“Cambiare l’ordine delle cose”

Appelli, proteste e manifestazioni non bastano a mettere in discussione le politiche securitarie, mentre cresce il numero di migranti reclusi nei lager libici. Da sopra non verranno le soluzioni, perché lì sono nati i problemi: si tratta di ribaltare insieme dal basso ogni giorno l’ordine delle cose. Uno spazio web con cui accompagnare il Forum nazionale “Per cambiare l’ordine delle cose”.

 

UN MONDO NUOVO COMINCIA DA QUI 
LA CAMPAGNA 2017 DI COMUNE

SOLO SE SOGNATO [ANNA FOGGIA GALLUCCI]
«Parlando a una persona dell’esperienza di Comune, una volta, le ho citato i versi di Danilo Dolci, che lei già conosceva, e tempo dopo mi ha detto che, in effetti, quelle parole davano bene il senso degli articoli che ogni giorno troviamo in queste pagine: “C’è pure chi educa, senza nascondere l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando d’essere franco all’altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato”…»

DIRITTI GLOBALI
Per la prima volta la redazione di Comune – grazie a Paolo Cacciari, Marco Calabria, Gianluca Carmosino, Alberto Castagnola, Carlo Cellamare, Luca Cirese, Maria Rita D’Orsogna, Massimo De Angelis, Sarah Gainsforth, Giuseppe Micciarelli, Armando Pitocco, Maurizio Ruzzene, Riccardo Troisi, Francesco Martone e Alberto Zoratti – ha curato alcuni articoli del Rapporto sui diritti globali 2017 Apocalisse umanitaria (coordinato da Sergio Segio)

 

CAMBIARE L’ORDINE DELLE COSE
Appelli, proteste e manifestazioni non bastano a mettere in discussione le politiche securitarie, mentre cresce il numero di migranti reclusi nei lager libici. Da sopra non verranno le soluzioni, perché lì sono nati i problemi: si tratta di ribaltare insieme dal basso ogni giorno l’ordine delle cose. Uno spazio web con cui accompagnare il Forum nazionale “Per cambiare l’ordine delle cose” (raccoglie, tra gli altri, interventi di Andrea Segre, Fulvio Vassallo, Franco Berardi Bifo, Grazia Naletto, Flore Murard, Mauro Armanino, Lea Melandri, Alessandro Ghebreigziabiher, Franco La Cecla, Raúl Zibechi, Ascanio Celestini, Franco Lorenzoni, Valentina Paravano, Santiago Alba Rico, Guido Viale, Patrizia Cecconi, Amador Fernández-Savater)
R.C.

QUEL CHE CI HA LASCIATO IBI
La chiamavano Mama Foto, perché aveva saputo trovare la forza per trasformare la condanna all’eternità del peccato delle origini, lo status di migrante africana irregolare, nell’energia capace di esprimere un’immensa creatività. Ibi, la protagonista del film nato da un’idea di Andrea Segre e Matteo Calore, il suo film, ha inventato il racconto della vita dei suoi ultimi anni. L’ha fatto con l’arte di vivere intensamente e sorridendo il movimento di chi si allontana dalla casella che le istituzioni totalitarie di un paese che annega nell’incapacità di riconoscere le sue nuove ricchezze avevano disegnato per lei. Un movimento ribelle verso uno spazio comune di libertà. Il racconto semplice di un’esistenza straordinaria dal terr itorio che ha accompagnato la lotta di Ibi per l’affermazione della dignità di tutti
ANTONIA BUONOMO
 

SIAMO CADUTI IN TRAPPOLA
La vicenda dell’aggressione politica e mediatica alle Ong dimostra che continuano a dominare la retorica dell’emergenza e la metafora dell’invasione dei migranti e che strumenti e linguaggi della società civile, su questi temi, sono inadeguati. Appelli, petizioni, lettere aperte, mobilitazioni, cortei non bastano contro personaggi e partiti xenofobi e razzisti in grado di offrire continuamente soluzioni semplici e capri espiatori. Abbiamo bisogno prima di tutto di momenti di riflessione, di raccolta e ricerca di nuove idee, iniziative e campagne: il Forum nazionale Per cambiare l’ordine delle cose è una preziosa occasione
MARCO BINOTTO
 

NOI DISERTIAMO
“Abbiamo scelto da tempo di non partecipare a bandi della cooperazione italiana per la Libia”
UN PONTE PER…

LA SPREMUTA INVITA ALL’INSUBORDINAZIONE
L’inverno è arrivato ed è tempo di spremute. Ma c’è arancia e arancia, perbacco! Quelle siciliane e calabresi prodotte dal Consorzio delle Galline Felici, in quanto a sapore, valore etico, allergia ai pesticidi, trasparenza del prezzo, profumo di economia pulita e autorganizzazione non temono confronti. Nel prossimo week-end le trovate in via della Stazione Tuscolana 82 a Roma, dove Scup, diversi gruppi di acquisto e reti di economia solidale e altri incalliti protagonisti dell’insubordinazione ai perversi dispositivi dello sfruttamento delle braccia e del profitto a qualsiasi costo hanno inventato una festa che sperimenta una distribuzione locale che rispetta la dignità e le tasche di tutti. Provare per credere. E anche per divertirsi, con i laboratori per bambin i, l’allegria del mangiare sano e la cultura della terra che si racconta e si confronta su un’idea del consumo e del lavoro che assapora le vitamine di un mondo nuovo
RICCARDO TROISI
 

RIPARTIAMO DA DON MILANI
“L’incontro tra figli di analfabeti e un cultore quasi maniacale della parola precisa, capace di indagare e denunciare i mali del mondo, ha portato alla scrittura di un testo straordinariamente efficace che divenne, dal 1968 in poi, il più letto e discusso manifesto contro la scuola di classe in diversi paesi europei – scrive Franco Lorenzoni – … Per una volta, gli esclusi dalla scuola non solo prendevano la parola, ma acquisivano gli elementi necessari per denunciare uno dei fondamenti dell’ingiustizia di classe, che consiste nel negare ai più deboli gli strumenti basilari della loro emancipazione…”. Dall’esperienza della scrittura collettiva come superamento di ogni individualismo al rifiuto della la scuola di classe, passando per l’educazione alla disobbedienza. .. Alcune buone ragioni per tornare oggi sulla straordinaria lezione di Barbiana
FRANCO LORENZONI
 

BARCELLONA NELLO SGRETOLARSI D’EUROPA
Cos’è successo in Catalogna nelle ultime settimane? Come andrà a finire? La discussione si è finora concentrata sulla legalità della secessione indipendentista e su quanto la Catalogna sia una nazione. Secondo Franco Berardi Bifo sono discussioni di scarsa importanza: la vicenda spagnola, come per altri versi quella inglese, mostra prima di tutto il disgregarsi degli stati nazionali come effetto del saccheggio finanziario imposto dall’Ue. “Non essendo riusciti a fermare l’implacabile potere del fiscal compact, gli europei se la prendono con gli esattori, gli stati nazionali…”. Per questo l’illusione catalana rischia di sciogliersi come neve al sole. “Si dovrebbe abbandonare il campo miserello dell’indipendentismo per aprire la vera questione: indipendenza dalla governance finanziaria europea di cui Madrid è solo l’ottusa guardia armata…”. Mentre migliaia di persone chiedono la liberazione degli indipendentisti arrestati (foto) e alcuni si preparano alle elezioni del 21 dicembre, Barcellona può ancora giocare un ruolo importante, ma “solo se abbandona l’illusione nazionale per avviare un esperimento di rifondazione dell’Unione sulla base di un’alleanza tra città ribelli e sperimentatrici…”
FRANCO BERARDI BIFO
 

IL BRASILE RISERVA DI CONSERVATORISMO
Una mamma cammina in un centro commerciale abbracciata alla figlia, vengono scambiate per lesbiche e aggredite. Violente manifestazioni di ostilità verso un’iniziativa con Judith Butler, che minaccerebbe l’identità sessuale dei giovani brasiliani. Anche lei aggredita in aeroporto. Se non ci si accontenta di classificare come fascista, idiota o anche solo ignorante l’atteggiamento di tanta gente comune, bisogna domandarsi perché il Brasile si sia trasformato in un serbatoio di conservatorismo così intenso e pericoloso da poter influenzare tutta la regione sudamericana. Tra disuguaglianze, razzismo, colonialismo, narcos e successi delle religioni pentecostali ed evangeliche, si diffonde in modo consistente un patriarcato fondamentalista che vo rrebbe riportare le relazioni sociali al XIX secolo. Secondo Raúl Zibechi, si tratta di uno spaventoso vuoto culturale che abbiamo lasciato crescere cessando di stare tra la gente
RAÚL ZIBECHI
 

CON UN FILO DI VOCE
Sessanta persone di provenienze ed età diverse vivono accampate da mesi a Roma in pieno centro, all’interno del porticato della basilica dei Santissimi Apostoli. Tra loro ci sono molti bambini e adolescenti, qualche donna anziana e una donna che ha da poco dato alla luce due gemelli. Alcune persone del Collettivo Femmine Difformi provenienti da varie città italiane, qualche domenica fa si sono recate sul posto, per essere accolti da quella comunità, per ascoltare e intrecciare storie, per dare voce a quelli che vivono in basso. Ma prima di tutto per imparare a rimettere al centro il diritto all’abitare e abbattere – attraverso l’arte sociale – i muri dell’indifferenza, che crescono nella città e dentro ognuno di noi
COLLETTIVO FEMMINE DIFFORMI

MA QUANTO VALE UNA VITA DA SALVARE?
Ci scuserete, ma non riusciamo proprio ad abituarci al fatto che la salute delle persone, soprattutto di quelle più fragili, per esempio quelle ammalate di cancro o quelle lungamente esposte all’amianto, possa essere oggetto di accumulazione dei profitti, corruzione o taglio della spesa sociale. È il caso delle prestigiose istituzioni europee (per ospitare la sede delle quali si scatena una competizione spasmodica) che restano di fatto soggette agli interessi economici delle case farmaceutiche, oppure dei ridicoli stanziamenti dello Stato per eliminare un killer noto a chiunque come l’amianto. Lo sapevate che l’89% del bilancio dell’Ema viene pagato dalle tasse versate dalle imprese farmaceutiche per richiedere l’approvazione dei farmaci? E pensare che l’attenzione dei media e la preoccupazione di molte persone si alza di più per le minacce di un’epidemia di morbillo…
ALBERTO CASTAGNOLA
 

PIOVE, SVILUPPISMO LADRO
Dopo la più calda estate degli almeno ultimi cento anni è cominciata la stagione delle piogge, improvvise e violentissime. La rivoluzione industriale del carbone dell’Ottocento, ma soprattutto nell’ultimo mezzo secolo l’età del petrolio, con l’aumento del consumo dei combustibili fossili, hanno provocato un crescente flusso di gas che, immessi nell’atmosfera, ne alterano la composizione chimica. Ma, come ricorda Giorgio Nebbia, i danni dei mutamenti climatici derivano soprattutto dal fatto che l’acqua piovana, per quanto intensa, non trova più le strade per raggiungere il mare, quelle strade, rigagnoli e poi torrenti e poi fossi e poi fiumi, che la natura nei millenni aveva predisposto per agevolarne il moto lungo le valli e nelle pianure. “Per attenuare i dolori e i costi delle alluvioni ci sono alcune cose da fare: prima di tutto opere di rimboschimento e incentivi per riportare l’agricoltura nelle zone collinari perché la cura del bosco e il paziente e rispettoso lavoro degli agricoltori sono i principali rimedi per regolare il flusso delle acque nel loro cammino dalle valli al mare…”
GIORGIO NEBBIA
 

I CONTI SOCIALI NON TORNANO
Gli economisti dicono che i conti del sistema Italia non tornano. Di sicuro non non tornano i conti sociali, ovvero le conseguenze concrete nelle vita di ogni giorno delle persone di una democrazia appaltata agli algoritmi monetari. La popolazione a rischio povertà ha raggiunto l’enorme cifra di 9 milioni e 347mila persone, di cui 3,5 milioni sono bambini. Gli economisti augurano a tutti buone feste
MARCO BERSANI

AMSTERDAM E LONDRA, TUTTI IN SELLA
Un obiettivo per il trasporto urbano? Avere più bici che abitanti. Ad Amsterdam (820.000 residenti) ci sono riusciti!
ALESSANDRA MAGLIARO

LA RIVOLUZIONE CHE INIZIA NEI VILLAGGI
L’economia ciclica, la democrazia diretta, la gestione collettiva dei beni comuni…Molti degli strumenti dei nuovi movimenti sociali hanno la loro origine nel mondo rurale. Che non va affatto idealizzato ma ha ancora molto da insegnarci: le economie contadine, ad esempio, erano coscienti della nostra interdipendenza ed eco-dipendenza, per questo è importante recuperare questi saperi e farli dialogare con ciò su cui oggi si lavora. In alcune di queste esperienze, oltre all’ampiezza delle relazioni, si creano forti legami, scambi di saperi, si partecipa a qualcosa di più grande, che cresce, che si estende in maniera organica, collaborativa e allegra
GUSTAVO DUCH

RIAPRE LA SCUOLA DELLA TERRA
La “Scuola diffusa della Terra – Emilio Sereni” una formazione teorica e pratica in agricoltura ecologica
DANIEL MONETTI
 

AGENDA

ROMA. FOCACCIA PUGLIESE CON LIEVITO MADRE

FIRENZE. ALLE PIAGGE UN POMERIGGIO CON DON MILANI

LECCE. CORTEO NO TAP

VALSUSA. ASSEMBLEA POPOLARE NO TAV

 

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