[Rete Ambientalista] Criminali di guerra da ogni parte

Rete Ambientalista – 26/03/2023

 

Criminali di guerra da ogni parte.

Con interviste a 400 prigionieri di guerra, metà ucraini e metà russi, che raccontano anche torture nonché civili usati come scudi umani e altri abusi bipartisan, l’indagine degli ispettori Onu ha accertato almeno 40 esecuzioni sommarie di militari prigionieri e disarmati: 25 commesse dalle forze ucraine su soldati russi e 15 da quelle russe su quelli ucraini. Nessun caso è stato finora portato in tribunale. Crimini di guerra. Non c’è guerra senza crimini di guerra (Jugoslavia, Afghanistan, Iraq, eccetera, Bucha 2022, Donbass 2014 ecc.). Criminale di guerra è chi fomenta le guerre (“la Terza Guerra Mondiale a pezzi” come la definisce il Papa), e criminale di guerra non è solo chi usa le armi ma anche chi le fornisce: vedi il governo italiano. Criminale di guerra è chi lascia morire in mare. Clicca qui un commento.

S. O. S. Save Our Struggles Salvate le nostre lotte

Forse non è stato recepito il nostro S.O.S. (clicca qui) e dunque lo ritrasmettiamo… perfino in inglese (abbiamo corrispondenti anche all’estero). Non siamo in grado di coprire i costi dell’abbonamento che ci consente di spedire senza limitazioni di cadenza le quasi 39.000 mail.  Al fine di salvare questo mezzo di comunicazione al servizio dei Movimenti di Lotta per la Salute l’Ambiente la Pace e la Nonviolenza, perciò rinnoviamo la chiamata di soccorso e l’invito a ciascuno di noi di contribuire inviando bonifico tramite IBAN IT68 T030 6910 4001 0000 0076 215 specificando la causale oppure tramite PayPal lubaja2003@yahoo.it.

Con Putin la Corte Penale Internazionale ha lanciato il suo canto del cigno.

Quando nel 1998 applaudimmo alla creazione di una Corte Penale Internazionale (CPI) capace di perseguire e punire i crimini più orrendi commessi dagli Stati, non riuscivamo a intuire la deriva in cui sarebbe caduto, di lì a qualche decennio, quell’ambizioso progetto. Clicca sul titolo e leggi il professor Di Fernando Oliván. 

2% del PIL in armi oppure in ospedali e scuole?

Non sono affatto gratis le armi che inviamo all’Ucraina, che acquistiamo per sostituirle e che aggiungiamo per raggiungere il traguardo del 2% di Pil di spesa militare, cioè 13 miliardi in più all’anno in aggiunta agli attuali 30. O meglio, sono gratis per gli ucraini, ma non per noi, che le paghiamo care e salate con le tasse e i tagli ai servizi pubblici: nella Finanziaria ci sono già meno scuole e meno fondi alla sanità. Le scorte sono in esaurimento per via degli aiuti all’Ucraina. L’arsenale va riempito subito, comprare nuove armi non sarà gratis: un miliardo di euro. Per risparmiare, non potremmo fare i carnefici come l’Inghilterra  perché noi non possediamo munizioni con uranio impoverito. Del quale, viceversa, noi siamo le vittime:  8.000 militari italiani in missione dalla Bosnia alla Somalia all’Iraq si sono ammalati di cancro per l’esposizione all’uranio impoverito, rilasciato da proiettili angloamericani Nato; e 400 sono morti di leucemia o altri tumori. In Ucraina la strage infinita non riguarderà solo i soldati ucraini e russi, ma anche i civili filo ucraini e filo russi. A tacere il corrispettivo di testate nucleari tattiche in Bielorussia e nel mirino  le basi americane nelle città d’Italia. Insomma, la guerra nucleare alle porte. Clicca sul titolo.

Siti inquinati: così si muore di bonifiche mancate.

Soldi per le armi invece che alle bonifiche. Il VI rapporto dello studio Sentieri sulla salute nelle aree di interesse nazionale per le bonifiche (Sin), conferma gli eccessi di mortalità e di ospedalizzazione per oltre 6,2 milioni di residenti nei 46 siti studiati. Clicca sul titolo e leggi ISDE Medici per l’Ambiente.

L’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico.

Soldi alle armi ma non per contrastare l’inquinamento atmosferico: una delle principali cause di morte prematura e di malattie a causa dell’esposizione a PM2,5 NO2 e Ozono.  Nell’articolo grafici e mappe che riportano le stime EEA: Leggi il resto

5.000 litri di acqua per pulire Palazzo Vecchio a Firenze.

Soldi alle armi invece di affrontare l’immane dispersione dell’acqua nella penisola  La pagliuzza nell’occhio dell’opinione pubblica: 34.200.000 litri d’acqua dispersi a Firenze al giorno, 12.483.000.000 litri d’acqua dispersi a Firenze in un anno. Clicca qui.

Malattie professionali nelle costruzioni.

Soldi alle armi piuttosto che investiti nella prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Il settore dell’edilizia presenta i più alti livelli di rischio: clicca sul titolo.

L’amianto corre sui binari.

Soldi alle armi piuttosto che alla bonifica dell’amianto. Clicca qui Osservatorio Nazionale Amianto.

La folle propaganda del folle Ponte sullo Stretto.

Soldi alle armi e per il ponte più lungo al mondo: utopistici 3.300 metri di campata centrale anche a rischio terremoto. Cioè per un’opera assolutamente velleitaria e dannosa (che è già costata un miliardo di euro, tra studi, consulenze, ecc.) quando invece sarebbe necessario e urgente ammodernare le scadenti infrastrutture di Sicilia e Calabria (linee  a binario unico e non elettrificate, es. treno che da Trapani a Ragusa o a Siracusa impiega nove ore, es. autostrada Siracusa-Gela bloccata da sessanta anni ecc.) e mettere in sicurezza territori straordinariamente fragili dal punto di vista geologico e ad altissimo rischio sismico (frane, smottamenti, crolli di ponti ecc.). Clicca sul titolo per i dati forniti da Italia Nostra.

Era il 2017 quando Meloni tuonava contro il Trattato di Libero commercio tra Europa e Canada.

Soldi alle armi mentre si butta la nostra agricoltura in balia delle peggiori Multinazionali. Clicca qui.

100° settimana di iniziative al nuovo presidio a San Didero.

Se non sono soldi per le armi, lo sono per le opere inutili, costose e dannose.  Continua in Valsusa la mobilitazione No Tav contro l’occupazione delle terre del presidio ex-autoporto a San Didero, per contrastare la preparazione del cantiere per costruire un nuovo autoporto e spostare quello attuale a Susa per lasciare il posto a opere per la nuova linea Torino Lione.

Nuove evidenze scientifiche sulla pericolosità delle antenne di telefonia.

I limiti attuali sono basati sul presupposto che se i Campi Elettromagnetici non riscaldano i tessuti, sono innocui. Considerano quindi esclusivamente gli effetti detti “termici”.  Nell’intervento che segue (cliccando qui),  questo presupposto è palesemente smentito  riferendosi ad una  letteratura scientifica.

Meloni comprensiva.

Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani”: proprio non ce la fa a pronunciare la parola “antifascisti” Giorgia Meloni, neanche in occasione dell’ eccidio delle Forze Ardeatine, di cui ricorre  il 79esimo anniversario. Il 24 marzo 1944 i tedeschi fucilarono 335 persone – partigiani, civili, prigionieri politici, ebrei, militari, detenuti comuni – come rappresaglia all’azione compiuta dai Gap il giorno prima in via Rasella. L’Anpi ricorda a Meloni come i martiri “furono scelti proprio in base a una selezione che colpiva gli antifascisti”. Cui la stessa presidente del Consiglio ha voluto replicare: “Li ho definiti italiani, che vuol dire che gli antifascisti non sono italiani? Sono stata onnicomprensiva…”. Se è per questo, anche i repubblichini di Salò erano italiani, ma non è proprio la stessa cosa.

Il processo a Julian Assange – Storia di una persecuzione.

Con questo libro, Nils Melzer, ex Relatore speciale dell’ONU contro la tortura, documenta come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna abbiano messo illegalmente a tacere il fondatore di WikiLeaks. Un’inchiesta rigorosa e appassionante sullo scandalo legale del secolo. Il resoconto straziante di una giustizia corrotta che attraversa non solo i confini, ma le stesse Nazioni Unite.

Per essere alternativo, il modello economico non può essere di sviluppo.

Il libro “L’imbroglio dello sviluppo sostenibile” di Maurizio Pallante presentato  al Centro culturale Cantalupa “Rodolfo Sacco (TO) Venerdì 31 marzo.

Ti appare Tera e Aqua di aprile-maggio.

Se clicchi qui . Tra gli articoli: Paolo Righetti (Cgil) “La vertenza Pfas continua” e “E’ nato il Coord. ecologista No Pfas Veneto”.

Granello di Sabbia per Riprendiamoci il Comune.

L’ultimo numero della rivista bimestrale online di Attac Italia è interamente dedicato alla campagna “Riprendiamoci il Comune “. Lo trovate qui

Venezia Camb!a.

Un movimento impegnato a costruire una nuova pratica politica, nell’ obiettivo che chiama a raccolta tutti i cittadini e tutte le associazioni civiche impegnate a difendere l’immenso patrimonio ambientale, civico, culturale e simbolico di Venezia. 

Parte la Primavera della Mobilità Dolce 2023 AMODO.

Una alleanza formata da 29 associazioni nazionali che si occupano di turismo, escursionismo, borghi, ciclovie e ciclismo, patrimonio, ambiente e ferrovie. La manifestazione prevede eventi nazionali che quest’anno saranno dedicati al tema della sicurezza nelle attività di mobilità ricreativa, con lo slogan “Lento e sicuro è il viaggio del futuro!”. Clicca qui il calendario.

Creare finalmente la Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Ricordando sempre anche i diritti di bambini, bambine e adolescenti con disabilità, molto spesso “i più vulnerabili tra i vulnerabili”, condividiamo senza riserve l’istanza rivolta da UNICEF Italia ai Presidenti di Camera e Senato, «di non rimandare ulteriormente la creazione della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, prevista dalla Legge 451 del 1997, organismo che può rappresentare un punto di riferimento certo per chi, dentro e fuori il Parlamento, opera per la piena attuazione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza» (continua…)

Sito: www.rete-ambientalista.it

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