Sciopero lavoratori LSU/LPU e cassaintegrati a Roma

I primi a pagare gli effetti della manovra-massacro varata dal Governo saranno i Lavoratori Socialmente Utili, i Lavoratori di pubblica utilità e i cassintegrati. Presidio al Ministero del Lavoro – Roma, Martedì 8 Giugno – ore 10.

 

COMUNICATO STAMPA

8 GIUGNO SCIOPERO NAZIONALE DEI LAVORATORI LSU/LPU CASSINTEGRATI E IN MOBILITÀ PER IL LAVORO E CONTRO LA RINUNCIA AL FUTURO

Presidio al Ministero del Lavoro – Roma, Via Fornovo – ore 10.00

I primi a pagarne gli effetti della manovra-massacro varata dal Governo saranno i Lavoratori Socialmente Utili, i Lavoratori di pubblica utilità e i cassintegrati, tutti precari di Stato senza contratto di lavoro.  Per i Lsu/Lpu non si prevede infatti nessuna assunzione per il blocco del turn-over, vengono tagliate le risorse per le stabilizzazioni e per le integrazioni in virtù dell’obbligo al taglio del 50% di spesa, e gli enti utilizzatori potranno giustificare la revisione o decadenza di accordi già  sottoscritti per le assunzioni. Per i cassintegrati, destinati a nuovi progetti di lavoro socialmente utile, non ci saranno prospettive di reinserimento, né presso le aziende di provenienza, né presso gli enti pubblici utilizzatori, i quali sostituiranno le cessazioni o la carenza di organici con le prestazioni di cassintegrati, non contrattualizzati, nei comuni, nei tribunali, nelle università, in continuità con quanto sperimentato con gli attuali Lsu.  

A questa condizione di sfruttamento, di fatto lavoro nero, si aggiunge l’onere zero per i  contributi previdenziali che gli enti non sono obbligati a versare, delineando un vero e proprio “affare” per lo Stato. L’assenza di contribuzione utile alla pensione accomuna infatti le categorie Lsu, Lpu, cassintegrati e in mobilità, per effetto della riforma delle pensioni del 1995 che, azzerando il valore del contributo figurativo riconosciuto ai percettori di ammortizzatori sociali, produrrà danni sociali incalcolabili per il futuro di milioni di lavoratori.

USB indice pertanto lo sciopero nazionale dei Lsu, Lpu, cassintegrati e lavoratori in mobilità il prossimo martedì 8 giugno, con presidio a Roma davanti al Ministero del Lavoro, per chiedere l’apertura di un tavolo con il Ministero del Lavoro, il Ministero dell’Economia e l’Inps in cui discutere nel merito del riconoscimento del valore pieno al contributo figurativo per la pensione ed ottenere la regolarizzare del rapporto di lavoro Lsu/Lpu e la pensione vera  per tutti i lavoratori percettori di ammortizzatori sociali.

USB invita inoltre tutti i Lsu, Lpu, cassintegrati e lavoratori in mobilità a partecipare alla manifestazione nazionale del 5 giugno a Roma ed a quella regionale a Milano, indette da USB insieme alla Confederazione Cobas contro la manovra- massacro.

Roma,  3 giugno 2010
Ufficio Stampa USB

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