Passante ferroviario di Milano: stato di agitazione e sciopero

Si apre lo stato di agitazione e con dichiarazione di sciopero per l’intera giornata del 12 maggio, per 24 ore, dalle 5 di giovedì alla stessa ora del giorno successivo.

 

 

 

Passante ferroviario: stato di agitazione e sciopero

Tra giovedì 12 e venerdì 13 fermo di 24 ore. Leta, CUB-Trasporti: “Siamo davanti a un cambio di appalto che vedrebbe la cancellazione di 23 posti di lavoro e la precarizzazione ulteriore di quella figura professionale”.

2 maggio 2011. Si apre lo stato di agitazione e con dichiarazione di sciopero per l’intera giornata del 12 maggio, per 24 ore, dalle 5 di giovedì alla stessa ora del giorno successivo, mentre nel frattempo è stato richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Milano per lo svolgimento della prima fase delle procedure, di raffreddamento e conciliazione (L. 146/90, 83/2000 e dalla regolamentazione provvisoria, ndr).

“Questo nuovo corso prevede la perdita di 23 figure lavorative degli agenti di stazione presso i passanti ferroviari di Milano” afferma Damiano Leta di CUB-Trasporti, presente all’incontro sindacale di venerdì 29 aprile presso la stazione di Repubblica.

La Prodest Milano Srl, risultata vincente nell’appalto di gestione delle stazioni del passante ferroviario di Milano, durante la riunione sindacale del 21 aprile presso la sua stessa sede, a cui erano presenti i rappresentanti di tutte le sigle, oltre a CUB-Trasporti, CGIL-Filt, CISL-Fit, UiL-Trasporti, ha sostenuto di non essere vincolata a nessuna clausola sociale diretta a garantire il posto di lavoro ai dipendenti già occupati nella gestione del precedente appalto e di essere pertanto libera di non assumere questi lavoratori, tutti in possesso delle capacità professionali necessarie allo svolgimento del servizio.

“La dichiarazione di stato di agitazione e la contemporanea dichiarazione di sciopero è stata direttamente espressa dai lavoratori proprio nell’assemblea di venerdì scorso” prosegue Leta “dopo che era già arrivato via telegramma la loro lettera di licenziamento, a far data dal 15 maggio 2011, con lo stato di agitazione che prevede la sospensione di ogni forma di straordinario”.

“A questo punto, l’obiettivo evidente di questa società è l’utilizzo di forza lavoro senza garantire la conservazione dei posti di lavoro alle maestranze occupate, già sottopagate, ottenendo ulteriori riduzioni di spesa” conclude il sindacalista di CUB-Trasporti “con il dettaglio che stiamo parlando di una struttura di trasporto pubblico utilizzata ogni giorno da circa centomila passeggeri, che se si dovesse fermare, causerebbe disagi difficilmente immaginabili”.

Confederazione Unitaria di Base

 

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