“A Giulietto” (di Margherita Furlan)

“Per amore un anno fa ti sei trasferito al piano superiore, hai preso l’ascensore e lì hai trovato la libertà che tanto agognavi. “

 

E l’Amore guardò il Tempo e rise,

perché sapeva di non averne bisogno.

(….)

Si addormentò in un angolo del cuore

per un tempo che non esisteva.

Fuggì senza allontanarsi,

ritornò senza essere partito.

Il Tempo moriva e lui restava.

[Pirandello]

 

Per amore un anno fa ti sei trasferito al piano superiore, hai preso l’ascensore e lì hai trovato la libertà che tanto agognavi. Mi hai sconvolto la vita, gettandomi all’improvviso contro un muro di responsabilità, ma tutto ciò che è successo e che dovrà ancora accadere è esattamente quello che mi avevi pronosticato. Tutto si è disvelato ai miei occhi e tutti i volti, da te analizzati con cura per mettermi in guardia, si sono esattamente palesati nell’effimero mondo delle viltà che tu, profondo conoscitore della Vita, avevi individuato. Tutti, tranne pochissime persone che si possono letteralmente contare sulle dita di una sola mano, sono saliti sulle tue spalle in cerca di visibilità per poi tradirti. Oggi, come ieri, sono giornate di pugnali, si scoprono gli uragani dell’odio, insieme a una moltitudine di tifoni: l’ora dei farisei è venuta e per loro si apriranno le porte dei tribunali. Un sisma arriverà e rovescerà tutti gli equilibri del disordine mentre giustizia e ordine troveranno il loro posto, finalmente. Perchè tu sei nato per portare chiarezza al mondo e lanciare un messaggio di pace, quella vera.

Si sa, i binari della vita sono stretti e irti, ma nel mio caso comunicano direttamente attraverso le vibrazioni cosmiche con il tuo ascensore che, in un continuo movimento circolare, trasmette informazioni, sentimenti, nell’unione col cosmo infinito che tanto hai cercato di inserire in una formula matematica, spesso riuscendoci. Ci siamo dati appuntamento l’ultima volta tra le stelle di Orione ed ora eccoci qui, tra le righe squadernate di un anno passato a decifrare quella nube di Atlas in cui ci siamo persi tanto tempo fa.

Le tue analisi, sottili e raffinate, dipingevano un mondo già impazzito. Tu, portatore sano di Etica, vedevi attorno a te solo servi infelici. Hai preso l’ascensore per la libertà nel raptus finale, quello che precede l’esplosione della follia mortale, il preludio della strage, dell’orrore. E’ la fine di un’epoca intera, la piramide dell’Impero sta crollando portando con sé i detriti che giacciono sotto di lei. E’ la fine di tutte le strategie politiche ed è anche la fine del terrorismo “tradizionale”, con cui abbiamo convissuto tutti. E’ la fine di tutte le certezze. Ci troviamo dinanzi a un crocevia, i tempi si vanno stringendo molto più velocemente di quanto pensassimo e temessimo.

D’altronde, non occorreva giungere al punto in cui siamo per capire che il mondo che avevamo costruito non andava bene. E oggi non occorrerà attendere a lungo per rendersi conto che i tetti di sopportazione si avviano a essere toccati, le linee di faglia delle tensioni sociali stanno scivolando, i coefficienti di tenuta degli equilibri militari e geopolitici si stanno logorando. Ed è questione che concerne il mondo intero, con tutte le sue culture. L’unica via che può produrre pace e sicurezza è difficile e complessa, richiede leadership e grandezza di visione, quella che tu, unico su tutti, possiedi per affrontare simili momenti. Per questo i tuoi insegnamenti, le tue riflessioni, il tuo sentire non cadranno nel vuoto.

Mi hai prima immaginata, poi disegnata, poi ancora creata, e alla fine mi hai dato un destino che si chiama “La Casa Del Sole Edizioni”. E ora, dal secondo piano con terrazza sull’oceano in cui abiti, sei tu a guidarne le redini e a suggerirmi di stare a osservare. Sai che il mondo cambierà grazie ai tuoi scritti che non resteranno più chiusi nelle fredde stanze di un falso monastero perchè basterà un click affinché siano finalmente letti e compresi da tutti coloro che ne sono degni. E che sono tutti giovani, quegli stessi che il tuo spirito adora per la purezza della curiosità e dell’energia; perchè non fanno calcoli di convenienza e non hanno conosciuto questo mondo che ti ha rifiutato prima per poi riscoprirti più forte che mai.

Che la Giustizia sia con Te, e con noi.

di Margherita Furlan
26 Aprile 2021

A GIULIETTO di Margherita Furlan – Casa del Sole TV

 

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