anna maria bernini foto facebook

Alessandro Orsini: “Contro la ministra dell’Università Anna Maria Bernini”

Alessandro Orsini – 02/11/2025

 

Contro la ministra dell’Università Anna Maria Bernini

 

La mia analisi era corretta, come dimostra la prosecuzione dello sterminio dei palestinesi. Non esiste nessuna pace in Palestina. Il piano di pace di Trump è soltanto una pagliacciata: un’etichetta per rincretinire gli italiani e spegnere le manifestazioni di piazza contro Meloni. Quindi è stata condotta una gigantesca operazione di manipolazione dell’opinione pubblica per indurre gli italiani a credere il falso. Il link a questo libro è per la ministra Bernini che appartiene a un governo che sostiene Netanyahu nel genocidio del popolo palestinese. Troverete, nel mio “Gaza-Meloni”, tutta la documentazione che sorregge questa affermazione. La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha mai tenuto un discorso in Parlamento per condannare Israele per la distruzione delle università dei palestinesi?

Il vero problema per l’immagine dell’Italia non sono gli studenti pro-Palestina, bensì il ministro dell’Università Anna Maria Bernini, la quale ha dichiarato a “Repubblica”, davanti al genocidio sostenuto dal suo governo, che “le università non si schierano né da una parte né dall’altra” per paura che gli studenti protestino contro il sostegno del governo di Bernini a Netanyahu nel genocidio del popolo palestinese (31 marzo 2024).

In tal modo, Anna Maria Bernini ha chiesto alle università di chiudere gli occhi davanti a un genocidio: Anna Maria Bernini è diseducazione alla stato puro. Gli inviti a un’università indifferente davanti al genocidio dei palestinesi servono a coprire le malefatte del governo di Bernini: una vergogna assoluta.

Volete alcune prove che Bernini è il ministro di un governo che sostiene Netanyahu nel genocidio del popolo palestinese? Eccole. Tutte le altre prove sono nel mio libro, a cui rimando per proteggermi dalle querele temerarie.

Il 28 ottobre 2023, il governo di Anna Maria Bernini, quando il sangue dei bambini palestinesi arrivava fino alle ginocchia, si è rifiutata di votare in favore di una tregua umanitaria all’Onu per interrompere lo sterminio dei palestinesi a Gaza. In quell’occasione, il governo di Bernini ha dichiarato, per bocca dell’ambasciatore italiano all’Onu: “Sempre solidali con Israele”.

Il 12 dicembre 2023, il governo di Bernini, quando il sangue dei bambini palestinesi arrivava fino in cielo, si è rifiutato di votare in favore del cessate il fuoco umanitario immediato a Gaza all’Assemblea generale dell’Onu a New York in solidarietà con Netanyahu.

A gennaio 2024 il governo di Bernini ha dato a Netanyahu, a sterminio in corso, le seguenti armi: bombe, granate, siluri, mine, missili, cartucce ed altre munizioni, proiettili e loro parti, per un valore di 730.869,5 euro a dicembre 2023, quasi raddoppiati a 1.352.675 euro a gennaio 2024.

Il 26 gennaio 2024, quando la Corte internazionale di giustizia dell’Onu ha avviato il processo per genocidio contro Israele, il governo di Bernini si è schierato dalla parte di Netanyahu contro i palestinesi. Il governo di Bernini si è sempre opposto a tutti i magistrati che cercano di indagare sui crimini d’Israele a Gaza.

Il 19 maggio 2024, quando il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha chiesto un mandato d’arresto contro Netanyahu, il governo di Bernini, per bocca di Tajani, ha definito la richiesta “del tutto inaccettabile”.

Il 12 gennaio 2025 a Rai Tre, Antonio Tajani, il capo del partito di Anna Maria Bernini, quando i morti a Gaza erano 40.000, ha dichiarato a Rai Tre: “Israele non ha commesso alcun crimine di guerra” (come da video allegato: https://x.com/i/status/1984913793344835831).

Il 19 settembre 2024, il governo di Bernini si è rifiutato di votare in favore di una risoluzione Onu che chiede a Israele di porre fine all’occupazione dei territori palestinesi in solidarietà con Netanyahu che, in quei luoghi, uccide i palestinesi tutti i giorni.

Il governo di Bernini, nell’ultimo MeD9 a Cipro, l’11 ottobre 2024, ha impedito l’inserimento di un brano contro la vendita di armi a Israele – richiesto da Macron e Sanchez – nella nota con cui Francia, Italia e Spagna hanno condannato l’attacco israeliano contro Unifil in Libano.

Il governo di Bernini ha dichiarato di continuare a fornire assistenza militare a Netanyahu nel discorso di Meloni del 15 ottobre 2024 alla Camera dei Deputati. Sebbene il 15 ottobre 2024 Israele fronteggiasse un processo per genocidio all’Onu, Giorgia Meloni ha dichiarato alla Camera che ella continua a fornire assistenza militare a Netanyahu.

Durante lo stermino dei palestinesi a Gaza, il governo di Bernini ha manifestato il suo sostegno a Netanyahu comprando una quantità sempre maggiore di armi da Israele. Nel 2024 il governo di Bernini ha raddoppiato la quantità di armi acquistate da Netanyahu rispetto al 2023. In questo periodo, il governo di Bernini ha trasformato Israele nel secondo Paese da cui l’Italia acquista più armi. Nel 2023 Israele era il settimo Paese da cui l’Italia acquistava più armi. Nel 2024 Israele è diventato il secondo Paese fornitore di armi per l’Italia. Nel 2024 il governo di Bernini ha rilasciato 42 nuove autorizzazioni per importare armi da Israele per un totale di 154 milioni di euro pagati a Netanyahu.

Da novembre 2023 a marzo 2025, il governo di Bernini ha anche fornito a Israele materiali per esplosivi nonché per lo sviluppo di bombe termonucleari classificati come esportazioni di forniture civili e dunque non soggette al controllo dell’Uama (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) come da legge 185 del 1990 e quindi all’approvazione del Parlamento.

Contro Anna Maria Bernini la cultura come strumento di liberazione da ogni forma di oppressione.

Il link al mio libro su Gaza è qui: https://www.amazon.it/-/en/Alessandro-Orsini…

Sharing - Condividi