[Bologna] Campagna di odio delle associazioni cosiddette no-gender

Una delegazione della rete Stop agli integralisti cattolici e neofascisti è stata ricevuta dal vice direttore dell’USR dott. Di Palma in rappresentamza del dott. Versari che, ancora una volta, non è stato possibile incontrare. L’amministrazione regionale continua a sottovalutare le ingerenze delle associazioni integraliste cattoliche e neofasciste nella libertà di autogoverno della scuola.

 

Incontro della rete Stop agli integralisti cattolici e neofascisti con Ufficio Scolastico Regionale in merito alla campagna di odio delle associazioni cosiddette no -gender

 

Oggi 28 settembre 2017, una delegazione della rete Stop agli integralisti cattolici e neofascisti è stata ricevuta dal vice direttore dell’USR dott. Di Palma in rappresentamza del dott. Versari che, ancora una volta, non è stato possibile incontrare.

Abbiamo consegnato una copia del documento di schedatura delle scuole bolognesi presentato alla stampa lo scorso 15 settembre dall’associazione Difendiamo i nostri figli. Con stupore e disappunto abbiamo infatti appreso che questo documento, nonostante il clamore suscitato, non era in possesso dell’amministrazione. Ci è stato assicurato che verrà esaminato con attenzione.

In questa occasione abbiamo avuto la conferma di quanto già denunciato lo scorso giugno, ovvero che l’amministrazione regionale continua a sottovalutare le ingerenze delle associazioni integraliste cattoliche e neofasciste nella libertà di autogoverno della scuola.

Temiamo che l’azione di vera e propria lobbing di questi soggetti stia influenzando negativamente le decisioni del Ministero (ricordiamo che la Ministra Fedeli li ha incontrati il 31 luglio scorso) e degli uffici periferici.

Abbiamo fatto presente che la campagna di odio attualmente in atto rischia di condizionare anche la normale attività degli organi collegiali della scuola. Per questo abbiamo chiesto, innanzitutto, che l’amministrazione nella persona del dott. Versari prenda una posizione pubblica in sostegno della libertà d’insegnamento.

Abbiamo rinnovato, inoltre, la nostra richiesta all’Ufficio Scolastico Regionale di emanare linee guida sulla base della normativa vigente, che sostengano:

  • i progetti didattici e le attività di aggiornamento sui temi dell’educazione all’affettività e al superamento degli stereotipi di genere;

  • la sovranità degli Organi collegiali delle singole scuole;

  • la validità delle normali prassi di comunicazione tra scuola e famiglia anche su queste attività

Per il momento abbiamo ottenuto l’impegno da parte del Vice Direttore a prendere in considerazione quanto da noi richiesto e a fissare al più presto un incontro con il dott. Versari.

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