Simposio “Fondamenti di una Nuova Civiltà”

2° Simposio Internazionale promosso ed organizzato dal Centro Mondiale di Studi Umanisti dal titolo “Fondamenti di una Nuova Civiltà”. Attigliano (TR), dal 29 al 31 ottobre 2010.

 

COMUNICATO STAMPA

 

Nonviolenza:  il fondamento BASE della nuova civilta’

Il Parco di studio e riflessione di Attigliano ospita il 2° Simposio Internazionale dal titolo “Fondamenti di una Nuova Civiltà”.

 

Si terrà ad Attigliano (TR), dal 29 al 31 ottobre 2010, il 2° Simposio Internazionale promosso ed organizzato dal Centro Mondiale di Studi Umanisti dal titolo “Fondamenti di una Nuova Civiltà”. Sarà un momento di incontro tra rappresentanti di diverse culture, credenze e ideologie per lavorare alla costruzione di una nuova civiltà planetaria fondata sulla centralità dell’essere umano e sulle pratiche di nonviolenza attiva.

L’evento vedrà la partecipazione di professionisti legati alle scienze, ai centri universitari, alle organizzazioni sociali e culturali e ai mezzi di comunicazione di massa, e si terrà in contemporanea nei Parchi di Studio e di Riflessione del Nuovo Umanesimo presenti in diversi continenti, connessi in rete tra loro (le più interessanti conferenze dei relatori verranno trasmesse sul web in diretta streaming).

 

Il sostegno di GUNA Spa a quest’iniziativa, ha commentato il Presidente Dott. Alessandro Pizzoccaro, “è il prosieguo naturale di un cammino cominciato l’anno scorso con il supporto fornito dall’azienda alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che è stata un’eccezionale iniziativa che ha toccato 98 paesi del mondo, ed è anche un modo concreto per tener vivi questi valori, che non dovrebbero restare nell’ambito di congressi internazionali o delle azioni di governo, ma dovrebbero entrare nel quotidiano della nostra vita: quante volte la violenza è scatenata dalle nostre paure? E se la vita fosse invece possibile anche sotto forma di apertura, contatto, dialogo e conoscenza dell’altro?”. Pizzoccaro interverrà al seminario con una propria relazione dal titolo “La Felicità Interna Lorda: dai paradigmi del XX° secolo alla vera misura del benessere” (abstract del’intervento a pag -2- del comunicato)

 

Il Centro Mondiale di Studi Umanisti (CMSU)

 

E’ un’organizzazione fondata dal filosofo e scrittore argentino recentemente scomparso Mario Luis Rodríguez Cobos, detto Silo. L’organizzazione si dedica allo studio, alla ricerca e alla diffusione del pensiero e della visione dell’Umanesimo Universalista e della sua applicazione ai problemi della società e della scienza attuali. Ideologo del Nuovo Umanesimo, Rodriguez Cobos è stato da sempre impegnato sui temi della pace e della nonviolenza. Nell’Argentina degli anni ’60 effettuò i primi studi e cominciò a creare gruppi di opposizione alla dittatura, che si moltiplicarono poi in molti paesi del mondo, con sedi stabili in 22 paesi su 5 continenti. La filosofia di Silo è di ripudiare la violenza in tutte le sue forme e di porre l’essere umano come il valore ed interesse centrale: niente è al di sopra dell’essere umano e nessun essere umano è al di sopra di un altro.

 

Tematiche del convegno

 

Basi della conoscenza e loro applicazione.

Tavoli: Conoscenza. Etica ed Estetica. Scienza e tecnologia

Interverranno: Angelo Baracca, Franco Berardi Bifo, Simone Casu, Pietro Chistolini, Federico Pistono, Daniele Mancinelli

Organizzazione sociale e ambiente.

Tavoli: Diritto. Politica. Economia. Educazione e Salute. Ambiente

Interverranno: Hervé Andres, Mario Betti, Dominique Béroule, Stefano D’Errico, Jacopo Fo, Enrico Longo, Cinzia Mion, Pat Patfoort, Alessandro Pizzoccaro, Alessandro Ronca

Intangibili storico-sociali come modelli della nuova società

Tavoli: Cultura. Spiritualità

Interverranno: Emanuela Fumagalli, Antonia Monopoli, Yolande Mukagasana, Sergey Nizhnikov, Elie Theofilakis, Sasha Volkoff, Emma Viviani, Cervo Volante

 

 

Abstract dell’intervento del dott. Alessandro Pizzoccaro

 

Numerosi segnali indicano che due paradigmi alla base del nostro vivere sociale odierno si stanno dimostrando per lo più inadeguati: il paradigma economico e il paradigma medico. È accettabile un sistema sociale dove l’1 per cento della popolazione possiede il 40 per cento delle ricchezze, dove 34.000 (trentaquattro mila!) bambini muoiono ogni giorno per denutrizione, dove oltre il 50 per cento del pianeta vive con meno di due dollari al giorno? Per quanto riguarda il management delle imprese, la parola-chiave allora dev’essere «responsabilità sociale», ossia un approccio alla ricerca del profitto e dell’ottimizzazione delle risorse che può e deve integrarsi pienamente con l’attenzione costante alle conseguenze sociali delle proprie decisioni imprenditoriali. Gli imprenditori devono assumersi la responsabilità del buon andamento delle proprie aziende, della soddisfazione dei propri dipendenti, dell’atteggiamento leale nei confronti dei concorrenti ma devono anche perseguire fini non indirizzati all’obiettivo unico della massimizzazione del profitto ma che sappiano anche rispondere alle necessità umane, della comunità e dell’ambiente. Se dall’ambito economico passiamo a quello della salute, ritroviamo lo stesso paradosso e la medesima contraddizione di fondo: il «paradigma commerciale», il «paradigma scientifico riduzionista» così funzionale per l’esasperazione tecnologica, non funziona per l’uomo, per la sua salute e il suo benessere. Finanziamenti pubblici, investimenti privati, ricerche, biotecnologie e medicinali sofisticati paradossalmente non ottengono un autentico miglioramento dello stato di salute, non necessariamente consentono una vera guarigione e non contribuiscono al benessere. Sarebbe allora assai interessante identificare e convalidare un metodo di verifica delle cose che possa misurare lo stato di salute globale dei cittadini e della società attraverso un indice innovativo, una sorta di indice di «Energia interna lorda» (…) 

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