i manifestanti anti-governativi in Kenya stanno facendo il giro del mondo, per quanto gli Stati dell’Occidente collettivo siano piuttosto “cauti” nel condannare la violenza che solo nella giornata del 25 giugno ha portato alla morte di più di venti persone a Nairobi, la capitale del paese. Le proteste stanno andando avanti dal 20 giugno, coinvolgendo migliaia di persone di diversa estrazione sociale mobilitate dalla comune opposizione al presidente William Ruto e alla controversa riforma fiscale promossa dal suo partito.

Questa comprende un’ampia gamma di riforme e aumenti, tra cui un aumento fiscale del 5% sui pagamenti digitali come i bonifici bancari e i pagamenti con denaro digitale. Una misura particolarmente invisa in quanto nel paese sono particolarmente diffusi i pagamenti attraverso applicazioni digitali. Le misure più impattanti per i kenioti sono senza dubbio le proposte di introdurre un’imposta sul valore aggiunto (IVA) del 16% sul pane e un’accisa del 25% sull’olio da cucina vegetale grezzo e raffinato prodotto a livello nazionale, oltre che di una tassa aggiuntiva sul reddito del 2,75% per i lavoratori iscritti al piano di assicurazione medica nazionale del paese e una tassa annuale del 2,5% sui veicoli a motore. La riforma darà potere all’agenzia delle entrate locale di riscuotere le tasse direttamente dai conti bancari e dalle piattaforme digitali dei cittadini1.

Leggi tutto

 

Sharing - Condividi