“No all’impiego di animali durante la Festa della Merca”

La LAV ha chiesto di disporre la revoca della Festa della Merca, ovvero della parte in cui prevede l’impiego di animali, in programma dal 23 al 25 aprile, per evitare che questi possano subire maltrattamenti. La richiesta è contenuta nell’atto di diffida che l’Ufficio Legale della LAV ha inviato al Primo cittadino, all’Università Agraria di Tarquinia in quanto ente organizzatore della manifestazione, e agli organi di controllo: il Servizio Veterinario Asl, il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia Municipale.

Agli organizzatori della manifestazione la LAV (www.lav.it) ha chiesto di utilizzare metodi alternativi in linea con la normativa a tutela degli animali; alle autorità di controllo di monitorare le condizioni degli animali e il rispetto delle leggi a loro tutela.

L’Associazione parteciperà alla manifestazione per verificare e documentare le condizioni degli animali, riservandosi eventuali azioni legali, in linea con la normativa nazionale che vieta le manifestazioni che possono comportare strazio o sevizie agli animali.

Il programma della Festa in particolare prevede, nella giornata del 23 aprile: falconeria, battesimo del cavallo, dimostrazione soft della merca; nella giornata del 24 aprile: prova dei cani da ferma su quaglia, campionato nazionale di monta tradizionale a lavoro, spettacolo equestre; il 25 aprile: tradizionale merca del bestiame, campionato nazionale di monta tradizionale da lavoro, esposizione canina, cattura del vitello a squadre, spettacolo equestre.

L’utilizzo di animali, nonché gli spettacoli previsti nella manifestazione, quali la marchiatura dei bovini, arrecano grave sofferenza agli animali, assolutamente non necessaria. Questa pratica, infatti, viene effettuata non per motivi di utilità, ma a scopo ludico, e viene riproposta sebbene non sia più necessaria ai giorni nostri in quanto ora è possibile identificare gli animali con sistemi quali marche auricolari oppure tatuaggi a freddo sulle orecchie, che hanno un limitato impatto doloroso. Il fatto che tale pratica induca una grande sofferenza, può configurare il reato di maltrattamento di animali sanzionato dalla legge 189/04. Ai sensi di questa legge, il maltrattamento di animali, da semplice contravvenzione è stato elevato al rango di delitto, per cui, ai sensi  dell’art. 544-ter c.p. chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale o lo sottopone a  a fatiche insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.

“Riproporre, a scopo ludico-attrattivo, pratiche che appartengono alla vita rurale d’un tempo, senza tener conto dei fondamentali avanzamenti culturali e legislativi e dell’accresciuta sensibilità collettiva verso gli animali, è tanto anacronistico quanto  inopportuno – dichiara il Presidente della LAV Gianluca Felicetti – con queste caratteristiche la Festa rischia di essere un pessimo ‘biglietto da visita’ per una bella e rinomata località come Tarquinia, che può vantare ben altre tradizioni”.

Comunicato stampa LAV 23 aprile 2010

Ufficio Stampa LAV

Via Piave 7 – 00187 Roma

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