“I fatti di Rosarno sono soprattutto frutto di una condizione lavorativa schiavista, nella quale i lavoratori immigrati sono costretti a subire ogni tipo di umiliazione e vessazione”, afferma Aboubakar Soumahoro, responsabile Nazionale Immigrazione del sindacato RdB.
Continua Soumahoro: “L’introduzione del pacchetto sicurezza col reato di clandestinità e il contratto di soggiorno con la legge Bossi-Fini sono due facce della stessa medaglia che hanno, di fatto, alimentato e creato in alcuni casi una situazione di razzismo e odio sociale e lavorativo, e che tolgono ogni strumento di tutela sindacale e giuridica agli immigrati. Molti dei ragazzi sono inoltre richiedenti asilo, lavoratori licenziati per via della crisi in corso, che si ritrovano anche preda della criminalità organizzata e non”.
“La politica dell’essere cattivo con i clandestini, come sollecitato a suo tempo dal Ministro dell’Interno Maroni – conclude il responsabile RdB – dimostra il fallimento legislativo e la mancanza della cultura dell’inclusione, del rispetto dei diritti e delle diversità”.
Roma, 8 gennaio 2010
Ufficio Stampa