Giustizia americana, ‘Non ditelo a Bruno Vespa’

“Vespa è convinto che i delitti americani arrivino al processo con i tempi fulminei cui ci hanno abituato i telefilm d’oltre oceano”.


Non ditelo a Bruno Vespa


Vespa è convinto che i delitti americani arrivino al processo con i tempi fulminei cui ci hanno abituato i telefilm d’oltre oceano. Quindi va dicendo che:

“Ricordiamo che Amanda e Raffaele si sono fatti quasi quattro anni di carcerazione preventiva, che è una roba dell’altro mondo e che gli americani, in questo caso hanno ragione, a non capirla”

Non diteglielo, ma è difficile che un omicidio di primo grado arrivi in aula prima di due o tre anni. In qualche caso sono più veloci, ma spesso e volentieri ci vuole molto tempo. Proprio in questi giorni si sono aperti due processi capitali a Houston: il primo dopo 5 anni e il secondo dopo 8. 

http://www.chron.com/news/houston-texas/houston/article/Two-men-facing-the-death-penalty-as-trials-open-5142277.php?cmpid=hpbn

http://www.houstonchronicle.com/news/houston-texas/houston/article/Right-to-a-speedy-trial-Ask-these-defendants-4759086.php

http://www.chron.com/news/houston-texas/houston/gallery/Stuck-in-jail-68771.php?cmpid=hcsel

http://www.nytimes.com/2013/04/14/nyregion/justice-denied-bronx-court-system-mired-in-delays.html

In compenso se le istruttorie sono lunghe i processi sono brevi e c’è gente che ha visto selezionare la giuria il lunedì ed era nel braccio della morte al venerdì. La sentenza (che non è motivata) chiude la faccenda perché l’appello non è un diritto costituzionale, è concesso raramente e ancor più raramente annulla il processo di merito. Nell’appello americano è il condannato a dover dimostrare che al dibattimento ci sono stati degli errori di legge così gravi e numerosi che si deve rifare tutto da capo.

 

Dott. Claudio Giusti

http://www.facebook.com/claudio.giusti.545

http://www.astrangefruit.org/index.php/it/

http://www.osservatoriosullalegalita.org/special/penam.htm
http://www.ildialogo.org/LeInC.php?f=21&s=nopenamorte

Member of the Scientific Committee of Osservatorio sulla Legalità e i Diritti, Claudio Giusti had the privilege and the honour to participate in the first congress of the Italian Section of Amnesty International: later he was one of the founders of the World Coalition Against The Death Penalty.

 

 

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