ANCI, Cosimi: “Il federalismo? Ormai è parola morta”

Il presidente di Anci Toscana a Roma: “A manovra approvata, l’Anci deve portare 5000 sindaci a protestare davanti a Palazzo Chigi”.

COMUNICATO STAMPA

Direttivo ANCI, Cosimi: “Il federalismo? Ormai è parola morta”

Firenze, 8 settembre 2011. “Questa manovra, così come approvata ieri in Senato, peggiora ulteriormente la situazione dei Comuni: l’aumento dell’Iva colpirà immediatamente le casse di Comuni, la Robin Tax non sarà esigibile al 100% come ha dichiarato la Corte dei conti e colpirà molte aziende dei Comuni”. Così, nel corso del Comitato direttivo nazionale ANCI che si sta svolgendo a Roma, interamente dedicato alle valutazioni e decisioni in merito alla manovra finanziaria, il presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, torna ad attaccare duramente la manovra economica del Governo, nella versione che ha avuto ieri il via libera dal Senato.

“A dicembre ci troveremo a crescita zero – ha proseguito Cosimi – e a quel punto ci sarà bisogno di una ulteriore manovra. I cittadini che già si trovano in difficoltà precipiteranno in condizioni disperate. I Comuni saranno costretti a tagliare i servizi e ad aumentare tasse e tariffe, basti pensare al taglio del 75% del trasporto pubblico locale”.

Il coordinatore dei presidenti delle Anci regionali ha esortato poi l’Associazione dei Comuni a portare avanti la mobilitazione: “A questo punto – ha proposto Cosimi – anche a manovra approvata l’ANCI deve portare 5000 sindaci a protestare davanti a Palazzo Chigi e invitare le parti sociali ed economiche al Congresso di ottobre a Brindisi, per aprire un vero tavolo nazionale per lo sviluppo del Paese. Un tavolo “a cui portare – aggiunge il presidente di Anci Toscana – le proposte dei Comuni di una revisione del Patto di stabilità, di una riduzione progressiva dal 15 all’8,5% dell’indebitamento a mutuo, dell’utilizzo dei residui passivi prima che possano venir ‘razzolati via’ dal Governo”. E il federalismo? “In queste condizioni – conclude Cosimi – è ormai parola morta, senza più elementi concreti di sua attuazione”.

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