Cresce nelle città europee l’idea dell’accessibilità totale

È certamente questo il miglior risultato finora ottenuto dall’“Access City Award”, il premio lanciato nel 2010 dalla Commissione Europea, in partnership con il Forum Europeo sulla Disabilità, allo scopo di dare visibilità a quelle città che abbiano preso iniziative esemplari per migliorare l’accessibilità nell’ambiente urbano alle persone con disabilità, e in un contesto di popolazione in età sempre più avanzata.

 

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Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli

Cresce nelle città europee l’idea dell’accessibilità totale
È certamente questo il miglior risultato finora ottenuto dall’“Access City Award”, il premio lanciato nel 2010 dalla Commissione Europea, in partnership con il Forum Europeo sulla Disabilità, allo scopo di dare visibilità a quelle città che abbiano preso iniziative esemplari per migliorare l’accessibilità nell’ambiente urbano alle persone con disabilità, e in un contesto di popolazione in età sempre più avanzata. Ad aggiudicarsi l’ottava edizione, che ha vissuto nei giorni scorsi la propria cerimonia conclusiva a Bruxelles, è stata la città francese di Lione, davanti a Lubiana e Lussemburgo
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Cosa resta di quel tirocinio al Parlamento Europeo?
«È un’opportunità unica – scrive Arianna Colonello – accedere a un tirocinio retribuito presso il Parlamento Europeo, tanto più se si è una persona con disabilità. Ma volendo poi proseguire nel medesimo percorso concorsuale, si rischia a quel punto di doversi confrontare con altri 20.000 candidati. Quel che resta, quindi, è la crescita personale e professionale, e la consapevolezza che per dare un futuro lavorativo ai giovani con disabilità, si debba indirizzarli anche verso professioni innovative, con una visione di lungo termine»
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I mosaici di quelle persone con autismo: un tripudio di colori e dettagli
Mentre domani, 7 dicembre, verrà riproposto a Trieste l’“Omaggio a Paul Gauguin”, è ancora visitabile a Pordenone, fino al 17 dicembre, quello a Tamara De Lempicka, undicesima edizione di “Mosaicamente”, il ciclo di mostre basate sui mosaici realizzati nella città friulana dall’Officina dell’Arte, Centro lavorativo per persone con autismo adulte che fa parte della rete di servizi creati dalla Fondazione Bambini e Autismo. Un’iniziativa definita a ragione come «un tripudio di colori e dettagli», i cui esiti dimostrano una volta di più che volendo “si può fare”
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Sindrome di Down: una corretta alimentazione e la giusta attività fisica
Il lavoro svolto durante i quattordici mesi in cui si è svolto il Progetto “Sani e Belli” – iniziativa promossa dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone con sindrome di Down, guardando in particolare al benessere dato da una sana e corretta alimentazione e da una costante attività fisica – è ora diventato un volume a disposizione di tutti, con il quale si spera di estendere la sensibilità sul tema al maggior numero di persone possibile
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Infanzia e adolescenza in Italia: manca sempre una visione strategica
Il Rapporto sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza presentato dal Gruppo CRC – la rete impegnata a far rispettare nel nostro Paese la relativa Convenzione ONU – e che verrà ora inviato allo specifico Comitato delle Nazioni Unite, conferma che a fianco di alcuni incoraggianti segnali legislativi, continua a mancare una visione strategica sulle politiche in favore dei minori. Del Gruppo CRC, va ricordato, fanno parte anche la FISH e l’ANFFAS, che non mancano mai di sottolineare la situazione dei minori con disabilità, i quali sono, per definizione, “i più vulnerabili tra i vulnerabili”
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Più incompetenza o più discriminazione?
Sembra facile, per l’amministratrice di sostegno di un diciottenne con autismo, richiedere a Poste Italiane il Codice di Identità Digitale, che consentirebbe al giovane di usufruire del “Bonus Cultura”. E invece… Invece, come scrive un padre, «noi genitori, già costretti ad affrontare il peso della disabilità dei nostri figli, dobbiamo perdere tempo dietro a un codice che almeno in teoria questo tempo avrebbe dovuto farcelo risparmiare. Mi domando se queste difficoltà siano originate più dall’incompetenza o dalla discriminazione delle Istituzioni nei confronti delle persone con disabilità»
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