Roma, a rischio sfratto la libreria che si rifiutò di vendere il libro di Giorgia Meloni

Una raccolta fondi, un’associazione e un concerto per sostenere il locale di Alessandra Laterza, la libraia che qualche tempo fa si rifiutò di vendere il libro di Giorgia Meloni. La sua attività è gravata da un debito di 13mila euro da saldare in due mesi.

Il progetto culturale nato il 12 maggio del 2018 su iniziativa di Laterza, per tutti “la Libraia”, e della giornalista Rai Elisa Costanzo, scomparsa prematuramente, è diventato economicamente insostenibile a causa della pandemia e dei rincari energetici. Il debito accumulato è di 13mila euro, da pagare entro due mesi. Per salvare l’unica libreria del VI municipio della Capitale è nata l’associazione “Libriamo Tor Bella”, che ha avviato una raccolta fondi sulla piattaforma “GoFundMe”.

Tra i primi a rispondere è stata la cantante Tosca, che il 27 maggio terrà un concerto di beneficenza. Non c’è in gioco soltanto un’attività commerciale ma un presidio culturale, di legalità e di diritti, che in quattro anni ha visto più di 300 presentazioni di libri, numerosi laboratori nelle scuole, innumerevoli laboratori per i bambini e attività sociali.

Alessandra Laterza “La Libraia”

“Le Torri” è una libreria indipendente che ha fatto scelte coraggiose, come quella di non vendere il libro di Giorgia Meloni nell’unico municipio d’Italia guidato dalla destra. Per questo Laterza ha ricevuto insulti e minacce, e dallo scorso anno è sotto vigilanza circostanziata, una misura di sicurezza della Digos. Alla limitazione della libertà personale, si aggiungono oggi i problemi finanziari.

di Pasquale Quaranta
Riprese di Sonny Anzellotti e Leonardo Meuti
Montaggio di Mariagrazia Morrone

Un sogno a rischio sfratto, l’appello della libraia di Tor Bella Monaca: “Aiutatemi a rimanere qui” – la Repubblica

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