Nucleo Comunista Internazionalista– 25 novembre 2022
PER LA LIBERTA’ DI SCELTA, CONTRO IL T.S.O. DI STATO!
PER LA DIFESA DEL DIRITTO ANCHE INDIVIDUALE, CONTRO IL COSIDDETTO “INTERESSE COLLETTIVO”!
La prossima seduta della Corte Costituzionale in cui si dovrà pronunciare (salvo decisioni azzeccagarbugli sempre possibili) in merito alla legittimità dell’obbligo vax è un passaggio estremamente importante della subdola guerra di classe a scala globale scatenata dal capitale attraverso le sue istituzioni nazionali e sovranazionali, per la totale dominazione sopra ogni aspetto della attività umana, fino al potere di intromettersi violentemente dentro il corpo degli uomini. Subdola in quanto è diretta contro le masse in nome del cosiddetto “bene comune”, del cosiddetto “interesse collettivo” al quale i lavoratori e gli individui tutti, devono piegarsi se non vogliono essere prima discriminati, poi schiacciati senza pietà.
La nostra posizione è chiara ed inequivocabile fin dal titolo.
E’ la stessa che abbiamo sostenuto nelle piazze “renitenti” fin dal 1 aprile 2021, data in cui è stato varato – Italia primo paese al mondo! – l’obbligo vax per i lavoratori del settore sanitario. Passando per il sabato 24 luglio 2021 quando scaturì un vasto movimento di opposizione alle successive imposizioni governative. Movimento purtroppo sconfitto nel suo culmine di ottobre 2021. Sconfitta che ha portato all’introduzione dell’apartheid, nell’indifferenza e/o con il consenso di una larga parte di popolazione ed in particolare della classe lavoratrice italiana. Totale umiliazione di classe ed umana!
Ancora una volta l’Italia è un paese-laboratorio per le decisioni che l’alta borghesia mondiale deve prendere per realizzare i suoi sinistri “progetti”. Senz’altro per il “bene comune”… ci mancherebbe altro.
Data l’estrema importanza e delicatezza della questione, poiché si tratta della tutela del corpo degli uomini minacciata dall’ingerenza da parte della “comunità capitale”, delle sue istituzioni statali e “scientifiche”, occorre chiarire il senso della nostra inequivocabile posizione, sia in linea di principio generale che nel particolare specifico del Laboratorio-Italia.
In linea di principio generale: è ovvio (almeno dovrebbe esserlo, ma a scanso di equivoci lo ripetiamo) che stiamo trattando, stiamo chiamando alla difesa, di Un Diritto, e QUINDI trattando e difendendo un Diritto, siamo evidentemente del tutto sul terreno borghese, sul terreno della presente società antagonistica di classe la quale necessita, appunto, DEL DIRITTO per legare tra loro gli interessi contrastanti alla base della stessa. Trattiamo cioè, e senz’altro se si vuole dire, della difesa del cittadino/proprietà privata, dell’individuo/proprietà privata, dell’uomo separato da se stesso, dell’uomo alienato dentro la società di classe, quali noi siamo. Quali tutti gli uomini sono, dentro la società borghese che è un insieme di uomini/proprietà privata dentro il quadro di uomini “liberi e uguali” su cui si è fondato il capitale dalla sua nascita per via rivoluzionaria (liquidazione del sistema delle caste, della soggezione fisica nella società feudale, della divisione corporativa).
Ora, noi abbiamo detto e riaffermiamo che difendiamo e chiamiamo a difendere questo elementare Diritto (ed altri elementari come il poter muoversi liberamente senza essere dotati di un qualsiasi pass; come il poter, se lo si desidera, non essere dotati di alcuna Identità Digitale e non essere per questo impediti nelle funzioni sociali della vita) allo stesso modo di un prigioniero che lotta e difende il suo elementare diritto, il suo spazio “di libertà” dentro ad una galera. Per noi, la società borghese di classe è una società-galera. Per noi, il capitale è il carceriere generale di questo mondo della generale proprietà privata (la quale si mantiene, fa valere le sue ragioni e domina sulla società anche nel caso di “statizzazione”, di capitalismo di Stato).
A parte questa serie di banalità, veniamo al punto subdolo ossia il cosiddetto “interesse collettivo” di fronte al quale i piccoli uomini tapini/proprietà privata dovrebbero soccombere. Ebbene, questo “interesse collettivo” fatto valere dallo Stato e dalla “comunità-capitale” altro non è che l’interesse della Proprietà privata generale. Dello Stato borghese e capitalista generale e “collettivo”.
Il vero, reale, interesse generale e collettivo cioè il vero interesse Umano, della vita umana, è in antitesi con la vita del capitale (e la questione si fa oggi più bruciante che mai in quanto nella presente crisi storica del capitale, vengono meno le stesse possibilità di vita per il capitale se non “grazie” ad una colossale distruzione generalizzata di uomini e cose. Ma questo è solo il nostro modestissimo parere…)
Noi pensiamo che la lotta di classe quando è capace di elevarsi oltre l’aspetto del contrasto economico/sindacale ma affronta l’insieme del potere del capitale sulla società come lotta di classe per sé, riassume e raccoglie le ragioni autenticamente sociali e collettive, cioè semplicemente umane. Il caso, piccolissimo e purtroppo abortito, del pronunciamento di un pugno di proletari portuali di Trieste che si sono battuti (hanno per meglio dire, tentato di farlo nel maledetto isolamento generale “di classe”) “nell’interesse di tutti”, illustra abbastanza bene il concetto (a chi vuol capire, e non certo alla manica di finti tonti dal codone di paglia di complici/collaborazionisti dei Draghi, degli Speranza, dei Figliolo). Le tribolazioni che in questi anni di “emergenza sanitaria” abbiamo passato, insieme a tantissimi altri uomini e donne, ci portano a rettificare il nostro precedente pensiero:
anche ove e qualora le sostanze proposte come cura dalla medicina di Stato, dalla medicina del capitale, fossero unanimemente o quasi giudicate non sperimentali, fossero diciamo così un elisir di lunga vita, noi staremmo comunque contrari alla loro forzata somministrazione. Del resto in questo eventuale caso (di elisir di Stato) la stragrande maggioranza degli uomini e delle donne non avrebbero nessunissima contrarietà ad assumerlo, liberamente ad assumerlo.
E, i pochi eventuali “matti” che per ogni e qualsiasi motivo si rifiutassero? Noi affermiamo che anche in questo caso e fin quando c’è di mezzo lo Stato (i.e. la società di classe) nessuno debba essere forzato alla vax e nessuno debba essere discriminato in caso di eventuale rifiuto. Checché ne dicano il Papa, il presidente del Consiglio, il generale della Nato e degli Alpini, il presidente degli industriali, il capo dei sindacati operai ecc. ecc. la catena è lunga, in pratica tutta la “comunità-capitale”.
Dal punto di vista specifico. Qui c’è poco da dire se non ripetere quello che dal 1 aprile 2021 abbiamo ferocemente detto. L’Italia è un paese importante in questa subdola guerra di classe mondiale (in cui per esempio tuttora in Cina sono imposti feroci e bestiali lockdown e se a qualcuno interessa la nostra posizione al riguardo veda qui: https://www.pane-rose.it/), è veramente un paese Laboratorio. (In questa subdola guerra di classe globale sono perfino intervenuti direttamente i reparti dell’esercito russo, marzo 2020! che nel frattempo è diventato l’esercito di uno Stato “terrorista”. Sarebbe molto utile di sapere se e che cosa i russi abbiano mai scoperto nella loro operazione in Italia. Ma dubitiamo assai che dallo Stato russo salti fuori qualche cosa di chiaro e di utile…)
Lo è perlomeno dal lontano 2014, anno in cui l’Italia è stata nominata in testa alla strategia (del capitalismo mondiale) di vax universale. Poi la raffica del 2017, la legge Lorenzin e i suoi dieci (dieci!) vax obbligatori introdotti. La raffica del 2017 ha preparato il terreno alla sperimentazione in corso. In cui a nessuna istituzione della “comunità-capitale” sembra importare un fico secco di eventuali effetti collaterali a medio/lungo termine. Quanto agli effetti a breve, è difficile semplicemente porre delle domande (semplicemente porre delle domande!) senza essere tacciati e marchiati da “complottisti”, “reazionari” ecc. ecc.
Ripetiamo il concetto: la società del capitale intende certamente “curare” gli uomini e fin dalla loro nascita, ma lo fa nell’unico modo per essa concepibile. Ossia gonfiando e imbottendo gli uomini e fin dalla loro nascita di ogni genere di sostanza “per farli stare bene”, per “guarirli”. E fare stare bene i fatturati dell’industria farmaceutica. E’ un modo, secondo noi, non umano di “curare” la malattia dell’uomo oppure l’uomo dalle malattie. E’ un modo di classe, capitalistico, di prendere per le corna la malattia e di “curare”.
Il problema non è tecnico-scientifico, è sociale e politico: occorre farla finita col capitale se si vuole preservare la vita umana. Occorre smettere di produrre per fatturare. La malattia dalla quale l’uomo è atrocemente afflitto nella società di classe (con tanto di Diritti e di Costituzioni che si piegano alla legge della forza, alla legge del più forte, e non potrebbe essere diversamente) è la sua atroce separazione da se stesso, è la mancanza di una vera e reale Comunità Umana che non esiste se non come surroga di comunità di uomini sperati da sé, quale è lo Stato.
La medicina, amara, ma da buttar giù se non vogliamo vivere da zombie e da zombie perire, è la lotta per la Rivoluzione liberatrice della classe e di tutta l’umanità proletarizzata.
Per intanto, difendiamo con le unghie e con i denti i più elementari diritti sociali e individuali che il capitale tramite le sue istituzioni intende conculcare.
No all’obbligo vax, per tutti!
Nessuna discriminazione, per tutti!
STATO DEL CAPITALE – SCIENZA DEL CAPITALE – SERVI DEL CAPITALE:
GIU’ LE MANI DALL’ESSERE UMANO! GIU’ LE MANI DAI NOSTRI CORPI!
mail: info(chiocciola)nuclocom.org